Siracusa, Sergio Cutrale nuovo segretario generale della Fai Cisl
"Un incarico che assumo con grande responsabilità – ha detto nel suo saluto il neo segretario – Questa federazione ha da sempre, storicamente, ricoperto un ruolo importante in questo grande territorio. Ragusa e Siracusa hanno fondato, e continuano a fondare, buona parte della loro economia sul settore agricolo, forestale, agro-alimentare. Ci sono varie vertenze aperte sul territorio e la Fai continuerà ad essere in prima fila al fianco di tutti i lavoratori. Attendiamo la legge di riordino del settore forestale, così come seguiamo con impegno le vertenze dei consorzi di bonifica. Questa parte di Sicilia ha un potenziale enorme che non può essere svilito e mortificato per le mancanze di programmazione politica. Saremo da stimolo perché i tanti lavoratori che quotidianamente si rivolgono al sindacato, hanno tutto il diritto a veder rispettata la loro dignità nei luoghi di lavoro."
Concetti rimarcati anche dal segretario UST che, salutando con soddisfazione l’elezione di Sergio Cutrale, ha rinnovato l’impegno comune a sostegno di un intero settore strategico per le due province. "I settori seguiti dalla Fai restano strategici per il rilancio di questo territorio – ha rimarcato Paolo Sanzaro – L’agro-alimentare e la forestale sono ambiti che offrono ancora grandi possibilità di sviluppo. Legate ad un progetto integrato con l’ambito turistico e delle stesse infrastrutture, possono rappresentare il volano reale per questa fetta di Sicilia. Il ruolo del sindacato è importante e la Fai, da sempre, ha mostrato di seguire e stare al passo con i tempi." Contrasto al lavoro nero e politiche europee per lo sviluppo del settore al centro dell’intervento del segretario regionale della FAI Sicilia.
"È un fenomeno da estirpare che i cosiddetti voucher stanno alimentando – ha sottolineato Cipriano – Il ricorso a questo tipo di bonus non riesce a dare garanzie previdenziali ai lavoratori. Un problema che si aggiunge a quel caporalato ancora diffuso in vaste aree della Sicilia. Noi continueremo a essere in piazza già da domani per difendere il diritto al lavoro dei forestali partendo dalla legge di riordino del settore. Una proposta di legge che, ad oggi, non possiamo accettare e per la quale attendiamo di confrontarci con l’assessore Cracolici da oltre un mese. La politica deve assumersi la responsabilità di una seria programmazione, evitando di perdersi in inutili comizi o convegni che sanno più di campagna elettorale e non di reale impegno per risolvere i problemi. Ci sono varie misure europee di finanziamento che restano disattese e che rappresenterebbero, invece, una serie di chance importanti per questa terra."
"A Siracusa si sta sviluppando un percorso in piena sintonia con il nuovo corso della Fai Cisl nazionale dopo il mancato accorpamento con la Filca – ha sottolineato il segretario nazionale della Fai, Fabrizio Colonna – quella di Ragusa Siracusa è considerata una delle più importanti strutture in Italia e con l’elezione dell’amico Sergio Cutrale alla guida, e con un consenso unanime, si inquadra perfettamente con le linee guida dettate dal segretario generale della Fai nazionale, Luigi Sbarra all’ultimo congresso. Il compito della nuova segreteria non sarà semplice per i molteplici fronti contrattuali e vertenziali aperti sia su base regionale per i forestali, Esa e Aras, su base nazionale per i contratti che non si firmano da parecchi mesi".
Fabrizio Colonna ha illustrato anche il fronte nazionale sul quale è impegnata, in questi giorni, la Fai Cisl, in virtù anche della sua delega sull’agricoltura. "La manifestazione dello scorso 25 giugno a Bari – ha detto – ha portato 15mila lavoratori comunitari ed extracomunitari insieme, in sintonia, per dire al Governo di approvare il ddl 2217 per la lotta al caporalato. La manifestazione dello scorso 19 luglio al Pantheon ha portato la Commissione Agricoltura del Senato a inviare il testo all’aula per l’approvazione definitiva".
"L’XI commissione della Camera ha recepito integralmente tutte le richieste avanzate dalla Fai – ha ricordato Colonna – e cioè la riduzione del tetto elevato qualche mese fa dalla proposta parlamentare da 7mila euro a duemila euro, oltre la comunicazione immediata per ogni rapporto di lavoro anche in agricoltura per dare tracciabilità e garanzia affinché il voucher non destrutturi il mondo agricolo e cancelli la contrattazione da questo settore. Il 28 luglio – ha concluso - ci sarà lo sciopero nazionale dei lavoratori della bonifica per tentare l’affondo finale per il rinnovo del contratto scaduto da 20 mesi".
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27 Luglio 2016
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