M5S: “Per avere l’elemosina dallo Stato pure un ‘mutuo’ da 900 milioni di euro”
La
conferma dal dossier sulla legge di stabilità 2015, realizzato
congiuntamente dai servizi del Senato e della Camera. Cancelleri:
“L’ennesima manovra lacrime e sangue sulla pelle dei siciliani”.
Cappello. “Hanno congelato lo statuto fino alla prossima legislatura”.
Sarà un mutuo vero e proprio da
rimborsare con tanto di interessi quello che permetterà di restituire
allo Stato la tranche di 900 milioni trasferiti da Roma all’interno
dell’accordo da un miliardo e 685 milioni firmato ieri tra Stato e
Regione. A togliere ogni dubbio è il dossier sulla legge di stabilità
2015 realizzato congiuntamente dai servizi del Senato e della Camera,
sul finanziamento dei contributi alle regioni Sicilia e Valle d’Aosta.
“Il comma 689 delle legge 208/2015,
infatti, prevede che il contributo di 900 milioni attribuito alla
Regione siciliana sia restituito con accantonamenti crescenti di 9,9
milioni per il 2016, 14,8 milioni per il 2017, 18,2 milioni per il 2018 e
21,2 milioni di euro a decorrere dal 2019”.
“Quella che il governo Crocetta, Faraone
e il Pd hanno spacciato per una grande vittoria – dice il deputato
Giancarlo Cancelleri – in realtà è l’ennesimo bluff di questo governo,
con ricadute sanguinose sulla pelle dei siciliani. Innanzitutto una
quota parte sarà da restituire con gli interessi. La concessione di gran
parte della restante porzione, 500 milioni circa, invece, è subordinata
a una serie di prescrizioni e di politiche lacrime e sangue che,
ovviamente, lasceranno il segno sulla pelle dei siciliani”.
L’accordo “che ancora una volta – dice
Cancelleri – ci viene fatto passare sulla testa, bypassando il
parlamento” prevede tra le altre cose, dal 2017 al 2020, la riduzione
strutturale della spesa corrente in misura non inferiore al 3 per cento e
il completo recepimento della legge del Rio, “cosa che – commenta
Cancelleri – di fatto azzera tre anni di lavoro a sala d’Ercole”.
“L’accordo – dice il deputato Francesco
Cappello – di fatto congela lo statuto speciale fino alla prossima
legislatura, visto che il governo regionale non ha il coraggio di
metterlo in pratica, e quello nazionale non ha la forza di abolirlo. E
tutto questo in cambio di briciole e di grandi privazioni per i
siciliani. Continuiamo a contribuire in misura rilevante al risanamento
delle casse dello Stato in cambio del nulla. I siciliani sono la merce
di scambio per la sopravvivenza di questo governo regionale. Ci
chiediamo come mai la Valle d’Aosta, pure a Statuto speciale, sempre nel
medesimo tavolo abbia raggiunto notevoli vantaggi economici a
differenza nostra?”.
“Di fatto – commenta il parlamentare
Sergio Tancredi – si congelano le entrate della Sicilia ad un livello
che ne garantisce la mera sopravvivenza, senza possibilità di sviluppo e
di recupero del gap economico pluriennale imposto dallo Stato con la
compiacenza della politica siciliana”.
23 Giugno 2016
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