DANNI MALTEMPO. MA DOVE' LA PREVENZIONE?

Dalla pagina facebook 

del Funzionario del CFRS 

Gaetano Guarino

Ho ascoltato qualche TG e mi sembrava di ascoltare gli stessi servizi degli anni passati. Stesse parole e stesse immagini anche se riferite a luoghi diversi ma sempre di territori e Città italiane. Smottamenti, frane, alluvioni, straripamenti di torrenti, insomma il classico abbecedario di ogni anno. Vi prego, non dite più che la causa è il "clima malato", assumetevi le vostre responsabilità. Io in particolar modo mi riferisco a quanto successo in Sicilia e che ricalca storie già viste, con una sola differenza, per fortuna, non c'è stata la disgrazia. Ma come sempre ci sono danni e distruzione. Mi raccomando, uomini e donne del sapere che gestite la politica siciliana, mi rivolgo proprio a Voi, nel vostro abbecedario non inserite parole come: forestazione di aree nude, pulizia dei torrenti, opere di ingegneria naturalistica. È meglio vivere nell'emergenza che nella normalità e nella tranquillità. Mi dispiace essere monotono, ma ve lo devo ribadire: i milioni di euro che servono sempre per risarcire, per risistemare le distruzioni che provoca la natura perché maltrattata da Voi, potrebbero essere impegnati per utilizzare al meglio i miei colleghi operai forestali. Ve lo immaginate? Tanti nuovi boschi che rinsaldano i terreni, tutti gli alvei dei torrenti e dei fiumi puliti, permettendo all'acqua di scorrere libera sino alle loro foci. Insomma un territorio di una Regione civile e matura. Ma tutto questo è solo un mio sogno e i sogni perché sogni, cozzano con la realtà. Nel sogno non ci sono persone incapaci.