La coalizione è in frantumi. Ardizzone scrive ai big. E la tentazione: "Non approviamo la Finanziaria e dimettiamoci".
PALERMO - 14.01 Aula sospesa: si riprende alle 15.
13.53 L'assessore regionale all'Economia Baccei illustra all'Aula una simulazione su cosa succederebbe nel caso in cui l'operazione di acquisto degli immobili da parte del Fondo pensione venisse fatta e nel caso in cui non venisse fatta. Secondo l'assessore, l'operazione è vantaggiosa per la Regione e non intaccherebbe le pensioni dei regionali.
13.50 Ardizzone: "Sentiamo l'assessore Baccei, sospendiamo la seduta e riprendiamo alle 15. Dopo un quarto d'ora, si voterà la norma".
13.47 Nello Musumeci: "Sono state 22 le sospensioni decise dal presidente Ardizzone da ieri mattina, non certo per la volontà di Ardizzone, ma per le condizioni del'Ars. Intanto i 12 articoli da trattare sono diventati 16 e si discute di una maggioranza che non c'è, non solo numericamente, ma anche politicamente: non c'è una strategia, non c'è un'anima. E chiedete che sia l'opposizione a garantire il numero legale. Questo governo non ha una maggioranza e si criminalizzano i pensionati della Regione e si strumentalizzano i disabili. Sull'articolo 13, non ci può essere alcun accordo con l'opposizione. E se è davvero strategico, inutile allungare questa agonia. Serve un atto di coraggio, un colpo di reni: serve che 46 deputati decidano di sciogliere l'Assemblea".
13.43 Grasso (Grande Sud): "Alcuni deputati sono qui per lavorare all'approvazione della manovra. Ma nella maggioranza credo si giochi un'altra partita. Il presidente Crocetta si chiarisca con la sua maggioranza e ci dica che intenzioni abbiano".
13.41 Dopo una breve sospensione, riprende la seduta d'Aula.
Il caos. E una suggestione, clamorosa. “Non approviamo questa Finanziaria e andiamo a casa”, circola tra i corridoi di Palazzo dei Normanni. Dove l’aria è pesante davvero. Anche e soprattutto a causa delle assenze e delle divisioni evidenti della maggioranza. E anche, pare, per la “fretta” di un grosso pezzo di quella coalizione: il Partito democratico sembra avere già la testa alle primarie.
Ma che la situazione oggi sia davvero al limite, è provato dall’allarmato sms che il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha inviato ai big della maggioranza: a Fausto Raciti, Gianpiero D’Alia, Totò Cardinale e Dore Misuraca ha spiegato che “in queste condizioni è impossibile votare la manovra”.
Un concetto, del resto, ribadito in Aula, dove Ardizzone ha dovuto constatare nuovamente gli ampi vuoti tra gli scranni di Sala d’Ercole. Soprattutto dalla parte dei partiti che – teoricamente – dovrebbero sostenere il governo Crocetta. “Senza gli attori non si può fare un film” ha ironizzato Ardizzone che ha poi avvisato: “Da adesso in poi passeremo alle votazioni”. Un avvertimento alla maggioranza, appunto, sulla soglia dell’esame del contestato articolo 13 che prevede la creazione di un fondo immobiliare all’interno del Fondo pensioni. “Dobbiamo fare chiarezza” ha chiesto oggi anche il vicecapogruppo del Pd Giovanni Panepinto. Ma l’impressione chiara è che, ormai, ciascuno vada per conto suo. E la manovra resta al palo: mancano poche ore ormai al 30 aprile, ultimo giorno dell’esercizio provvisorio. E c’è ancora una intera Finanziaria da approvare. O da affossare definitivamente.
28 Aprile 2017
Fonte: livesicilia.it
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