08 maggio 2016

IL VICE PRESIDENTE DELL’ARS ANTONIO VENTURINO SU UTILIZZO FORESTALI PER PULIZIA VILLA ROMANA DEL CASALE. IL DEFINITIVO PROCESSO DI STABILIZZAZIONE PUÒ E DEVE PASSARE DAL LORO UTILIZZO IN UN’OTTICA DI FRUIZIONE DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI CHE SI ASSOCIA ALLA PROMOZIONE DEL TURISMO NEI LUOGHI PIÙ BELLI DELLA SICILIA


Il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino su utilizzo forestali per pulizia Villa Romana del Casale


“Il definitivo processo di stabilizzazione dei forestali può e deve passare dal loro utilizzo in un’ottica di fruizione dei beni ambientali e culturali che si associa alla promozione del turismo nei luoghi più belli della Sicilia. La collaborazione tra uffici regionali, in particolare la direzione della Villa Romana del Casale e l’ufficio del demanio, che ha portato una squadra di forestali a ripulire l’area archeologica, è un esempio virtuoso di perfetta razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse umane in funzione della valorizzazione dei beni culturali in chiave turistica”. Lo afferma Lo afferma il vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino (Psi-Pse).
“L’impiego dei forestali per lo svolgimento di questi lavori – aggiunge Venturino – può tracciare un percorso chiaro per quel processo di stabilizzazione dei tanti operai da anni precari, una delle questioni centrali in Sicilia sul fronte dell’occupazione. Bisogna avere la lungimiranza di percorrere nuove strade per rendere questi lavoratori ancora più produttivi facendoli diventare una risorsa e non un problema. Da tempo ­– prosegue Venturino – sostengo che bisogna agire con una seria riforma superando le criticità, attraverso una legge organica che regoli una volta per tutte il comparto, valorizzando le risorse umane che non possono essere sempre utilizzate in forma assistenziale”.
“Ritengo che questa sia la strada per una soluzione amministrativa definitiva – conclude Venturino – credo che la collaborazione tra uffici regionali che abbiamo registrato a Piazza Armerina possa essere un modello da estendere anche ad altri siti archeologici siciliani”.


08 Maggio 2016
Enna Press








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