Sicilia. Rischio sospensione campagna antincendio: occorrono 10 milioni di euro
Sindacati in attesa convocazione da parte del Presidente della Regione
Di Caterina Ganci
Palermo, 16 settembre – Interruzione della lotta attiva
agli incendi boschivi, quindi conseguenze gravissime sul patrimonio
boschivo. Mancato rispetto della vigente normativa regionale, cioè
chiusura campagna antincendio prima del 15 ottobre. Perdita salario dei
lavoratori. Sono queste le conseguenze che la possibile sospensione
della campagna antincendio comporterebbe. La notizia è stata appresa
ieri dai lavoratori dell’antincendio durante un incontro presso il
Comando Forestale. I sindacati sono in attesa della convocazione da
parte del Presidente della Regione Rosario Crocetta.
Tonino Russo (FLAI – CGIL):
“È un fatto grave l’incapacità della Regione sia nel programmare, sia
nell’individuazione delle risorse fondamentali per la Sicilia, terra ad
alto rischio incendi; assurdo il paragone con la Lombardia. Il Governo
deve adoperarsi per evitare l’interruzione del sevizio che lascerebbe
scoperto il territorio, oltre il danno economico non indifferente per i
lavoratori impegnati nel settore”.
Le segreterie regionali
rimangono in attesa dell’incontro con il Presidente della Regione,
convocazione che potrebbe avvenire anche domani. L’antincendio è un
servizio di protezione civile e ambientale e l’interruzione
comporterebbe delle ricadute non solo sui lavoratori ma anche su tutta
la Regione siciliana, in quanto verrebbe meno la salvaguardia dei boschi
oltre la sicurezza del territorio. La Regione violerebbe anche una
legge di Stato, la campagna antincendio va dal 15 giugno al 15 ottobre.
Il Comandante del Corpo Forestale Regionale Gullo ieri si è
riunito con i responsabili degli Ispettorati Provinciali della Sicilia,
per la ricognizione circa eventuali somme non impegnate che possono
essere liberate e destinate alla prosecuzione dell’attività,
per tamponare la carenza di risorse. Russo sostiene che le
possibili disponibilità economiche sarebbero utili per andare avanti
ancora per un’altra settimana, perché per coprire il termine della
stagione occorrono 10 milioni di euro.
Attualmente i lavoratori in
tutta la Sicilia sono 7000, di cui 1700 solo a Palermo (addetti
spegnimento incendi, addetti torrette avvistamento, addetti ad autobotte
e mezzi speciali) impegnati di norma in 101 giorni di lavoro, ma con le
attuali risorse finanziarie arriveranno a 85 giornate lavorative.
16 Settembre 2016
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