L’on. Ragusa: “Ora è il momento di pensare al rimboschimento. Grazie a tutti i forestali, alla protezione civile e ai volontari che si sono prodigati per lo spegnimento evitando l’avanzata del mostro di fuoco”
I 400 ETTARI DI PINETA ANDATI IN FUMO A CHIARAMONTE GULFI
L’on. Orazio
Ragusa, dopo l’incendio che ha devastato la pineta di Chiaramonte Gulfi, dove
circa 400 ettari di terreno sono andati in fumo, intende ringraziare il corpo
forestale, i vigili del fuoco, la protezione civile e tutti i volontari che si
sono prodigati per lo spegnimento. “E non dimentichiamo naturalmente –
sottolinea l’on. Ragusa – l’utilizzo dei due canadair e dei due elicotteri che
hanno fornito una grossa e fondamentale mano per contenere il propagarsi delle
fiamme. Purtroppo, nonostante il tempestivo supporto arrivato da tutte le
persone e i mezzi impegnati sul campo, ciò non è valso ad evitare che un vasto
appezzamento di bosco andasse perduto. Conosco molto bene la realtà
chiaramontana. So che cosa significhi, adesso, per i figli di quella terra
osservare quel paesaggio quasi lunare. Il nostro impegno, in questa fase, dovrà
essere quello di fare maturare le condizioni necessarie perché, nei tempi più
rapidi possibili, si possa provvedere al rimboschimento dell’intera area
distrutta. Non sarà semplice ma occorre procedere verso quella direzione.
Soltanto così riusciremo a rimediare a questo disastro. E perché ciò accada è
indispensabile fare rete tra tutti i rappresentanti istituzionali. Sottolineo
ancora una volta il prezioso ruolo svolto da tutti gli operatori che si sono
prodigati al meglio per fermare il mostro di fuoco. A loro, soprattutto, deve
andare il nostro ringraziamento per essere riusciti ad evitare che le fiamme si
propagassero ulteriormente anche se già i danni erano parecchi. In questa
occasione si evidenzia ancora di più l’importanza del lavoro svolto soprattutto
dai forestali”. L’on. Ragusa, poi, lancia una proposta sulla scorta di
esperienze che in passato erano già state attuate. “Ricordo, un tempo –
continua – che, in tutti i cancelli degli accessi ai demani forestali,
stazionavano degli addetti che, tra l’altro, avevano il compito di segnalare
alla centrale il transito delle autovetture. Oggi queste figure non esistono
più. Si potrebbe pensare di ripristinare qualcosa di simile. Insomma, è
indispensabile riattivare una rete di controllo che possa svolgere la funzione
di deterrente nei confronti dei malintenzionati. Qualcosa, in questo senso,
bisognerà pur fare. Oggi il turismo ambientale è una risorsa troppo importante
per la crescita del nostro territorio. Dobbiamo proiettarci da un lato a
costruire, dall’altro a prevenire. E’ indispensabile coinvolgere i Comuni
interessati, Chiaramonte e Monterosso, per portare avanti un percorso che ci
consenta, ancora di più, di mettere in luce il fatto che il bosco può anche
trasformarsi in una occasione di promozione. Non dimentichiamo, inoltre, che i
cittadini possono svolgere una funzione fondamentale aiutando le autorità, dopo
avere segnalato eventuali movimenti sospetti, a intervenire”.
di O.R
17 Agosto 2016
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