15 gennaio 2017

SICILIA, I PREDATORI E I COMPARI. ALLA LORO FORMAZIONE HA PROVVEDUTO LA REGIONE. L'ON APPRENDI: DOVRÀ EMERGERE CON CHIAREZZA LA RETE DI COMPLICITÀ POLITICA E DELLA BUROCRAZIA. NON È POSSIBILE, CHE UN IMPRENDITORE DA SOLO POTESSE CONSUMARE UNA TRUFFA DI QUESTE DIMENSIONI


“Gli ultimi arresti nel settore della formazione confermano che il “sistema” non è cambiato. C’è  chi ha speculato in maniera cinica, sulla pelle dei lavoratori ed ha continuato a farlo al di là dei proclami di trasparenza”. Il deputato regionale 
Pino Apprendi non sta quasi mai zitto, ama dire la sua quando le cose, a suo modo di vedere, non vanno. E siccome questo accade spesso, ecco che Pino Apprendi è molto presente nella cronaca politica. E’ vero che quando si parla troppo, si finisce con il cadere in qualche trappola, ma Apprendi viene dalla scuola dei Vigili del Fuoco e sa come evitare di bruciarsi le mani. Gli è andata bene finora, e non è detto che non riesca a compiere il percorso netto…

La questione posta, con una elementare osservazione da Apprendi è molto seria. Lo scandalo del sistema Giachetto – mai un nome fu così abusato per indicare la presunta corruttela nella pubblica amministrazione, essendo il Giacchetto nient’altro che un favoloso procacciatore d’affari – avrebbe dovuto consigliare maggiore attenzione, diligenza e cautela anche fra coloro che vivono di espedienti ai margini o dentro il business illegale. Ed invece, a quanto pare, è prevalso il detto che, “calati juncu che passa la china” – cioè basta aspettare che si calmino le acque mettendo i remi in barca (non tutti, però…)., per riprendere da capo.

Il signor Genco di Trapani, capo dell’Anfe,  parliamo di formazione professionale – aveva fatto tanti soldi che gli è parso giusto, secondo la Procura della Repubblica che ha scoperto gli altarini, non farsi irretire da qualche sfortunata circostanza del passato. Gli hanno trovato un tesoretto, in oro e diamanti, ed un patrimonio davvero notevole, Un genio degli affari, non c’è dubbio, alla testa di un manipolo di formatori, che hanno a malapena di che vivere, peraltro con la spada di Democle del licenziamento. Non sorprendiamoci: quando qualcuno è straricco, c’è sempre qualcun altro che è strapovero. Perché non s’è fermato per tempo il signor Genco? La domanda non è peregrina: ingordigia, “impunità”, amicizie altolocate?

Giachetto ha dato il nome al sistema, ma sono stati tanti a farsi i soldi, e tanti ad avere tratto beneficio dai suoi successi. Come, per esempio, il signor Genco. Ma non solo lui, il signor Giachetto ha nutrito per esempio il mondo della comunicazione e della informazione, senza che questo mondo avesse problemi.

Ma passiamo avanti.

Pino Apprendi è stato battuto alle ultime regionali dal signor Riggio, capintesta al Ciapi, ed oggi, oggetto di indagine, com’è noto, per ragioni assai prossime a quelle del signor Genco. E’ stato eletto Riggio, e Pino Apprendi il primo dei non eletti. Quando il business del Ciapi è entrato nel cono d’ombra degli inquirenti fino a determinare un guaio giudiziario al signor Riggio, la giustizia ha rimborsato Apprendi. Che però non ha dimenticato, com’è giusto che sia. E’ lui a chiedersi come abbia fatto tutto da solo quella volpe trapanese?

Secondo Apprendi i proclami ed attestati di buona volontà, la voglia di trasparenza, non hanno  portato a niente, se le inchieste della magistratura continuano a mandare personaggi importanti nelle patrie galere. “Dovrà  emergere con chiarezza la rete di complicità  politica e della burocrazia  che ha permesso che tutto ciò  avvenisse”, auspica Apprendi. “Non è  possibile”, spiega, “che un “imprenditore” da solo potesse consumare una truffa di queste dimensioni.”

Chi se la sente di dargli torto?

Magari si può provare a capire. E’ probabile che le vecchie storie – Ciapi, Giacchetto – non solo siano state rimosse, ma non abbiano colpito a fondo, lasciando a piede libero i beneficiati del signor Giacchetto. Capita, non c’è da strapparsi i capelli. Il fatto è, però, che essendo a piede libero, questi signori, graziati in passato, abbiano incoraggiato i predatori di casa nostra a pensare che si può ancora intascare un sacco di quattrini e farla franca.

Poi ci sono i poliziotti, i finanzieri, i carabinieri, la magistratura. E quelli come Apprendi che nascono pompieri e con gli anni imparano ad usare il lanciafiamme. E’ l’ex pompiere che vuole sapere com’è questa storia, che uno come il signor Genco, al pari di uno come Giacchetto, riesca ad arricchirsi impunemente, tutto da solo.
di SALVATORE PARLAGRECO

14 Gennaio 2017
http://www.siciliainformazioni.com/sparlagreco/521545/sicilia-i-predatori-e-i-compari-alla-loro-formazione-ha-provveduto-la-regione




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2 commenti:

  1. E tanti padri di famiglia che lavoravano in questo campo ...corsi di formazioni sono stati licenziati.....che faccia tosta....dove sono i controlli da parte della regione...c'è u mangia chi ti mangia...povera Italia e povera Sicilia...Piero Ct. Licenziato

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    1. Piero ti chiedo cortesemente di inserire anche il cognome.

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