"Non voglio mollare - prosegue - perché non voglio far vincere i Cinque stelle che non saprebbero come governare, né il centro destra che ci farebbe piombare nel passato. Sono in campo per questo, e ho il dovere di combattere questa battaglia che si concluderà con la fine della mia vita, mai in un altro modo. Per essere chiari, se cadrò, cadrò sul campo, nessuno pensi che io mi possa ritirare da questa lotta. Quatto anni fa - spiega - ero il solo a poter vincere; dal 1946 sono stato l'unico nel centrosinistra. Ma da quel giorno è cominciata la battaglia per la successione, in particolare dentro il Pd. Se me ne andassi domani potrei utilizzare le parole del Don Chisciotte: siccome esco da questo palazzo nudo come sono entrato, allora forse ho governato come un angelo. Non si può comunque governare senza errori. Capisco - conclude - che a volte avrei dovuto accelerare la mia azione fino alla rottura totale col sistema politico attuale. Ho dovuto accettare i diktat continui dei partiti rispetto a rimpasti che non avrei voluto fare. Mi dicevano che in caso contrario crollava il governo e forse sarebbero ritornati quelli di prima. Il senso di responsabilità mi ha portato a dire: se rifiuto, domani che cosa accade? Per questo ha accettato i diktat".
12 Marzo 2017
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RispondiEliminaCi doveva pensare prima adesso come si dice dalle nostre parti tempu scarutu nn era cosi difficile si poteva schierare dalla nostra parte e darci dignità e lavoro bastava darci l'ingaggio con biomassa li potevamo avere posto per vita natural durante mentre quei posti sono serviti per scopi politici .PS produzione di pellet anziché bruciare i rami si potrebbe sbriciolarle e produrre pellet
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