BRONTE: PIROMANI ALL’ATTACCO DEL PARCO DELL’ETNA. SUL POSTO SONO STATE INVIATE LE SQUADRE ANTINCENDIO DELLA FORESTALE DI MALETTO E BRONTE. LE FOTO IN ESCLUSIVA
Bronte: piromani all’attacco del parco dell’etna – le foto in esclusiva
Circa 40 ettari di terreno demaniale, sito in zona “D” del Parco
dell’Etna, nelle contrade Edera e Sorge di Bronte, e contrada Roccaro di
Maletto, è andato in fiamme, nel pomeriggio di ieri, con il fumo giunto
fino alle case di Maletto. L’incendio è divampato intorno alle 14 in
contrada Edera, partendo da più punti del chilometro 175 della Ss 120.
Il forte vento, e la zona impraticabile dai mezzi, con vaste aree di
sterpaglie e rovi, hanno fatto propagare le fiamme in poco tempo, con il
fronte del fuoco che ha superato i due chilometri di ampiezza.
Immediato l’allarme alla forestale, dato dalla vedetta di Poggio
Filicia. Sul posto sono state inviate le squadre antincendio della
Forestale di Maletto e Bronte, oltre a vari mezzi in appoggio coordinati
dalle Guardie Forestali dello stesso distaccamento, e una squadra dei
vigili del fuoco di Maletto, con una autobotte in appoggio. L’avanzare
delle fiamme, è stato rapido, raggiungendo delle zone in cui vi sono
diverse masserie e allevamenti. L’incessante lavoro delle squadre ha
impedito che vi fossero danni seri alle abitazioni, con le fiamme spente
a pochi metri da fienili e mandrie di animali. Poi, in serata,
l’incendio è stato circoscritto ed estinto, dopo aver percorso migliaia
diversi ettari di terreno, usati come pascolo. Da anni questa scena si
ripete puntualmente ad agosto. Nelle aree a nord ovest dell’Etna, molti
terreni demaniali sono ancora aperti al pascolo, senza viali parafuoco e
pulitura. Questo rende più facile l’innesco e il propagarsi delle
fiamme e tenendo conto che molte zone hanno poche vie di accesso,
rendono l’idea di come sia facile per i piromani causare seri danni.
Appiccare incendi, specie in questo periodo, è prassi consolidata da
queste parti. Infatti, solitamente ad agosto, arrivano le prime piogge, e
nei terreni percorsi dal fuoco, ripuliti da rovi e sterpaglie, nasce
l’erba fresca che diventa ottimo cibo per bovini ed ovini. I terreni
percorsi dal fuoco, per i cinque anni successivi, dovrebbero essere
interdetti ad ogni attività, compreso il pascolo, ma solitamente ciò non
avviene, in barba a tutti i controlli. Così in questi giorni, come ogni
anno, prima nel territorio di Randazzo, e ieri fra Bronte e Maletto,
gli incendi hanno ripulito diversi ettari di terreno, con una prassi che
si ripete ogni anno,in pieno Parco dell’Etna.
R.P.
11 Agosto 2016
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