Renzi nella Valle dei Templi sigla Patto da 5 mld e 750 mln di euro
Il premier ad Agrigento ricorda il monito di Wojtyla contro la mafia e conferma il G7 in Sicilia «perchè i potenti vedano la bellezza di questa terra»
AGRIGENTO - «Avevo 18 anni
quando nel 1993 Papa Giovanni Paolo II disse parole che segnarono molti
di noi. Di li a poco anche la mia città venne colpita dallo stragismo
mafioso in via degli Uffizi. Abbiamo voluto proporvi questo luogo per la
firma del Patto per il Sud perché questo è un luogo di valori e civiltà
e da cui il messaggio contro la criminalità deve arrivare forte». Lo ha
detto il premier Matteo Renzi nella Valle dei Templi ad Agrigento per
la firma del Patto per il Sud.
«La paura è un elemento costitutivo del nostro tempo. C'è una paura economica da sette anni di fila di segno meno, ha significato perdita di posti di lavoro. Non abbiamo risolto il problema. Ma abbiamo preso la macchina e l’abbiamo messa nella direzione giusta». «La paura può essere affrontata non chiudendosi in casa - ha detto - Firmare il Patto per il Sud qui è per dire che questi 2600 anni di storia servano a non chiudersi in casa ma a pensare al futuro. Vogliamo che l’elenco delle cose da fare sia una visione, non un elenco della spesa».
Il patto siglato oggi da Renzi e dal governatore di Sicilia Rosario Crocetta vale 5 miliardi 750 milioni di euro. Si tratta di risorse che la Sicilia dovrà spendere in 5 anni. Già nei prossimi mesi e nel 2017 saranno avviati cantieri per 2 miliardi e 320 milioni di euro. Si tratta di progetti esecutivi che riguardano interventi sulle infrastrutture e viabilità, sul patrimonio culturale (chiese e siti Unesco), centri storici e riqualificazione periferie, e impiantistica sportiva. In programma anche interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione delle coste. 100 milioni di euro, poi, sono destinati alle aree di crisi: a Gela 60 mln, a Termini Imerese 40 mln.
«La paura è un elemento costitutivo del nostro tempo. C'è una paura economica da sette anni di fila di segno meno, ha significato perdita di posti di lavoro. Non abbiamo risolto il problema. Ma abbiamo preso la macchina e l’abbiamo messa nella direzione giusta». «La paura può essere affrontata non chiudendosi in casa - ha detto - Firmare il Patto per il Sud qui è per dire che questi 2600 anni di storia servano a non chiudersi in casa ma a pensare al futuro. Vogliamo che l’elenco delle cose da fare sia una visione, non un elenco della spesa».
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«Il prossimo anno l’Italia ospiterà i sessant'anni dell’Ue, il G7 si terrà in Sicilia: è fondamentale che si faccia qui perché quando sono andato a Bruxelles ho sentito la parola Sicilia associata alla mafia. Abbiamo deciso di farlo qui perché i potenti vedano la bellezza di questa terra».Il patto siglato oggi da Renzi e dal governatore di Sicilia Rosario Crocetta vale 5 miliardi 750 milioni di euro. Si tratta di risorse che la Sicilia dovrà spendere in 5 anni. Già nei prossimi mesi e nel 2017 saranno avviati cantieri per 2 miliardi e 320 milioni di euro. Si tratta di progetti esecutivi che riguardano interventi sulle infrastrutture e viabilità, sul patrimonio culturale (chiese e siti Unesco), centri storici e riqualificazione periferie, e impiantistica sportiva. In programma anche interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione delle coste. 100 milioni di euro, poi, sono destinati alle aree di crisi: a Gela 60 mln, a Termini Imerese 40 mln.
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