Fuoco amico amico incrociato sul governatore. Dopo le parole pronunciate ieri dagli esponenti della Sinistra Pd,
sotto gli occhi dell’assessore regionale, Bruno Marziano, anche il
renziano Davide Faraone si scaglia contro il presidente della Regione.
“Ricorderete – dice il sottosegretario alla Salute a margine di una visita a Catania
– che in passato fui forse il solo a pensare che si dovesse andare ad
elezioni anticipate in questa legislatura e che non ci fossero più le
ragioni per andare avanti. Poi è prevalsa l’idea di continuarla questa
legislatura anche perché è più facile che il Palermo o il Catania
vincano il campionato di Serie A che una legislatura all’Ars si
interrompa anticipatamente”.
Perché non si arrivò a quella determinazione?
“In quel momento il governo nazionale ha
assunto un ruolo importante, anche in sostituzione rispetto a quello
che doveva essere il compito svolto da quello regionale ed abbiamo fatto
una serie di passi importanti con Baccei ed i ministri della
Repubblica. Abbiamo risanato il bilancio, abbiamo stabilizzato i
precari,abbiamo siglato il Patto per le città metropolitane. Credo che
siamo stati una sorta di girello nei confronti del governo della
Regione. Ora, credo che questa fase si sia interrotta bisogna togliere
questo girello ed iniziare a correre. Parlare di questa legislatura mi
ha stancato, la considero il passato, rottamata, finita. Bisogna
soltanto fissare la data delle primarie e scegliere il nuovo candidato
alla presidenza della regione e cominciare a correre”.
C’è sempre qualche polemica sulle gestione dei fondi per i disabili…
“Credo
che i soldi, che ci sono, destinati alla non autosufficienza bisogna
spenderli in fretta e bene perché sono spese obbligatorie e non
facoltative. Sui temi della disabilità non voglio polemizzare con
nessuno. Mi interessa che si facciano le cose e pure in fretta”
Intanto nel Pd sono in corso le grandi manovre del congresso…
“Sono
ottimista anche perché l’area che sostiene Matteo Renzi si è
enormemente allargata e abbiamo la possibilità di affermare
l’innovazione in Sicilia”
Eppure non mancano i mugugni sul tesseramento…
“Credo
che i casi di cattivo tesseramento siano marginali. Si sono iscritte
quattrocentomila persone, ciò che è finito sui giornali avrà riguardato
qualche decina che è stata subito individuata ed arginata. Ci saranno
più di due milioni di persone che voteranno per il segretario ed il
candidato premier del Pd. Ditemi quale altro partito in Italia ha questa
potenza di fuoco in fatto di partecipazione democratica”.
I sondaggi in Sicilia non vi sorridono, a quanto pare…
“Non so quali sondaggi abbia visto lei.
Noi in Sicilia abbiamo altri numeri che sono eccezionali. Qui c’è un
movimento populista e demogogo, i Cinque Stelle, che fa dell’insulto e
della protesta una modalità di governo. Noi dobbiamo invece garantire la
governabilità, ma se si segue il grillismo anche in Sicilia si perde e
se mentre lavoriamo c’è a Palazzo d’Orleans qualcuno che si occupa
di costruire dossier fasulli e utilizza i propri collaboratori come
manganellatori nei confronti della politica, cioé come i Cinque stelle, o
perde tempo ad andare in tv la domenica pomeriggio a parlare male della
Sicilia, è chiaro che non va bene. E’ un modo di fare politica che
bisogna lasciarsi alle spalle. Questa è una stagione da dimenticare”.
10 Marzo 2017
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