13 febbraio 2017

CEFALÙ, LAPUNZINA: «I CITTADINI ASPETTANO DALLE REGIONE UN RISARCIMENTO PER RICOMINCIARE»


In fiamme abitazioni, esercizi commerciali, attività turistiche e infrastrutture


Sono trascorsi otto mesi dagli incendi che hanno distrutto la Sicilia il 16 giugno scorso, ma ancora i cittadini di Cefalù, che hanno perso la casa, aspettano una risposta dalle istituzioni.
«Dobbiamo dare una speranza ai concittadini cefaludesi che lo scorso 16 giugno che hanno perso la casa», così precisa il primo cittadino di Cefalù Rosario Lapunzina.
E’ stata presentata la richiesta audizione nella II Commissione Parlamentare – Bilancio all’Ars. Questa settimanaverrà fissato l’appuntamento a Palazzo dei Normanni per discutere dell’emendamento alla legge di Bilancio regionale 2017 che riguarda le misure risarcitorie in favore dei cittadini che hanno subito danni gravissimi causati dall’incendio che ha interessato il territorio del Comune di Cefalù.
Quel giorno il termometro ha segnato i 37 gradi con fortissime raffiche vento di scirocco. La cittadina Normanna è stata percorsa da un incendio di proporzioni mai viste.
Le fiamme hanno distrutto: «Abitazioni, esercizi commerciali, attività turistiche e infrastrutture pubbliche e private – spiega nella lettera indirizzata a presidente della Seconda Commissione Vincenzo Vinciulo – L’amministrazione comunale ha ricevuto immediata solidarietà delle istituzioni. In particolare, il presidente della Regione ha visitato i luoghi e ha tenuto un incontro al Comune nel corso del quale ha promesso un sollecito intervento da parte della Regione e il Ministro degli Interni, durante un incontro in Prefettura, ha dichiarato che la città non sarebbe stata lasciata sola e che il Governo nazionale avrebbe fatto la propria parte, per il ristoro degli ingenti danni».
La giunta municipale del 22 giugno 2016 ha chiesto che venisse dichiarato lo stato di emergenza e dello stato di calamità naturale, approvando la stima dei danni, redatta dall’ufficio tecnico comunale, valutati in 38 milioni di euro.

Anche la giunta regionale lo stesso giorno ha stabilito che per l’isola di Pantelleria e i territori delle città metropolitane Palermo e Messina ha stimato che per i danni fossero stanziati due milioni di euro e decideva di avanzare organi statali la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza “senza oneri finanziari a carico del governo nazionale”. Il comune si è occupato di dare ospitalità a sei famiglie rimaste senza abitazione, andate in fumo assieme a ogni bene nelle stesse contenuto, provvedendo al pagamento dei canoni di affitto di immobili presi in affitto.
Il comune di Cefalù secondo Lapunziana si è fatto carico di interventi urgenti: «Per la messa in sicurezza di luoghi e per il ripristino di reti ed impianti per un ammontare complessivo superiore ai 250mila euro. Nonostante i reiterati tentativi di ottenere risposte, riguardo agli annunciati interventi, non si è ottenuto alcun segnale».

di Silvia Iacono 

13 Febbraio 2017
http://www.madonienotizie.it/ambiente/cefalu-lapunzina-i-cittadini-aspettano-dalle-regione-un-risarcimento-per-ricominciare/367108/







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