Non si tratta di un provvedimento esplicito ma oggi il Consiglio dei Ministri non ha impugnato la legge regionale approvata lo scorso 31 dicembre e dunque si possono considerare scaduti i termini visto che non ci saranno altri Consigli dei Ministri in tempo utile per una eventuale impugnativa.
A confermare la notizia, contattato da BlogSicilia, è il sottosegretario Davide Faraone che da tempo è impegnato per ottenere questo risultato e che a dicembre aveva promosso gli incontri bilaterali fra il Ministro Maria Elena Boschi e l’assessore all’economia della Sicilia Alessandro Baccei.
“E’ un risultato importante perché ci permette di chiudere con la stagione delle clientele e dei ricatti e di aprire quella dei diritti. In due anni si potrà procedere alla stabilizzazione di tutti i lavoratori precari siciliani“.
La legge regionale non è esattamente quel che Faraone aveva ipotizzato. la norma è nata da una sorta di incontro di idee fra il governatore Rosario Crocetta e l’assessore all’economia Alessandro Baccei ma il tema è quello della soluzione del problema.
Il grande tema, parlando di stabilizzazione dei precari degli enti Locali, sarà quello dell’impiego di queste persone “Ai lavoratori dobbiamo chiedere impegno e servizi efficienti ma di contro la stabilizzazione darà loro certezza sottraendoli al ricatto”.
La legge regionale prevede, adesso, un percorso in due anni che partirà con la collocazione dei dipendenti delle ex province in esubero per continuare con i lavoratori precari degli Enti Locali e con i precari regionali.
“Adesso la Regione deve avviare con immediatezza – conclude Faraone – il processo di stabilizzazione”.
“Dobbiamo usare molta cautela – dice l’assessore regionale alla Funzione Pubbica e alle Autonomie Locali Luisa Lantieri – il via libera romano è un ottima notizia ma non basta. Per cantare vittoria dobbiamo attende l’approvazione definitiva delle legge Madia. Bisogna verificare che nella riforma della pubblica amministrazione non ci siano elementi ostativi. Solo dopo potremo avviare le procedure con tranquillità”
23 Febbraio 2017
Nota
Nel giugno del 2014, nonostante si parlasse di riforma della Pubblica Amministrazione ed i lavoratori forestali siciliani non c'entravano niente, il blog ha lo stesso inviato una proposta dignitosa degna dell'Art. 1 della Costituzione Italiana. La conferma della ricezione mi era arrivata direttamente dal Ministro Marianna Madia.
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Adesso però si stà giocando troppo sulla sensibilità dei lavoratori forestali che sono fuori da tutti i giochi, in un paese democratico come il nostro, la disparità di trattamento non deve per nessun motivo esistere. Stagionale, precario o regionale, per noi cambia poco, quindi i lavoratori forestali "SICILIANI-ITALIANI" devono essere parte integrante di questa riforma. Cerchiamo di non fare la guerra tra poveri, siamo stanchi di ascoltare sempre le stesse cose in televisione quando si parla specialmente di lavoro e sud. Sono solo slogan elettorali!
Il risultato per noi è stato che dopo 30/40 anni di lavoro forestale, siamo più umilati che mai. Basta non se ne può più!
Facciamo le cose secondo coscienza: niente sperperi, niente corruzione, niente provvedimenti ed assunzioni ad personam ecc. ecc. ecc.
Vi ricordiamo che la Sicilia, quella BELLISSIMA regione del Sud Italia, ha bisogno della manutenzione a 360° del territorio, quindi non è assolutamente vero la favola che non si sa come utilizzarte i forestali. E' assolutamente vero invece che in questi anni abbiamo avuto solamente somari ai vertici della politica e della burocrazia
Vorrei capire, anche questo blog vorrei capire...
RispondiEliminaNon so a questo punto se i "forestali" fanno parte della pubblica amministrazione solo quando devono essere buttati fuori dalla stessa.
Come credo tutti sappiamo l'anno scorso alcune persone sono state MANDATE A CASA PERMANENTEMENTE, perché l'esimio presidente Crocera (non è un errore) ha tuonato che chi ha commesso certi tipi di reato NON PUÒ PERMANERE O ENTRARE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Ora decidetevi.., decidiamoci..., decidessero..., sti "maledetti" forestali cosa sono???
Insomma se devono essere considerati, non so cosa, perché tutto quel gran bordello dell'anno scorso?
Giuseppe Spagnuolo.
Siamo considerati tutto e niente. Dico solo che dopo il blef del 24 da ora e tutto il 2017 gli operai forestali lo passeranno in anominato. Poi dal 2018 ci saranno battaglie perché al governo non ci sarà più seduta la sinistra. Vedrete colleghi. Giardina Fernando
RispondiEliminaBenedetti forestali..noi siamo lavoratori non ladri ..Giovanni Scrigna...
RispondiEliminaVOGLIO RICORDARE UNA COSA IMPORTANTE ...NOI LAVORIAMO NON RUBIAMO....A POCHE PAROLE BUONI INTENTITORI....LUIGI LOMBARDO
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