16 novembre 2016

FORESTALI, LA RIFORMA SLITTA AL PROSSIMO ANNO. L'ASSESSORE CRACOLICI SOTTOLINEA CHE L'IMPIANTO DELLA RIFORMA NON VA MODIFICATO E NON CI SARÀ NESSUN AUMENTO DELLE GIORNATE DI LAVORO


REGIONE. La Ragioneria generale ha sollevato una serie di rilievi al testo che dovrà essere corretto e che pertanto potrebbe addirittura dovere tornare in Commissione

Ma l'assessore Cracolici sottolinea che l' impianto non cambierà e che potrebbe stralciare gli articoli, contestati, relativi all' Esa

Giacinto Pipitone 
PALERMO. Si blocca la riforma dei forestali. Una relazione della Ragioneria generale della Regione costringerà l'assessore all'Agricoltura, Antonello Cracolici, a riscrivere una delle riforme più attese, soprattutto per le implicazioni sul futuro lavoratori di 24 mila operai stagionali. La riforma dei forestali era stata approvata a giugno in giunta ma non aveva mai mosso neppure un passo all'Ars proprio perché fin da subito erano emerse perplessità di natura contabile da parte dell'assessorato all'Economia. Ora la necessità di apportare modifiche al testo costringerà a un allungamento dei tempi, anche se è ancora da chiarire la portata delle correzioni da fare. Il testo delle osservazioni della Ragioneria generale non è ancora stato ufficializzato ma si sa già che i rilievi riguardano soprattutto la parte della riforma che interessa l'Ente sviluppo agricolo: il personale e i lavoratori dovrebbero confluire nella nuova agenzia che governerà il settore ma non è ben quantificata la copertura finanziaria dell'operazione. E soprattutto ci sono dubbi sulla sorte del patrimonio dell'Esa. Ci sono anche altri rilievi che tuttavia non dovrebbero intaccare l'impostazione «politica» della riforma. Le correzioni - assicurano all'assessorato all'Agricoltura - riguardano solo aspetti contabili. L'assessore Antonello Cracolici si dice certo che «l'impianto della riforma non va modificato. E una delle soluzioni a cui stiamo lavorando è quella di stralciare tutte le norme che riguardano l'Esa e andare avanti con il resto della riforma». Cracolici nei prossimi giorni deve valutare anche un altro aspetto del problema: c'è ancora da capire se le correzioni costringeranno il governo a ritirare il disegno di legge già inviato all'Ars e ripartire dall'esame in giunta o se è possibile una modifica più agile durante il futuro dibattito in commissione parlamentare. Ovviamente, in quest'ultimo caso i tempi sarebbero più strettì mentre nel primo caso si perderebbero dei mesi. Finora il testo non è stato esaminato e ciò ha fatto sì che venisse scavalcato da altre norme. Inoltre a giorni inizierà all'Ars il dibattito prima in commissione e poi in aula - della manovra correttiva e poi della Finanziaria 2017 e a quel punto il Parlamento non potrà esaminare testi che non siano di natura economica. La riforma dei forestali slitterà dunque inevitabilmente all'anno prossimo e si aggiungerà ad altri testi in lista d'attesa, in primis la riforma dei rifiuti. Cracolici sottolinea tuttavia che la relazione della ragioneria generale non costringerà a modificare le parti della riforma che riguardano le nuove regole per l'impiego dei circa 24 mila forestali. Il testo prevede che gli operai oggi suddivisi in settantottisti, centounisti e centocinquantunisti (a seconda del numero di giornate di impiego) vengano in futuro chiamati in servizio per trimestri, quadrimestri e semestri. Questo però non dovrebbe tradursi in un aumento delle giornate di lavoro e dunque dei costi. Semplicemente gli operai saranno impegnati in più turni durante il corso di tutto l'anno, e non come avvenuto finora in determinati periodi dell'anno. Dall'assessorato garantiscono che ciò avverrà senza un aumento delle giornate di lavoro e dunque dei costi: oggi per il bacino vengono spesi già oltre 260 milioni l'anno. Il settore sarà gestito da una nuova agenzia per le attività forestali, rurali e territoriali che coinvolgerà i forestali e i lavoratori stagionali dell'Esa (circa 400), oltre agli uffici periferici dell'amministrazione regionale che si occupano della gestione dei boschi e del reclutamento della manodopera. Sarà istituito un nuovo servizio di prevenzione civile per combattere il dissesto idrogeologico in tutto il territorio regionale e prevenire esondazioni e frane. L'agenzia si occuperà ad esempio di forestazione e gestione di boschi e riserve nelle aree demaniali, programmazione e gestione produttiva del patrimonio boschivo attraverso la valorizzazione delle biomasse e dei prodotti del bosco, viabilità rurale e servizi per l'agricoltura. 

I rilievi della Ragioneria generale della Regione riguardano soprattutto la parte della riforma che interessa l'Esa, a partire dal futuro del personale per finire a quello del patrimonio.

16 novembre 2016. Gds
 







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