06 febbraio 2017

LA PSICOSI DEL VOLERE RAGIONE SENZA SAPERE



Ricevo e pubblico
da Giuseppe Candela

Sono rimasto un pò basito in questi giorni passati, infatti leggendo il blog, ho letto di uno studio legale farsi della pubblicità dopo che ha appena vinto il primo grado di giudizio su una controversia di lavoratori forestali contro l’amministrazione. Sta diventando ormai routine il fare pubblicità allo studio legale di appartenenza per azioni intraprese per alcuni lavoratori forestali, eppure sono stati chiari nel sottolineare che siamo al primo grado di giudizio. Cosa succederà se l’amministrazione ricorrerà in appello e se il caso pure in cassazione questo non è dato saperlo, eppure ci sono precedenti di lavoratori forestali che hanno vinto in primo grado e pure in appello, ma hanno poi perso in cassazione e condannati pure se è il caso al pagamento delle spese processuali. Quasi tre anni fa prendo la decisione di recarmi anch'io da un avvocato del lavoro, volevo capire se c’erano anche per i forestali le condizioni di applicare il decreto legislativo che stabilizza tutti quei lavoratori che hanno avuto un rapporto di lavoro superiore a 36 mesi con amministrazione pubblica. Per correttezza informo il mio segretario provinciale delle mie intenzioni, con molta franchezza mi lascia libero di consultare un avvocato dicendomi pure che era una strada senza sbocco, anzi ha fatto di più, mi ha spiegato perché il decreto legislativo non è applicabile per noi forestali. Prendo appuntamento con l’avvocato, affrontiamo l’argomento, e con molta onestà mi dice le stesse cose che mi aveva detto il segretario, ma mi informa pure che un gruppo di lavoratori forestali della Sardegna aveva già intrapreso questa azione legale vincendo in primo grado e pure in appello, ma che nel corso dello stesso anno si aspettava sentenza della cassazione in merito. Quindi mi consiglia di aspettare la sentenza della cassazione prima di agire. Orbene, nel mese di novembre la cassazione da torto a quei forestali che avevano vinto primo grado e appello. Vincere una battaglia non significa vincere la guerra, e quindi consiglio a quei lavoratori che hanno intenzione di intraprendere azioni legali, di stare attenti a non lasciarsi trasportare dai facili gridi di vittoria, potrebbero poi essere condannati a pagare le spese processuali oltre che l’avvocato, cornuto e mazziato. Informatevi meglio e condividete quanto più possibile con chi sa leggere i contratti di lavoro e le leggi che riguardano il settore, più saprete istruire il legale e più sono le possibiltà di vittoria, ma soprattutto vi auguro di trovare un avvocato onesto come io ho avuto la fortuna di incontrare.
Saluti Giuseppe Candela






1 commento:

  1. secondo me i giudici che emettono queste sentenze sono dei veri geni avranno una testa quanto quella di una ruota da camion altrimenti non si spiega come fanno i giudici di cassazzione

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