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http://www.laleggepertutti.it/132899_assunzione-a-tempo-determinato-rinnovi-vietati
Assunzione a tempo determinato: rinnovi vietati
La pubblica amministrazione non può assumere dipendenti con contratto a tempo determinato e poi rinnovare a oltranza tale tipo di rapporto, condannandoli a una vita di precariato: una situazione del genere viola i principi della normativa comunitaria. A dirlo è, ancora una volta, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con una sentenza [1] che interesserà particolarmente il nostro Stato.
L’uso, da parte della Pa, del contratto di lavoro a termine si giustifica solo quando vi sono esigenze eccezionali e momentanee cui far fronte. Insomma, il contratto a tempo determinato può fungere solo da occasionale “tappabuchi”. Per cui, un ricorso reiterato e ripetuto nel tempo di tale rapporto con lo stesso soggetto non fa altro che evidenziare un suo utilizzo strumentale e fraudolento, solo per garantire al datore di lavoro (l’amministrazione) un vantaggio indebito.
Secondo i giudici comunitari va quindi contro l’accordo quadro dell’Unione Europea la normativa nazionale che consente di operare continui rinnovi dei contratti di lavoro a termine per far fronte a esigenze che sono solo apparentemente momentanee, ma che in realtà sono permanenti: così facendo, infatti, la situazione di precarietà dei lavoratori viene mantenuta costante nel tempo.
Vittima dell’abuso, nel caso di specie, è una lavoratrice spagnola operante all’interno di un ospedale, che aveva subito ben sette rinnovi del contratto a tempo determinato. Ma la situazione è perfettamente duplicabile in Italia contro la quale la Corte di Giustizia si è già pronunciata, in particolar modo nel settore dell’insegnamento.
Cosa può fare il dipendente per tutelarsi in questi casi? Può agire in costanza del rapporto di lavoro o anche al termine, quando l’ente decide di metterlo al riposo. E, nel rivolgersi al giudice, può chiedere che il rapporto di precariato venga convertito in un contratto a tempo indeterminato. Insomma assunzione piena e stabilizzazione per chi è stato alle dipendenze, da numerosi anni, con l’amministrazione benché con contratti a tempo determinato, dimostrando che le sue funzioni sono state tutt’altro che quelle di un tappabuchi.
L’accordo quadro UE sul lavoro a tempo determinato impone agli Stati membri di prevedere, all’interno di ciascuna legge, almeno uno dei seguenti tre seguenti punti all’interno dei contratti a tempo determinato onde prevenire un loro utilizzo abusivo:
- indicare le ragioni obiettive in presenza delle quali il rinnovo dei contratti a tempo determinato può essere valido;
- la durata massima complessiva per la quale tali contratti possono essere successivamente conclusi;
- il numero di rinnovi possibili di tali contratti.
Oppure dal sito della Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Sarebbe ora che i politici facessero il loro dovere facendo una legge adeguata per i forestali bistrattati da tutti. (detto in dialetto cià ma finiri cù stu schifiu) fateci lavorare tutto l'anno come comuni cittadini!
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