16 maggio 2016

GLI STIPENDI D'ORO DELLA REGIONE. ECCO QUANTO GUADAGNANO DAVVERO ASSESSORI, DIRIGENTI, AMMINISTRATORI E PARLAMENTARI. E LE SORPRESE NON MANCANO. IL BLOG: PER I LAVORATORI FORESTALI SOLDI NON SE NE TROVONO MAI


L'INCHIESTA

Mega burocrati, manager e deputati
Gli stipendi d'oro della Regione



Ecco quanto guadagnano davvero assessori, dirigenti, amministratori e parlamentari. E le sorprese non mancano


di Accursio Sabella
PALERMO - L'America è qua. Tra le pieghe di un'amministrazione labirintica, tra le poltrone pregiate degli enti regionali, tra i saloni antichi e a volte chiassosi del Palazzo dei Normanni. Stipendi d'oro, di gran lunga superiori a quelli di Barack Obama. E per una volta, Faraone e Crocetta, che nei giorni scorsi se le sono date di santa ragione, prendendo come unità di misura lo stipendio del presidente Usa, non c'entrano.

Anzi. Se è vero che l'entità dello stipendio del governatore ha rappresentato, per tanti mesi, una sorta di segreto mistico, un'equazione irrisolvibile, è altrettanto vero che, una volta mostrato l'identikit della sua busta paga, il presidente avrebbe anche di che recriminare. Vedendo, ad esempio, che persino il suo capo di gabinetto guadagna più di lui. Giulio Guagliano, infatti, è il destinatario di uno degli stipendi più ricchi della Sicilia. Uno stipendio complesso, a dire il vero. Frutto della somma di diverse entrate. Per essere precisi, ecco 109 mila euro lordi per la carica di capo di gabinetto del presidente, e una cifra praticamente identica ottenuta grazie agli incarichi alla Resais (40 mila euro), all'Irfis (28 mila euro), alla Gesap (41 mila euro). E fanno 218 mila lordi. Più dei 9.500 euro netti mensili sbandierati da Crocetta che infatti nell'ultima dichiarazione dei redditi ha denunciato una cifra vicina ai 130 mila euro.

Assessori e capi di gabinetto

Una cifra, quella guadagnata dal presidente, non così lontana da quella dei suoi assessori. Che si distinguono, però, tra "tecnici" e politici. Per i primi (Baccei, Croce, Contrafatto, Lo Bello, Pistorio, Vermiglio) ecco 11.100 euro lordi omnicomprensivi, per i secondi (Cracolici, Barbagallo, Micciché, Lantieri, Marziano e Gucciardi) un'ulteriore indennità da 1.159 euro lordi al mese. Non mancano, poi, mega stipendi per il personale chiamato dagli stessi assessori a guidare gli uffici di gabinetto e le segreterie particolari. È il caso, ad esempio, del capo di gabinetto dell'assessore al Turismo Anthony Barbagallo: per Angela Antinoro stipendio da 138 mila euro lordi l'anno, più altri 9 mila per incarichi aggiuntivi. Per il resto, gli altri capi di gabinetto si assicurano una indennità annua di circa 110 mila euro. Con i "picchi" rappresentati dal capo di gabinetto dell'assessore Marziano, cioè Roberto Barberi (118 mila euro lordi) e quello dell'assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio: per Pietro Sciortino ecco circa 115 mila euro lordi annui.


I mega burocrati della Regione

Ma al di sotto degli assessorati, in un ipotetico organigramma della Regione, ecco i ricchissimi dirigenti generali. Per loro Crocetta ha voluto fissare un tetto da 160 mila euro. Una cifra "farlocca", in realtà, perché la formulazione della norma prevede un conteggio più complesso, che consente ai dirigenti di sforare quella quota. E in effetti, fatto assai curioso, quasi tutti i dirigenti si attestano su una indennità molto simile: tra i 176 e i 178 mila euro lordi annui. Qualcuno, però, riesce a "rinforzare" il già robusto stipendio con altre entrate. È il caso del segretario generale Patrizia Monterosso, che, stando al sito ufficiale della Regione, aggiunge anche 20 mila euro per un incarico in Irfis e 15 mila euro dalla Kore di Enna, portando così lo stipendio complessivo a oltre 210 mila euro lordi. Poco meno dell'altro esterno al vertice dei dipartimenti regionali: il dirigente dell'Ufficio legislativo e legale Romeo Palma: per lui ecco una indennità complessiva da 217 mila euro. Un po' "sopra la media" poi lo stipendio del dirigente generale dell'Ambiente Maurizio Pirillo (ma solo perché oltre ai 177 mila euro aggiunge altri 10.500 per il coordinamento dell'Ufficio informatico).



I maxi stipendi degli enti regionali

Fai un passo fuori dagli uffici dell'amministrazione ed ecco che ti imbatti nei mega-stipendi degli enti regionali, disseminati ovunque e con funzioni assai diverse. Da anni, tra i "paperoni" di Sicilia c'è Francesco Licata di Baucina, direttore generale dell'Arpa (l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente): per lui 203 mila euro lordi l'anno. Ma anche altri enti possono "vantare" stipendi da favola. All'Ircac, ad esempio, ecco 159 mila euro lordi annui per il direttore Vincenzo Minì, 137 mila per la dirigente Elisa Di Francesco e 100 mila per la giornalista Donatella Palumbo. Alla Crias, 150 mila euro vanno al direttore Lorenza Giardina, mentre all'Irsap, fino a pochi mesi fa, lo stipendio del dirigente Dario Castrovinci superava quota 200 mila euro lordi annui, mentre si fermano poco prima Giuseppe Sutera Sardo (192 mila euro lordi) e Antonino Montalbano (191 mila lordi). Intorno ai 160 mila lordi il costo per gli stipendi di Francesco Gallo e Piero Re.



I manager della Sanità

Stipendi d'oro, in enti che spesso sono rimasti impantanati nelle sabbie mobili dell'inefficienza. Altre indennità assai ambite sono invece quelle dei manager della Sanità siciliana. E in questo caso va detto che molte Aziende sanitarie e ospedaliere sembrano sfuggire agli obblighi sulla trasparenza. Non c'è traccia, al momento, infatti, degli stipendi, tra gli altri, del direttore delle Asp di Siracusa (Salvatore Brugaletta), oltre a quelli del "Cannizzaro" di Catania (Angelo Pellicanò), del "Papardo" di Messina (Michele Vullo), di Villa Sofia-Cervello (Gervasio Venuti) e del Policlinico di Palermo (Renato Li Donni). In quasi tutti questi casi, tra l'altro, sul sito ufficiale della Regione viene precisato che a questi enti è stata avanzata formale richiesta per conoscere le informazioni sugli stipendi già a febbraio scorso. Ma finora non c'è traccia di queste notizie. Quelle che ci sono, però, fanno emergere altri stipendi d'oro: sono quelli ad esempio del manager dell'Asp di Messina Gaetano Sirna (140 mila euro), del collega della piccola Asp Ragusa Maurizio Aricò (130 mila euro) e del direttore generale dell'Asp di Palermo Antonio Candela (139 mila euro). Ma tra gli stipendi dell'Asp palermitana ecco qualche sorpresa: alcuni dirigenti guadagnano persino più del manager. È il caso ad esempio di Elio Bennici (159 mila euro) ed Emanuele Scarpuzza (141 mila euro).



Il mistero Ingroia

Un mistero, poi, per lungo tempo ha avvolto lo stipendio di Antonio Ingroia. E del resto, anche l'amministratore unico di Sicilia e-servizi c'ha messo del suo, ignorando, per mesi, le norme sulla trasparenza al punto da ricevere una lettera assai critica da parte dell'Autorità anticorruzione. La cifra sullo stipendio di Ingroia ha oscillato tra i 50 mila euro previsti come tetto massimo dei compensi per gli amministratori delle partecipate, e gli oltre 200 mila euro indicati un anno fa dal settimanale l'Espresso. "Cifre sballate", protestò Ingroia. La verità, probabilmente sta a metà strada. Anzi, un po' più vicina alle cifre del settimanale. Se è vero infatti che Ingroia riceve come compenso 50 mila euro lordi annui, è anche vero, ed è lo stesso Ingroia ad ammetterlo, che gli amministratori che chiudono i bilanci in utile hanno diritto a una indennità di risultato pari al doppio del compenso. E fanno 150 mila euro. Esattamente la cifra che Ingroia denuncia nella dichiarazione dei redditi, legata all'attività di amministratore, finalmente approdata sul sito di Sicilia e-servizi.



Gli stipendi d'oro di Palazzo dei Normanni

Nelle fantasie dei siciliani, però, gli stipendi d'oro starebbero altrove. In quel Palazzo dei Normanni simbolo di ricchezze e decadenze. In questo caso, a dire il vero, negli ultimi tre anni una bella "stretta" agli stipendi è arrivata. Così, oggi i deputati guadagnano per legge una cifra complessiva di 11.100 euro, solo in parte "lorda". A questa alcuni di loro aggiungono altre indennità. È il caso del presidente Giovanni Ardizzone al quale ogni mese va anche un bonus di 2.700 euro. Più bassa (1.800 euro) l'indennità aggiuntiva dei vicepresidenti Antonio Venturino e Giuseppe Lupo. Ai deputati questori Rinaldi, Ruggirello e Oddo vanno 1.622 euro in più, mentre un bonus da 1.159 euro è destinato ai segretari e ai presidenti di commissione. Stipendi chiari, quindi. Lo stesso non può dirsi per i dipendenti dell'Ars. Anzi, in quel caso il mistero diventa mitologia. Come nel caso della storia dello stipendio dell'ex segretario generale Sebastiano Di Bella. Una cifra mai dichiarata, così come quella della buonuscita. Adesso un "tetto" a quegli stipendi c'è. Ma è un tetto comunque "alto" e fissato sulla scia delle norme nazionali: 240 mila euro per il segretario generale. E via via i "tettucci" per le altre categorie di impiegati. Gli stipendi dei singoli dipendenti? Questi, a differenza di quanto avviene per la Regione, non è possibile trovarli. Perché il "palazzo di vetro", come l'ha voluto chiamare Ardizzone, è ancora, soprattutto e nonostante tutto, un "palazzo d'oro".


16 Maggio 2016
http://livesicilia.it/2016/05/16/mega-burocrati-manager-e-deputati-gli-stipendi-doro-della-regione_748495/






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