22 aprile 2017

“SVELTINA” DELL’ARS PER SALVARE I COMUNI, MA LASCIA LO STESSO L’AMARO IN BOCCA. PANEPINTO: POSSIAMO AUMENTARE IL NUMERO DELLE GIORNATE LAVORATIVE AI FORESTALI E AL PERSONALE ANTINCENDIO A COSTO ZERO


“Dopo soli venti minuti, rendendosi conto dell’impossibilità di proseguire fattivamente i lavori, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, è stato costretto a chiudere la seduta odierna e a rinviare l’Aula a mercoledì 26 aprile. Nemmeno la discussione di un provvedimento fondamentale quale la finanziaria regionale, che dovrà essere approvato improrogabilmente entro fine mese, riesce a indurre governo e maggioranza ad un atteggiamento responsabile. Quella scattata oggi è l’ulteriore disarmante fotografia dell’ineluttabile disfacimento di questa amministrazione regionale”.
Sono le parole dell’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS, che certo non le manda a dire al governo e la sua maggioranza.  La “sveltina” dell’Ars, venerdi, non è certo un biglietto di visita che promuova il governo e, per le responsabilità politiche, l’Assemblea regionale. L’esame e l’approvazione della finanziaria, una volta bilancio preventivo, è stata sempre una brutta bestia da domare, e quello di fine legislatura un happening senza tempo né contenuti prevedibili. Sono le giornate dell’ingorgo. Solo che in passato c’erano i soldi e i tre quattro parlamentari che avevano carisma a riuscivano a appattare la quaranta.
Il fatto, tuttavia, che le brutte esperienze si ricalcano come avessero in dotazione la carta carbone, non suscita né indulgenza né comprensione. La finanziaria è uno strumento di governo indispensabile, la cui assenza potrebbe mettere in croce la Sicilia più di quanto non lo sia già.
Stavolta, a sospendere la seduta, tuttavia, è stata una questione di rilevante interesse, la decadenza dei sindaci che non hanno avuto l’approvazione del bilancio ,entro i termini prescritti, da parte del consiglio comunale. Per intenderci, se una norma identica, avesse messo dentro il governo della Regione, anche Crocetta sarebbe “decaduto”, al pari dei primi sette sindaci,finiti sotto il “patibolo”.
L’Anci Sicilia, associazione che rappresenta i comuni, ha fatto quadrato ed ha incontrato il Presidente dell’Ars, perché la norma venga modificata, concedendo una certa flessibilità. Ma questa modifica ha bisogno di qualche giorno di tempo, da qui la necessità dell’ennesimo rinvio.  Su questo “altare” i gruppi parlamentari hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco, ma nessuno rinuncia ad assi0stere un “diretto” sl mento dell’avversario, di quelli che fanno guadagnare punti nei match fra boxeur. Insomma si viaggia su due binari, il primo è quello ufficiale nel quale ognuno fa la sua parte, nel secondo si discute, si tratta, si cerca una soluzione, perché rimanere appesi alla finanziaria fa correre rischi a tutti.
“Mi auguro che i lavori d’Aula per l’approvazione della finanziaria regionale riprendano giorno 26 aprile con grande senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche, scrive il capogruppo all’Ars dei Centristi per la Sicilia, Marco Forzese”.”E’ impensabile continuare a rimanere nel bunker creato con migliaia di emendamenti mentre tante categorie di siciliani aspettano risposte importanti. Non possiamo più tergiversare”.  In particolare raccogliamo l’appello dell’Anci – ricorda Forzese – che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme sulla norma che prevede in Sicilia la decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio comunale. Siamo certi che anche in questo scorcio finale di legislatura, con la garanzia istituzionale del presidente Giovanni Ardizzone, si possa approvare un buon documento finanziario”.    Dello stesso avviso sono il presidente del gruppo PD all’Ars Alice Anselmo e il vicepresidente Giovanni Panepinto. “Raccogliamo l’appello dell’Anci, bisogna restituire alle autonomie locali la certezza della governabilità”, dichiara in una nota, per questo abbiamo proposto la presentazione di un emendamento per abrogare la norma che prevede la decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio comunale.  “Invitiamo inoltre l’assessore alle Autonomie locali a sospendere la verifica nei comuni che non hanno adottato gli strumenti finanziari, alla luce del fatto che non è ancora stata approvata la finanziaria regionale e quindi non c’è certezza sulle loro entrate”. Il tema è stato affrontato in aula all’Ars nel corso dell’esame della manovra finanziaria: il Partito Democratico si è fatto promotore di un emendamento da sottoporre agli altri gruppi parlamentari.  “Importante e necessario l’incontro Anci con il Parlamento Siciliano”, commenta Michele Cimino, portavoce di Sicilia Futura. “Le leggi non possono essere frutto di voti segreti o atti di pirateria.. Le leggi devono rappresentare momenti di diagnosi studio e condivisione per meglio rappresentare gli interessi del territorio. I Sindaci, conclude, per il ruolo attribuitogli dai Cittadini devono essere gli interlocutori privilegiati nel processo legislativo”
“Bisogna prendere atto – aggiungono Anselmo e Panepinto – che questa ‘sanzione’, nata con l’obiettivo di accelerare l’approvazione dei bilanci nelle amministrazioni locali, crea in realtà più problemi di quelli che risolve ed rischia di impedire il regolare corso dell’attività dei sindaci dal momento che l’iter di approvazione dei bilanci spesso ritardi per cause indipendenti dalla volontà degli amministratori. Ci auguriamo – concludono Anselmo e Panepinto – che l’emendamento, che proporremmo nell’ambito della finanziaria, trovi il più ampio consenso in aula”.
Panepinto, stavolta per conto suo, si occupa d’altro.“Per rendere più efficiente e utile alla Sicilia il lavoro di prevenzione e cura del territorio da parte dei forestali e del personale antincendio”, osserva, “grazie ai circa 30 milioni per il ‘piano alluvioni’ ed ai più di 700 pensionamenti previsti nei prossimi 12 mesi, si può aumentare il numero delle giornate lavorative ‘a costo zero’. Proporrò, avverte Panepinto, una norma in finanziaria che prevede di far passare a 151 giornate lavorative le unità che attualmente ne effettuano 101, e far passare i ‘settantottisti’ a 101 giornate. Si tratta di un’operazione che permetterebbe di ottimizzare le funzioni di forestali e antincendio, senza incidere sul costo complessivo del bacino”.  Un passo avanti per i forestali e uno indietro per le risorse regionali.

Panepinto, stavolta per conto suo, si occupa d’altro.“Per rendere più efficiente e utile alla Sicilia il lavoro di prevenzione e cura del territorio da parte dei forestali e del personale antincendio”, osserva, “grazie ai circa 30 milioni per il ‘piano alluvioni’ ed ai più di 700 pensionamenti previsti nei prossimi 12 mesi, si può aumentare il numero delle giornate lavorative ‘a costo zero’. Proporrò, avverte Panepinto, una norma in finanziaria che prevede di far passare a 151 giornate lavorative le unità che attualmente ne effettuano 101, e far passare i ‘settantottisti’ a 101 giornate. Si tratta di un’operazione che permetterebbe di ottimizzare le funzioni di forestali e antincendio, senza incidere sul costo complessivo del bacino”.
Un passo avanti per i forestali e uno indietro per le risorse regionali.
22 Aprile 2017

Fonte: www.siciliainformazioni.com




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1 commento:

  1. sarebbe la cosa buona x adesso ..ma come al solito sono solo parole parole parole...x i voti dei forestali...comunque ..se ce questa proposta e sara portata avanti..e faremo 101 ho 151...credo cambierei idea ..xche ce qualcuno che mi da un pezzo di pane in piu..x me x la mia famiglia di 4 conponenti....sicuramente anche tanti colleghi ne sarebbero felici...darei il mio sostegno alle prossime elezioni...ma prima i fatti peppe gilardo ct

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