Lettera al presidente dell'Ars Ardizzone: “Altri ritardi rischiano di abbattersi sulle aziende”
di Accursio Sabella
PALERMO - Ha inviato una lettera al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. Una replica, di fatto, quella dell'assessore all'Agricoltura Antonello Cracolici, all'Ordine
del giorno con il quale anche i suoi “compagni” del Pd hanno chiesto la
sospensione di un importante bando da oltre 100 milioni destinato alle
aziende agricole, di cui Livesicilia ha parlato ieri. Una lettera corposa, nella quale Cracolici parla di “presunte criticità del bando” provando a rispondere punto per punto alle contestazioni dei parlamentari. Fin dalle premesse dell'atto parlamentare nelle quali “sono contenuti – dice Cracolici - rilievi che non attengono alle disposizioni attuative della sottomisura in riferimento, bensì ai criteri di selezione. I criteri di selezione sono stati approvati, - prosegue - oltre un anno fa, nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 1 marzo del 2016, con la partecipazione di tutti i soggetti del partneriato istituzionale, in conformità alle disposizioni vigenti e alle priorità fissate nel PSR Sicilia 2014/2020. Ogni eventuale rilievo avrebbe dovuto essere mosso in quella sede e non successivamente all’emanazione del bando, le cui disposizioni devono rispettare i criteri approvati nel Comitato di Sorveglianza. Oggi, tali presunti rilievi non possono costituire motivo per contestare il bando o per ritenere lese posizioni che non godono, sul piano del diritto, di alcuna tutela”.
E non sarebbero sufficienti nemmeno per chiedere una “sospensione del bando” che non troverebbe “alcun fondamento giuridico. Infatti, in presenza di eventuali vizi - allo stato degli atti non sussistenti -, che inficino la procedura, semmai – spiega Cracolici - l’amministrazione dovrebbe procedere in autotutela al ritiro del bando. Va per altro evidenziato che questa ultima soluzione finirebbe col determinare un grave danno in capo alle aziende che possono, a partire dalla data di registrazione della domanda, effettuare spese ammissibili alla rendicontazione finale con più che evidenti - in caso di ritiro del bando – conseguenze in termini di contenzioso”.
Da più parti, poi, era giunta anche la richiesta di proroga per la presentazione delle domande, visto anche il ritardo, denunciato da diverse parti politiche e anche dai rappresentanti degli agronomi siciliani, nell'avvio della piattaforma telematica necessaria. Ma a questo proposito Cracolici precisa “che la possibilità di prorogare i termini di scadenza (ancor più durante il decorso dei termini concessi per la presentazione delle istanze) costituisce un intervento di carattere eccezionale che può essere azionato solo per rilevanti giustificati motivi di interesse pubblico. Ad oggi il sistema consente di presentare le domande, come è dimostrato dal fatto che risultano regolarmente rilasciate al Sian circa venti istanze di aiuto e circa 250 sono in lavorazione. Con riguardo pertanto alla 'presentazione delle domande' – prosegue l'assessore - il sistema non presenta alcun impedimento o mera difficoltà che giustifichi una modifica dei termini di scadenza già fissati nel bando. Quanto al PSA (uno dei documenti necessari per partecipare, ndr), il bando prevede che quest’ultimo possa essere presentato, attraverso l’utilizzo dell’apposito software, anche in tempi diversi e successivi alla presentazione della domanda di aiuto e comunque entro il termine di scadenza fissato. Nel merito, - prosegue ancora Cracolici – si assicura che i problemi sollevati sono stati già da tempo attenzionati, essendo imprescindibile, per il corretto e buon esito della procedura, garantire la regolare presentazione del PSA”.
Nel frattempo, quel link sarebbe stato attivato “in tempi utili – dice Cracolici - a dare applicazione a quanto previsto dal bando si ritiene comunque di dover consentire un tempo più congruo per il caricamento dei PSA attraverso l’applicazione web. Pertanto, fermo rimanendo il termine di scadenza delle domande di sostegno della sottomisura 4.1, già fissato per la data del 10 aprile, anche al fine di evitare la concentrazione in pochi giorni delle operazioni di caricamento da parte di tutti i potenziali destinatari della misura, l’autorità di gestione del PSR 2014/2010 ha già dato la disponibilità ad assicurare uno slittamento dei termini di presentazione di 20 giorni per il solo caricamento del PSA attraverso l’applicazione software PSA-web Sicilia. Fermo restando che la produzione cartacea del PSA avverrà nei successivi 10 giorni dal termine di chiusura. Ed inoltre – aggiunge - sarà previsto un termine ulteriore di 20 giorni per la presentazione della documentazione cartacea che era prevista nel bando 10 giorni dopo il rilascio della domanda telematica sul portale SIAN. Quanto sopra in linea con le norme poste a presidio della regolarità, formale e amministrativa, delle procedure aperte con la pubblicazione del bando, al fine di scongiurare che le stesse procedure possano risultare affette da vizi che portino a altre forme di impugnazione e compromettano gli aiuti da anni attesi per gli investimenti a favore delle aziende agricole”.
Cracolici poi mette in guardia: altri rallentamenti potrebbero avere conseguenze assai negative per gli operatori e per la Regione stessa: “Corre l’obbligo in chiusura di evidenziare – spiega nella lettera - gli effetti che ogni eventuale arresto temporale o ritardo nella attuazione delle misure, produce sul raggiungimento dei target di spesa stabiliti sull’ utilizzo delle risorse comunitarie, obiettivo a cui dovrebbe sempre mirare la sana gestione delle risorse europee. Va infine, ricordato che l’attivazione della sottomisura 4.1, è condizione attuativa della pubblicazione del bando 6.1 –pacchetto giovani- che si attuerà attraverso le sottomisure integrate. In ogni caso è intendimento dell’Autorità di gestione, a chiusura dell’odierno bando, dare vita all’apertura di un tavolo tecnico di confronto con il partenariato al fine di rilevare criticità e individuare soluzioni di miglioramento dei criteri di selezione in vista della emanazione di un successivo bando per la medesima sottomisura 4.1”.
03 Aprile 2017
Fonte: livesicilia.it
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