di ANTONIO FRASCHILLA
Naufraga ancor prima di nascere il tentativo del governatore Rosario Crocetta di far votare entro l'anno sia il bilancio sia la Finanziaria, assicurando la proroga dei 15 mila precari degli enti locali e della Regione e avviare per questi il percorso di stabilizzazione. Aprendo la seduta di Sala d'Ercole il presidente dell'Ars è stato chiaro: "Ritengo che ormai non si possa non andare all'esercizio provvisorio, indispensabile per esitare la norma che mette in sicurezza il mondo del precariato - dice Giovanni Ardizzone - poco fa ho incontrato Crocetta e l'ho invitato a presentare una norma che preveda l'esercizio provvisorio, il Parlamento non può farlo se non viene presentato un bilancio. Dobbiamo attendere, il presidente ha assicurato che arriverà da un momento all'altro il bilancio". Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha sempre respinto l'idea dell'esercizio provvisorio che per lui "provocherebbe un disastro sociale, impedendo la proroga dei precari e la loro stabilizzazione".
Ma dopo diversi vertici di maggioranza, alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca e prendere atto dei malumori interni al Pd, a partire dai renziani. In questi giorni tra Crocetta e i renziani guidati dal sottosegretario Davide Faraone sono volate parole pesanti e in questo clima era impossibile votare una Finanziaria comunque di 17 articoli con norme delicate sui finanziamenti agli enti e sui precari. Proprio il nodo precari rimane il più delicato. Con l'esercizio provvisorio per tre mesi, la proroga dei contratti non potrà superare marzo. Tradotto, altro che stabilizzazione, si continua ad andare avanti nella totale precarietà.
21 Dicembre 2016
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