La “Tenda rossa” Flai al cospetto dell’Etna
La “Tenda rossa” della Flai, con l’hashtag #cimettiamoletende,
ha fatto tappa per cinque giorni a Catania e provincia, nella
centralissima piazza Stesicoro del capoluogo, al cospetto dell’Etna e
all’ombra del severo monumento a Vincenzo Bellini. Le ultime due
giornate si sono svolte a Linguaglossa, comune etneo del versante
nordorientale del vulcano, posto a cinquecento metri d’altitudine. In
questo pungente inizio di maggio sotto l’aspetto meteorologico, il
sindacato agroindustria della Cgil, nell’ambito della campagna nazionale
“Ci mettiamo le tende”, ha messo in piedi una interessantissima
iniziativa fatta di dibattiti e cultura sui temi di scottante attualità:
dall’immigrazione alle donne in agricoltura, dall’agroalimentare alle
questioni del comparto forestale siciliano, accostando alle parole le
immagini e la musica.
Accanto alla “Tenda rossa”, che ha fatto da quinta scenografica, i pannelli con le immagini del “Sindacato di strada” che ha visto negli ultimi anni la Flai catanese e il suo Segretario, Alfio Mannino, affiancato da altri dirigenti fra cui Pino Mandrà,
raggiungere di buon mattino i braccianti etnei nei luoghi di raduno
prima della partenza per il lavoro nelle campagne, e toccare con “mano”
la piaga del lavoro irregolare e del “caporalato”. Un impegno
documentato nel “corto” cinematografico “Terranera” proiettato
negli ultimi mesi in tutta Italia. E proprio il “Sindacato di strada”
sta alla base della “Tenda rossa” della Flai nazionale, inteso come il
modo di incontrare i lavoratori e i cittadini nei luoghi di ritrovo e
nelle piazze.
“Poniamo al centro del dibattito quattro temi – sottolinea il Segretario generale della Flai di Catania Alfio Mannino –
che riguardano la condizione lavorativa delle donne, la condizione
degli immigrati, le potenzialità dall’agroalimentare e la questione del
Sud del mondo in un momento conviviale e musicale con un gruppo etnico
mediterraneo. Per noi #cimettiamoletende – prosegue Mannino –
è l’ideale prosecuzione della nostra normale attività di sindacato di
strada, con la quale siamo usciti dalla prassi di incontrare i
lavoratori nelle sedi sindacali per portare la nostra presenza nei
luoghi di lavoro, dove abbiamo raccolto le loro ansie, le loro
inquietudini, le preoccupazioni per un lavoro diventato dequalificato e
svalutato”.
L’inizio dell’attività della “Tenda
rossa” in provincia di Catania, con il dibattito e l’incontro con le
comunità migranti, sul tema “Lavoro, integrazione, inclusione sociale”. Presente, fra gli altri, Amal Tissera, consigliere comunale aggiunto del Comune di Catania che ha portato la sua testimonianza:
“Qui a Catania abbiamo lanciato un seme. Nessuno avrebbe, infatti,
immaginato sino a poco tempo fa, che un extracomunitario potesse entrare
al Comune per fare politica. E, finalmente, stiamo lavorando per
stilare il regolamento per una vera Consulta degli immigrati".
Interessantissimo anche l’incontro sulle donne e l’agroindustria dal titolo: “Madre terra: Produttività, riscatto sociale e formazione”. Angela Battista,
responsabile Coordinamento donne Cgil Catania, ha citato l’esperienza
della startup femminile “Orange Fiber”, diventata un punto di
riferimento per tutte le donne che hanno la voglia di scommettere su se
stesse: “Due giovani catanesi, con la voglia di rivoluzionare il
mondo della moda grazie al loro tessuto ecosostenibile, hanno vinto la
prima edizione italiana del premio per l’imprenditoria sostenibile
femminile voluto da Elle e Le Comptoir de l’Innovation con il sostegno
del gruppo Intesa Sanpaolo. E sono tante le startup del settore agricolo
promosse da giovani donne che danno un segnale importante di speranza e
di riscatto sociale”.
“Agroalimentare di qualità e lavoro di qualità”,
il terzo dibattito che messo in luce tutte le potenzialità del settore
in Sicilia, ma anche le criticità da superare per sviluppare la
crescita. Per Alfio Mannino: “Alla elevata qualità
dei prodotti agricoli siciliani, deve corrispondere anche la qualità del
lavoro. In molte aziende cresce l'utilizzo dei voucher e del lavoro
nero, pratiche che accentuano l'impoverimento dei lavoratori con la
conseguenza che pure i consumi non ripartiranno”.
Il Segretario della Flai Sicilia, Totò Tripi,
ha messo in risalto come il sindacato sia uscito dai luoghi
tradizionali per trasformarsi in sindacato di strada, con i suoi
operatori a supporto dei lavoratori delle campagne, e in sindacato di
piazza che incontra il territorio.
Per il Segretario Generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro
“I prodotti dell’agroalimentare siciliano sono di elevata qualità, ma è
necessario dare forza al comparto superando le polverizzazioni delle
imprese, le difficoltà della viabilità rurale, gli elevati costi di
produzione e la poca trasformazione di prodotti in loco. Il sindacato,
da parte sua, ha presentato proposte sul collocamento in agricoltura,
perché convinto che un lavoro povero impoverisce non solo i lavoratori
ma non fa ripartire l’economia”.
L’ultima parte di #cimettiamoletende in provincia di Catania ha visto protagonista la cittadina di Linguaglossa, nel cuore del Parco dell’Etna, dove la musica diventa il collante delle diverse culture del Mediterraneo, con il concerto di Giana Guaiana e Pippo Barrile. Qui si avvia anche il dibattito sul sistema forestale siciliano con il Segretario Flai Alfio Mannino ed il Segretario Generale della Cgil di Catania Giacomo Rota.
Per la Flai-Cgil il “Settore forestale diventare un ulteriore momento
di sviluppo sociale ed economico; ma per fare ciò la politica deve
raccogliere la sfida e riuscire a indirizzare il comparto verso la
manutenzione boschiva e la messa a reddito dell’immenso patrimonio
forestale”. Nel corso delle cinque giornate dell’iniziativa Flai, è
stata data la possibilità di firmare per la Carta dei diritti promossa
dalla Cgil.
07 Maggio 2016
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