di Francesco Lamiani
Da Catania, la città dove è nata la nuova legge anticaporalato grazie alla proposta della Uila fatta propria poi dall’intero mondo sindacale, arriva la denuncia forte di un possibile, quanto clamoroso, rischio forfait.
Da Catania, la città dove è nata la nuova legge anticaporalato grazie alla proposta della Uila fatta propria poi dall’intero mondo sindacale, arriva la denuncia forte di un possibile, quanto clamoroso, rischio forfait.
Ieri, dopo l’approvazione della legge,
si è riunita per la prima volta la cabina di regia del lavoro agricolo
di qualità e, secondo quanto segnala Stefano Mantegazza, segretario nazionale della Uila, si è conclusa con un nulla di fatto.
“Non vorremmo – ha detto – che
una legge così importante per il Paese venga svuotata di contenuti dal
lassismo della burocrazia e dal gioco d’interdizione di qualche
organizzazione e noi denunceremo con forza. Arriveremo anche alla mobilitazione dei lavoratori se questa legge non venisse applicata”.
Oggi Mantegazza ha preso parte ad una riunione convocata dal segretario regionale Nino Marino ed a cui hanno partecipato i segretari di Uil Sicilia e Uil Catania, Claudio Barone e Fortunato Parisi per discutere anche della vertenza-forestali in Sicilia.
08 Novembre 2016
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