L'ALLARME
Etna, pini a rischio processionaria
Boschi infestati sul vulcano
Il punto della situazione e la risposta delle strutture competenti
ETNA - Alla Schiena dell’Asino, a Monte Scavo e Piano Vetore, decine di nidi di processionaria infestano i pini in modo capillare e apparentemente incontrollabile. Dopo l’allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle, e la successiva richiesta dei parlamentari Ciancio, Cappello e Foti di un tavolo tecnico per venire a capo della questione, intervengono alcuni esponenti delle strutture preposte a combattere tali parassiti, per inquadrare il problema e conoscere le possibili soluzioni. “
L’Ente Parco dell’Etna non è investito di alcuna responsabilità in merito”, spiega Rosa Spampinato, dirigente tecnico agrario. “Nel 1995-98 abbiamo partecipato ad una sperimentazione per la lotta alla processionaria, insieme a Forestale e Università. Ma l’Ente Parco operava entro un vuoto normativo, poiché la legge precedente era un regio decreto degli anni ’20. Dal 1998 la competenza è passata ad altre strutture”.
L’allarmismo sarebbe eccessivo: “Non si tratta di un’emergenza: le sovrappopolazioni della processionaria sono cicliche e prevedibili a distanza di un certo tempo. Non nuoce tanto alle piante, quanto ai visitatori; la sua presenza rientra nell’equilibrio naturale”. Eppure continuano le segnalazioni, da parte degli escursionisti, di un’infestazione massiva e di alberi già in cattive condizioni. “Abbiamo già effettuato dei sopralluoghi, e da anni monitoriamo le zone più infestate con l’appoggio dell’Università. Quest’anno è stato un fenomeno molto vistoso, e lo sarà anche il prossimo”, spiega Agatino Sidoti, responsabile della struttura regionale che si occupa di tutela e difesa boschiva, “perché l’inverno è stato temperato e il freddo non ha ucciso gli esemplari in sovrappiù. Ma al momento il ciclo biologico dei bruchi è nella fase finale, quando appunto abbandonano i nidi per completare la metamorfosi nel terreno".
Diverse le soluzioni in atto. “I nidi si trovano in alto, raggiungerli non è facile. Anni addietro abbiamo sperimentato l’endoterapia: si mettendo in circolo un fitofarmaco nel sistema vascolare delle piante per avvelenare i bruchi. Un altro sistema consiste nel taglio o nella bruciatura dei nidi, ma va bene per piante basse, fino a 8-9 metri. Soluzioni parziali e utilizzate solo nelle aree più frequentate. Comunque abbiamo dovuto interrompere questi lavori per mancanza di fondi".
Ma un altro sistema, già adottato in altre zone boschive italiane, appare maggiormente efficace: “Si tratta di diffondere via elicottero un insetticida biologica a base di Bacillus Thuringiensis. In Sardegna tale operazione ha avuto successo, ma in questo caso si rischia di uccidere anche insetti non dannosi. Occorrono però alcuni specifici nulla-osta.”. Ma la lotta biologica si direbbe comunque il mezzo più adeguato. “Ai primi di Maggio si terrà a Palermo un incontro nel quale stabiliremo ufficialmente come procedere”. Si tratta proprio dell’incontro sollecitato dai parlamentari del M5S. “Il nostro ufficio ha preparato un dossier sulla lotta biologica con mezzo aereo, ma occorre accedere ai fondi europei: si tratta di diversi milioni di euro, con quote diverse stanziate per ogni tipo d’intervento. Ci auguriamo di riuscire entro l’autunno prossimo. Intanto, possono servire cartelli segnaletici per i turisti, incontri divulgativi, insomma una campagna di sensibilizzazione. In ciò i parchi potranno aiutarci”. I parchi: perché una situazione analoga sembra colpire il Parco delle Madonie.
Quanto alla divulgazione, già l’anno scorso l’Osservatorio per le Malattie delle Piante ha realizzato una scheda informativa sulla processionaria, inviata tra l’altro a tutti i comuni della provincia e all’Ufficio Scolastico Provinciale, dove sono descritti minuziosamente l’insetto, i rischi da contatto e i metodi per difendersene; ribadendo, tra l’altro, che la lotta alla processionaria, in ambiente urbano e non, è obbligatoria anche legalmente.
08 Maggio 2016
Notizie correlate:
Allarme a Enna per la presenza della "processionaria" parassita pericoloso anche per l'uomo, a breve un incontro con il Corpo Forestale per capire se hanno competenze in merito
Sperlinga. Gli alunni della «alighieri» denunciano il rischio di infestazione della processionaria alla villa. I ragazzi sperano che gli agenti del distaccamento di nicosia del corpo forestale effettuino un sopralluogo e che conseguentemente il comune disponga un intervento di bonifica
In occasione della festività del 25 aprile, in tanti per la gita fuori porta hanno scelto uno dei luoghi più incantevoli del parco dell'etna, la pineta di adrano. In tanti hanno notato che la pineta è sotto attacco della famigerata processionaria, il nemico numero uno dei pini
Etna, il Presidente degli agronomi sulla processionaria. parco agisca anche su burocrazia e fruibilità. Ogni anno il vero problema sembra essere sempre la manodopera da impiegare. Penso che potrebbero farlo gli operai della forestale quando non hanno un grande lavoro, anticipando una delle idee che metterebbe sul piatto in un eventuale incontro con il parco dell'Etna
Processionaria dei pini. Adottata tecnica innovativa
Allarme sulle Madonie per la processionaria del pino. Che fare? Per evitare di perdere il patrimonio boschivo bisogna fare appello a tutti coloro che possono intervenire affinché, si possa affrontare il problema in modo serio e concreto
Processionaria interventi per arginare l"invasione"
Etna, allarme processionaria. Il parassita che infesta la maggior parte dei boschi, crea soprattutto problemi di natura igienico-sanitaria e se ingeriti dagli animali possono causare necrosi e morti per soffocamento. Programmato un tavolo tecnico con l’ufficio competente del dipartimento sviluppo rurale (ex dipartimento azienda foreste)
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.