30 gennaio 2017

NON C'È PACE PER I FORESTALI. CIRCA DUEMILA OPERAI CINQUANTENNI VEDONO SFUMARE LA POSSIBILITÀ DI ASSUNZIONE A TEMPO PIENO. L'IRA DEI SINDACATI. L'ASSESSORE PROMETTE UN NUOVO VERTICE. IL BLOG: NON SE NE PUÒ PIÙ DEL TEATRINO, I DUE CONTINGENTI RIMETTEREBBE TUTTI D'ACCORDO, O SI VUOLE ANCORA GIOCARE CON I LAVORATORI? VERGOGNA!



IL CASO. L'ira dei sindacati: «Duemila lavoratori cinquantenni vedono così sfumare la possibilità di assunzione a tempo pieno». L'assessore promette un nuovo vertice

Forestali «anziani» scavalcati in graduatoria: scoppia la protesta

Non c'è pace per i forestali siciliani. Circa duemila operai, soprattutto con più di 50 anni, sarebbero stati scavalcati in graduatoria da altri colleghi più giovani a causa del riordino, da parte dei Centri per l'impiego, degli elenchi da cui la Regione attinge per firmare i contratti stagionali. Questa retrocessione bloccherà gli avanzamenti di carriera dei più anziani e dunque l'aumento delle giornate di lavoro, compresa la possibile assunzione a tempo indeterminato. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil nei giorni scorsi hanno chiesto un incontro all'assessore al Lavoro, Gianluca Miccichè e alla dirigente generale Maria Antonietta Bullara che erano però assenti, scatenando l'ira dei sindacati. L'assessore Miccichè rassicura tutti e spiega che «in settimana convocherò un incontro». Il problema riguarda i criteri con i quali la Regione stila le graduatorie dalle quali attinge per immettere i lavoratori in servizio. Per anni queste norme hanno tenuto conto di alcuni criteri tra cui l'anzianità di servizio e l'anzianità di disoccupazione. Nel 2012 il criterio dell'anzianità di disoccupazione venne abolito a livello nazionale ma in Sicilia secondo i sindacati questa novità non è stata mai recepita. Poi nel 2015 l'Ars ha votato una norma per aggiornare gli elenchi, fermi come detto al 1996, e inserire gli anni lavorati dagli operai fino ad oggi, in modo da penalizzare chi magari in questi anni ha fatto altri lavori e non ha risposto alla chiamata della Regione. Nell'aggiornare la graduatoria però gli uffici del Lavoro hanno considerato questa volta anche la norma nazionale che aveva abolito il criterio dell'anzianità di disoccupazione. Risultato: secondo Alfio Mannino della Fiai Cgil «circa 2mila lavoratori sono stati scavalcati in graduatoria e a fame le spese sono stati i più anziani a vantaggio dei quarantenni. Si è negato loro un diritto acquisito». I forestali sono divisi in tre fasce in base al numero di giornate di lavoro: 78, 101, 151 e poi ci sono quelli a tempo indeterminato. Gli operai più anziani attendevano l'avanzamento da una fascia all'altra ma adesso sono stati retrocessi. Secondo Calogero Cipriano della Fai Cisl «la norma dell'Ars diceva solo di ricalcolare gli anni di servizio dal 1996 al 2015». E per Nino Marino della Uil «c'è il rischio di una raffica di ricorsi, tanta gente che dopo decenni attendeva l'assunzione si è vista all'improvviso retrocessa». (*RIVE*)
30 Gennaio 2017
Giornale Di Sicilia



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3 commenti:

  1. Nella provincia di Palermo i sindacati non si lamentano perché....

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  2. Giuseppe Conti Nibali30 gennaio 2017 alle ore 18:20

    Criterio art. 49 legge 16/96, un giorno di lavoro anno punti 10; - 260 giorni di lavoro anno punti 10.
    Oltre 1000 giorni di lavoro effettivi svolti in più di un'altro/a lavoratore/trice, 50 e oltre posizione indietro in graduatoria, questo è il criterio che doveva rendere giustizia nella categoria, complimenti alla triade, adesso la paternità di questa norma e della Dirigente Bullaro e dell'Ass. Miccichè, ma mi faccia il piacere diceva Totò.

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