06 Aprile 2017. Da molti anni, in Sicilia, nel settore forestale, non c’è il ricambio generazionale, e, quindi, niente favorisce l’ingresso di personale nuovo in questo settore. Tutto ciò significa che i forestali non sono più un esercito enorme, ma, diminuiscono di numero ogni anno, con la fuoriuscita dei pensionabili. Tuttavia l’operaio forestale non ha ancora l’aumento delle giornate lavorative, e, questo comporta un danno economico per questi lavoratori che potrebbero vedere aumentate le giornate, ma, la realtà è sempre la stessa ed è una realtà stanca, una realtà di disoccupazione nascosta, cosa che tutti i politici dovrebbero risolvere.
Tutti pensano che i forestali siano un’enorme esercito, ma, questo non è vero, considerando che, ogni anno, molti vanno in pensione e non vengono rimpiazzati da personale nuovo.
Si dice che i forestali hanno uno stipendio eccessivo, ma questo non è vero.
Si dice che i forestali vivono di assistenzialismo, ma questo non è vero.
Si dice che i forestali, in Sicilia, sono circa 30.000, ma questo non è vero.
Si dice che i forestali sono un peso economico, ma questo non è vero.
Si dice…….si dice…..si dice…. tanto su questo comparto, ma nessuno conosce il disagio in cui vivono questi lavoratori stagionali.
I forestali, ormai sono abbandonati a se stessi, forse perché non cercano politici compiacenti, o forse perché non sono mai stati uniti tra loro, o forse ancora perché guidati da un sindacalismo disunito e non concorde con tutti i forestali, per via della discriminazione delle giornate lavorative, non uguali per tutti, infatti, in questo settore, ancora ci sono lavoratori con 78 giornate, altri con 101 ed altri ancora 151, e, una minima parte che lavora a tempo indeterminato.
Così, di questi tempi, nella fantasia del forestale, torna il pensiero del posto fisso, per vivere dignitosamente, come giustamente merita, ma, nel comparto forestale, tutto questo diventa solo un grido erompente di disoccupazione che fa eco in tutta la Sicilia.
La Sicilia è così vasta di boschi che potrebbero lavorare tutti, e, tutti i giorni dell’anno, ma, qui, è sempre una sfilata di vicende sindacali, sempre in cerca di nuove esche, sempre in cerca di deleghe sindacali, ma la musica lavorativa è sempre la stessa, dando sempre una nota di speranza, speranza che invece di diventare stabilizzazione diventa sempre più disoccupazione.
L’intervento dei sindacati tutti è come macchinoso pieno di vicende, parole, promesse che mai diventano realtà, e niente può giustificare questo comportamento anomalo verso i lavoratori forestali, tenuti a casa, forzatamente, per molti mesi dell’anno.
Ma qui, in questa compattezza sindacale che compattezza non sembra, e, non è, appare sempre più difficile vivere dignitosamente senza un lavoro giornaliero forestale.
Si è vero, forse, ancora, crediamo che i sindacati facciano gli interessi dei forestali e se così è, noi, chiediamo loro di farsi carico dei nostri problemi.
Noi chiediamo loro di risolvere il problema forestale, perché loro possono, efficacemente, trovare la giusta via per accontentare tutti i forestali, non importa quale sia il passaggio da fare, ma, deve essere un passaggio positivo, un nuovo passaggio di stabilizzazione per questo esercito di forestali, che esercito non è più, come vogliono far credere a tutti.
Sicilia....... l’esercito dei forestali che non c’è.
Santo Cortese
A cura di forestalisicilia.com
06 aprile 2017
3 commenti:
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La soluzione c'è ed è il disegno di legge 104, voluto appositamente di interesse popolare, perchè è un disegno di legge per la stabilizzazione di tutti i forestali e perchè chiunque può intestarsene la paternità e la loro brava medaglia nel petto .......perchè se si avesse un pò di arguzia sindacale e politica .....si vedrebbe che alla lunga converrebbe a tutti ...alla politica in quanto si assicurerebbe un rispetto e un ringraziamento in termini elettorale non indifferente e sindacale in quanto o vuoi o non vuoi dei sindacati in un comparto lavorativo ci sarà SEMPRE BISOGNO .....non per niente i sindacati più forti e più ricchi sono in tutte quelle realtà dove il lavoro a tempi indeterminato è una norma (chimici, metalmeccanici, elettreci, edili ecc...ecc....).
RispondiEliminaMa per ottenere ciò dobbiamo capirlo prima di tutto noi operai forestali ....spingiamo tutti assieme il ddl 104, non volete dare delega al sifus ....poco importa, l'importante è che partecipiate da liberi pensanti e da liberi cittadini allo sciopero di giorno 3 che rivendica la stabilizzazione ....unica soluzione a tutte le nostre umiliazioni subite.
Distinti saluti
Centorbi Salvatore
Io penso che stabilizzare i forestali non sarebbe difficile e che alla Regione e alla Inps sicuramente conviene.il problema è che se si moltiplica 180/200 €x almeno 15,000 risultato uguale un pozzo di soldi!!!allora 180/200 è la trattenuta sulla ds agricola(obbligatoria e guai a chi sgarra).15,000 alla in circa sono le domande della ds fatte dai OoSS.quindi risolto il problema.proviamo a chiedere di abolire la trattenuta.rispondete chi di dovere.pippo puglisi
RispondiEliminaSecondo me il problema non è nei termini descritti dal collega Puglisi, in quanto il sindacato più forte e più ricco è nelle realtà dove il lavoro è a tempo indeterminato.
RispondiEliminaSecondo me il problema stà nel sindacato politicizzato e politico .....in quanto la precarietà è un arma da sempre usata per ricatto politico e quindi di POTERE.
Certo qualche sindacalista poco lungimirante nella stabilizzazione vedono perse nell'immediato le entrate certe della ds ....ma i capoccia ...quelli che hanno voci in capitolo all'ars ....temono attraverso la stabilizzazione la perdita del POTERE che è quello che a loro interessa di più.