Da questi due documenti emerge di tutto e di più. L’allora dirigente generale disponeva ispezioni a tappeto alla luce delle indagini della magistratura. E si rivolgeva alle Direzioni Territoriali del Lavoro e ai centro per l’impiego. Già allora erano noto che c’erano enti che, mentre tenevano i dipendenti in Cassa integrazione assumevano nuovo personale. I picchi delle assunzioni, guarda caso, si registrano nel 2012, l’anno delle elezioni regionali
Nel 2014, quando la Formazione professionale della Sicilia era già nell’occhio del ciclone per via delle inchieste avviate dalla magistratura, l’allora dirigente generale di questo dipartimento della Regione, Anna Rosa Corsello, prendeva carta e penna è inviava due missive: la prima ai Dirigenti delle DTL, sigla che sta per Direzioni Territoriali del Lavoro (n. di protocollo 18661), la seconda ai Cpi, sigla che sta per Centri per l’impiego della Sicilia (protocollo n. 18454). La data è la stessa: 31 marzo 2014. Oggetto: Ispezioni Enti di Formazione professionale (in calce potete leggere i testi integrali delle due lettere).
Dalle lettere viene fuori una reiterata mancanza di controlli anche paventando “l’esistenza di una fitta rete di complicità e connivenze che coinvolge dipendenti di questo dipartimento”.
Di fatto, le gravi irregolarità da parte degli Enti Gestori e la paventata minaccia di “applicazioni delle sanzioni previste per le ipotesi di gravi violazioni del codice di comportamento alle cui regole soggiacciono i pubblici dipendenti” è caduta nel nulla se, come si evince dalle risultanze delle ispezioni, si rilevano comportamenti omissivi o in taluni casi evidenti ispezioni “addomesticate”.
“Quanto rilevato dagli inquirenti è, in gran parte, riconducibile
alla insufficienza e/o carenza dei necessari controlli”, scriveva circa
tre anni fa la dottoressa Corsello. Disponendo le seguenti verifiche:
a) il regolare svolgimento delle attività corsuali;
b) la presenza in aula degli allievi;
c) l’idoneità dei locali;
d) la regolarità della documentazione inerente le sedi accertando se presso le medesime sedi operassero anche altri enti
e) le assunzioni effettuate in violazione delle specifiche direttive che inibivamo l’instaurazione di nuovi rapporti di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato che a termine con co.co.pro;
f) la regolarità della erogazione delle retribuzione ai dipendenti.
a) il regolare svolgimento delle attività corsuali;
b) la presenza in aula degli allievi;
c) l’idoneità dei locali;
d) la regolarità della documentazione inerente le sedi accertando se presso le medesime sedi operassero anche altri enti
e) le assunzioni effettuate in violazione delle specifiche direttive che inibivamo l’instaurazione di nuovi rapporti di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato che a termine con co.co.pro;
f) la regolarità della erogazione delle retribuzione ai dipendenti.
Nella lettera la dottoressa Corsello fissava tempi strettissimi: 15
giorni per produrre le risultanze delle indagini amministrative.
Quali siano stati i risultati di queste ispezioni non ne abbiamo
contezza. Le unica cose evidente sono state le revoche
dell’accreditamento per alcuni Enti che non pagavano i propri dipendenti
(IAL Sicilia) e per altri a cui venivano contestati affitti gonfiati
(ENFAP Sicilia, ECAP Palermo). Mentre altri Enti gestori che non
liquidavano le spettanze ai propri dipendenti e via continuando hanno
continuato a svolgere regolarmente le attività formative dell’Avviso 20.
Un altro elemento degno di nota che emerge da una relazione
consegnata alla V commissione legislativa dell’Ars (che si riferisce
alle ispezioni effettuate nel 2011) è che gli Enti, in regime di Cassa
integrazione in deroga, assumevano a tempo indeterminato:334 dipendenti nel 2009,
233 dipendenti nel 2010,
83 nel 2011
3 nel 2012.
Le assunzioni a tempo determinato ammontano a:
473 nel 2009,
316 nel 2010,
91 nel 2011,
2150 nel 2012 (l’anno della campagna elettorale per le elezioni regionali).
Le assunzioni a progetto, sempre secondo i dati della relazione, ammontano a:
2.599 nel 2009,
2.047 nel 2010,
496 nel 2011
10264 nel 2012.
Infine le collaborazioni per lavoro occasionale ammontano a:
676 nel 2009,
452 nel 2010,
149 nel 2011,
3825 nel 2012.
Che qualcosa non funzionasse risulta evidente da quanto esplicitato nella comunicazione Prot. 31 del 26/09/2011 dove si evidenziava che diversi Enti che avevano collocato in Cassa integrazione alcuni o tutti i propri dipendenti avessero effettuato nuove assunzioni, utilizzando lo strumento dell’ammortizzatore sociale in maniera “incoerente”.
Non si riesce a comprendere per quale motivazione – visto che tali assunzioni e rapporti atipici non erano stati autorizzati dall’Amministrazione regionale (che, si legge nella nota Prot. 799 del 5/5/2011, “è estranea ai rapporti di lavoro di che trattasi”) – in sede di verifica del rendiconto non siano stati posti a carico degli Enti inadempienti le spese sostenute per i rapporti di lavoro instaurati, escludendo tali costi dal finanziamento e addebitandoli agli stessi Enti, rivalendosi eventualmente tramite le polizze fidejussorie o ridecendo il finanziamento concesso .
L’Amministrazione regionale ha adottato il sistema dei “due pesi e due misure” bastonando e decretando la morte lavorativa per quei dipendenti che sono incappati nella revoca dell’accreditamento dell’Ente da cui dipendevano in mancanza di una sentenza passata in giudicato a carico del rappresentante legale o per la contestazione di non aver ricevuto il pagamento degli oneri previdenziali o delle retribuzioni.
Si può parlare di danno erariale?
Di certo i controlli sono stati carenti. Purtroppo l’omissione, il dolo o l’incompetenza di chi doveva vigilare è stato lo scotto che hanno pagato esclusivamente gli operatori del sistema formativo.
Sulla vicenda ci sono denunce. Ma c’è soprattutto il baratro per circa 8 mila famiglie siciliane e per la Formazione professionale negata a migliaia di giovani siciliani.
Lettera alle Direzioni Territoriali del Lavoro:
“La recente inchiesta della Magistratura Requirente sul settore
della formazione professionale messinese, ha fatto emergere, in tutta
la sua gravità, da una parte un sistema in cui l’esercizio di una
pubblica funzione è degenerato nell’illecito utllizzo di risorse
pubbliche e, dall’altra, I’esistenza di una fitta rete di complicità e
conniverze che coinvolge dipendenti di questo dipartimento.
In merito è necessario evidenziare, innanzi tutto, che tutti
coloro che risultano o risulteranno implicati nelle vicende oggetto
d’indagine, saranno chiamati a risponderne sotto il profilo disciplinare
con applicazione delle sanzioni previste per le ipotesi di gravi
violazioni del codice di comportamento, alle cui regole soggiacciono i
pubblici dipendenti. Ciò posto, considerato che quanto rilevato dagli
inquirenti è, in gran parte, riconducibile alla insufficienza e/o
carenza dei necessari controlli, le SS.LL. disporranno, con
immediatezza, su tutti gli enti gestori di cui all’allegato elenco già
suddivisi per provincia, le verifiche necessarie ad accertare:
a) il regolare svolgimento delle attività corsuali;
b) la presenza in aula degli allievi, in numero corrispondente al limite previsto e la regolarità della procedura di selezione seguita;
c) I’ idoneità dei locali anche nel caso in cui l’ufficio si sia già favorevolmente espresso;
d) la regolarità della documentazione inerente le sedi tanto nel caso in cui appartengono all’ente tanto nel caso in cui siano detenute in locazione, accertando se presso la medesima sede operano anche altri enti;
e) le assunzioni effettuate in violazione delle specifiche direttive che inibiscono l’instaurazione di nuovi rapporti di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato che a termine che con co.co-pro;
f) la regolarità della erogazione delle retribuzioni ai dipendenti.
Nell’evidenziare che le ispezioni in argomento rappresentano obiettivo ad alta priorità per l’anno 2014, non si ritiene superfluo sottolineare che le verifiche dovranno essere improntate alla massima riservatezza e che, ovviamente, dovrà essere, categoricamente, evitato di conferire incarichi ai dipendenti che abbiano intrattenuto rapporti, a qualunque titolo, con gli enti di formazione professionale.
Si precisa, infine, che le SS.LL. saranno ritenute responsabili
del superficiale svolgimento delle verifiche e della mancata od
insufficiente vigilanza sugli ispettori incaricati dell’ adempimento. Le
risultanze dovranno pervenire a questo Dipartimento entro gg. 15 dalla
ricezione della presente, riservata, direttiva. Il Dirigente del
servizio VII. vigilerà sul corretto adempimento.
Lettera alle Cpi:
La recente inchiesta della magistratura requirente di Messina
ha evidenziato, in tutta la sua gravità, da una parte la degenerazione
del sistema della formazione professionale e dall’altra l’esistenza di
una rete di complicità e connivenze che coinvolge anche i dipendenti di
questo Dipartimento.
Ciò posto e considerato che gran parte dell’attività illecita
posta in essere dagli enti di formazione professionale ha come matrice
la carenza e/o mancanza dei necessari controlli sulla modalità di
utilizzo delle risorse pubbliche, le SS.LL., con immediatezza,
attiveranno le previste visite in itinere su tutti gli enti di cui
all’allegato elenco, comunicandone le risultanze entro gg. 15 dalla
ricezione della presente.
Appare superfluo sottolineare, alla luce degli spiacevoli
inconvenienti verificatisi, che le verifiche dovranno essere effettuate
con la massima riservatezza e da dipendenti che non abbiano intrattenuto
rapporti, a qualsiasi titolo, con gli enti di formazione professionale.
Si precisa, infine, che nei confronti di coloro i quali,
contraravvenendo ai propri doveri, si dovessero rendere responsabili di
violazione delle regole del codice di comportamento, cui soggiacciono i
dipendenti pubblici, saranno adottati, sotto il profilo disciplinare,
tutti i prvvedimenti sanzionatori che si riterranno idonei.
Nel ricordare che la presente direttiva costituisce obiettivo a
priorità alta per I’anno 2014 le SS.LL., unitamente al Dirigente del
Servizio VIII, vigileranno sul corretto adempimento.
01 Febbraio 2017
Potrebbe interessare anche:
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.