Ho atteso qualche giorno prima di esprimere il mio pensiero perché attendevo che personalità più autorevoli di me delle Confederazioni sindacali e della parte politica che rappresenta la Calabria in Parlamento e la Regione prendessero una posizione sulla trasmissione “L’Arena” condotta da Massimo Giletti su Rai Uno la scorsa domenica, sulla vicenda “Calabria Verde”.
Ma nessuno ha ritenuto opportuno pubblicamente dissociarsi da quanto emerso né difendere e quindi, tutelare i lavoratori dell’Ente. I 7.345 operai idraulico forestali che lavorano in Calabria sono 7.345 padri di famiglia che non hanno nessuna colpa di quanto accaduto né è da attribuire a loro la mancata programmazione o la mal gestione dell’Ente.
Questi operai forestali hanno cercato di svolgere nel miglior modo possibile un lavoro particolarmente difficile visto che la nostra Regione fa i conti con i numerosi e frequenti problemi legati al dissesto idrogeologico del territorio e al disboscamento selvaggio. Mettere a confronto la Calabria con il Veneto così come ha fatto il giornalista Giletti credo sia inopportuno e assurdo: sono due realtà diverse per tessuto morfologico, geografico ed economico. La nota trasmissione televisiva col il suo dibattito acceso oltre a tracciare un quadro generale particolarmente duro per la nostra Regione, ha messo a rischio la possibilità di perdere i fondi che servono per pagare questi padri di famiglia.
E noi questo non possiamo permetterlo. Mi trovo pienamente d’accordo con la disamina dello scrittore Antonio Pennacchi quando sostiene che l’assistenzialismo non lo hanno voluto i Calabresi ma è frutto di un patto scellerato che affonda le radici nel secondo dopoguerra quando si decise che solo il Nord doveva essere industrializzato e che occorreva farlo con l’economia e le braccia del Sud. Se in tutta questa storia c’è un colpevole di sicuro non sono i lavoratori forestali di “Calabria Verde” ma qualcuno che doveva vigilare ed operare per il bene della Regione.
Da sindacalista della Federazione Italiana lavoratori sento la necessità di invitare tutte le forze presenti sul territorio ad attivare con urgenza il confronto con la Giunta Regionale onde evitare che si possano disperdere le risorse del Governo destinate al patrimonio forestale calabrese. In un particolare momento di grave crisi economica che ha colpito duramente il Paese e soprattutto il mondo del lavoro, non possiamo permetterci di perdere fondi preziosi per lo sviluppo del settore forestale e quindi, consentire al Governo centrale di relegare la Calabria ancor di più all’angolo condannandola ad un destino funesto e disastroso.
Giuseppe Martorano
Segretario generale
Federazione italiana lavoratori
23-11-2016 10:19
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