Nella foto il Presidente del comitato
Dott. Vincenzo Allegra
Le proposte:
1/ Le battute ed i prelievi, devono essere fatte da cacciatori autorizzati e le battute devono essere monitorate e seguite da personale autorizzato come previsto dalla legge regionale sulla caccia n.33 del 1997.
2/ Attuare corsi di formazione per selecontrollori rivolti ai cacciatori locali dei singoli Comuni del Parco, organizzati da Enti e Associazioni venatorie autorizzate.
3/ Ampliare le zone di prelievo venatorio per gli ungulati nelle zone B e D, dove vi è la presenza di aziende allevamenti ed insediamenti produttivi (in quanto in queste zone la presenza dei capi è massiva).
4/ I metodi di prelievo: i selecontrollori possono effettuare i prelievi sia in modo vagante o in squadra con un minimo di due e un massimo di sei unità. Le zone dove c'è presenza di suidi o segnalazione varie verranno monitorate dagli stessi e sarà data comunicazione agli organi competenti per il successivo prelievo.
5/ I capi abbattuti come da regolamento di ispezione veterinaria saranno trasferiti presso i macelli autorizzati. Le mezzene potranno essere commercializzate ad aziende preposte alla trasformazione delle carni ed a Enti di beneficienza. Eventuali entrate finanziarie da commercializzazione della carne saranno regolarmente reinvestitii sul territorio per il controllo e il censimento ed eventuali ripopolamenti faunistici e per l'acquisto di recinti e chiusini di cattura.
6/ I selecontrollori saranno coadiuvati da Enti gestori,quali Ente Parco, ripartizione faunistico venatoria ed Enti e Associazioni venatorie comunali , ricadenti nel parco delle Madonie.
6/ I cacciatori possono usare qualsiasi armi consentite con canna rigate o ad anima liscia , con sole munizioni a palla di calibro non inferiore a 5,6 mm ,con bossolo a vuoto inferiore a 40 mm.
7/ Reinserire i cinghiali di sesso maschile per modificare geneticamente gli ibridi presenti in modo che in poche anni la popolazione possa essere ridimensionata in quanto diventeranno meno produttivi.
8/ Includere all'interno del comitato ATC un membro del comitato locale che rappresenti il "Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita" .
9/ Il prelievo degli ungulati nonchè dei suidi ,e non altre specie, deve essere effettuato nel periodo di silenzio venatorio afffinchè si possano controllare anche le eventuali squadre di bracconieri.
10/ Si consiglia la riperimetrazione del Parco nelle zone D, perché zone antropizzate e a vocazione agricola affinché si possa esercitare l'attività venatoria rispettando i limiti di sicurezza.
2/ Attuare corsi di formazione per selecontrollori rivolti ai cacciatori locali dei singoli Comuni del Parco, organizzati da Enti e Associazioni venatorie autorizzate.
3/ Ampliare le zone di prelievo venatorio per gli ungulati nelle zone B e D, dove vi è la presenza di aziende allevamenti ed insediamenti produttivi (in quanto in queste zone la presenza dei capi è massiva).
4/ I metodi di prelievo: i selecontrollori possono effettuare i prelievi sia in modo vagante o in squadra con un minimo di due e un massimo di sei unità. Le zone dove c'è presenza di suidi o segnalazione varie verranno monitorate dagli stessi e sarà data comunicazione agli organi competenti per il successivo prelievo.
5/ I capi abbattuti come da regolamento di ispezione veterinaria saranno trasferiti presso i macelli autorizzati. Le mezzene potranno essere commercializzate ad aziende preposte alla trasformazione delle carni ed a Enti di beneficienza. Eventuali entrate finanziarie da commercializzazione della carne saranno regolarmente reinvestitii sul territorio per il controllo e il censimento ed eventuali ripopolamenti faunistici e per l'acquisto di recinti e chiusini di cattura.
6/ I selecontrollori saranno coadiuvati da Enti gestori,quali Ente Parco, ripartizione faunistico venatoria ed Enti e Associazioni venatorie comunali , ricadenti nel parco delle Madonie.
6/ I cacciatori possono usare qualsiasi armi consentite con canna rigate o ad anima liscia , con sole munizioni a palla di calibro non inferiore a 5,6 mm ,con bossolo a vuoto inferiore a 40 mm.
7/ Reinserire i cinghiali di sesso maschile per modificare geneticamente gli ibridi presenti in modo che in poche anni la popolazione possa essere ridimensionata in quanto diventeranno meno produttivi.
8/ Includere all'interno del comitato ATC un membro del comitato locale che rappresenti il "Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita" .
9/ Il prelievo degli ungulati nonchè dei suidi ,e non altre specie, deve essere effettuato nel periodo di silenzio venatorio afffinchè si possano controllare anche le eventuali squadre di bracconieri.
10/ Si consiglia la riperimetrazione del Parco nelle zone D, perché zone antropizzate e a vocazione agricola affinché si possa esercitare l'attività venatoria rispettando i limiti di sicurezza.
Ormai da anni sento sempre i soliti discorsi senza mai risultati,i cinghiali sono diventati i padroni dei terreni privati,dove ogni proprietario si dedicava a coltivare.stanno distruggendo tutto,e ancora voi vi perdete sempre nelle stesse chiacchiere,quando non c'erano i cinghiali nelle campagne c,era la pace,ora non c'è più.Dovresti dare la caccia libera in tutte le zone e tutto il periodo dell,anno,anzi premiare a chi ne uccide di più.
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