Ricevo e pubblico
dalla Giornalista Maria Giambruno
L'ON.LE TOTO' LENTINI - UDC AREA POPOLARE: CHIRURGIA ROBOTICA IN SICILIA “LA SICILIA DEVE INVESTIRE NELLA CHIRURGIA ROBOTICA: UN VANTAGGIO PER I CITTADINI E UN RISPARMIO PER L'ERARIO”
Palermo, 4 maggio 2016 – “La sanità siciliana deve adeguarsi alle nuove tecnologie ed investire nella chirurgia robotica se vuole offrire ai propri cittadini prestazioni adeguate ed arginare il costo sostenuto dalle casse della Regione per i viaggi presso altre ospedalità italiane ed estere”. E' quanto dichiara il deputato di Area Popolare, On.le Totò Lentini, dopo aver ascoltato gli interventi del Dott. Gianfranco Savoca, primario di Urologia dell'Ospedale Civico di Palermo e del Prof. Carlo Magno, delegato della Società di Urologia e primario del Policlinico di Messina, riguardo le potenzialità della robotica nel campo della chirurgia oncologica ed in particolare dell'urologia e della ginecologia.
“I cittadini siciliani non sono contribuenti di serie B – sostiene l'On.le Lentini - e meritano che la loro salute venga affidata a cure e tecnologie all'avanguardia come nel resto d'Italia. E' necessario investire risorse per non restare indietro e non perdere i contributi comunitari destinati alla innovazione tecnologica. Sono favorevolmente impressionato dalla esposizione del Prof. Magno. I numeri rappresentati parlano da soli: a fronte di 21 macchine in Lombardia e 11 in Toscana, la Sicilia ha ad oggi solo 1 attrezzatura per interventi di microchirurgia. Occorre dotare subito le strutture ospedaliere siciliane di almeno 3 robot da condividere con altre chirurgie specialistiche compatibili: due a Palermo, uno a Catania ed uno a Messina . Questo consentirebbe un risparmio certificato del 10% delle risorse spese annualmente dalla Sicilia per interventi effettuati presso altre strutture sanitarie esterne”.
“I cittadini siciliani non sono contribuenti di serie B – sostiene l'On.le Lentini - e meritano che la loro salute venga affidata a cure e tecnologie all'avanguardia come nel resto d'Italia. E' necessario investire risorse per non restare indietro e non perdere i contributi comunitari destinati alla innovazione tecnologica. Sono favorevolmente impressionato dalla esposizione del Prof. Magno. I numeri rappresentati parlano da soli: a fronte di 21 macchine in Lombardia e 11 in Toscana, la Sicilia ha ad oggi solo 1 attrezzatura per interventi di microchirurgia. Occorre dotare subito le strutture ospedaliere siciliane di almeno 3 robot da condividere con altre chirurgie specialistiche compatibili: due a Palermo, uno a Catania ed uno a Messina . Questo consentirebbe un risparmio certificato del 10% delle risorse spese annualmente dalla Sicilia per interventi effettuati presso altre strutture sanitarie esterne”.
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