02 maggio 2016

DALLE SEGNALAZIONI DI ESCURSIONISTI AL MAB SICILIA, RISERVA NATURALE DI FICUZZA: SCARSA MANUTENZIONE DI SENTIERI E CARENZA DI SORVEGLIANZA, IL MAB SICILIA CHIEDE AL GOVERNO REGIONALE DI RIORGANIZZARE URGENTEMENTE IL COMPARTO FORESTALE


Ricevo e pubblico
dal Presidente MAB Sicilia
Salvatore Ferrara


Dalle segnalazioni di escursionisti al Mab Sicilia, iserva naturale di Ficuzza: scarsa manutenzione di sentieri e carenza di sorveglianza, il Mab Sicilia chiede al governo regionale di riorganizzare urgentemente il comparto forestale




La segnalazione al MAB Sicilia arriva da un gruppo di escursionisti che organizza spesso visite all’interno della splendida riserva naturale. In qualità di Presidente dell’associazione MAB Sicilia costituita da operai antincendio boschivo forestale della regione Sicilia ci lusinga e ci rende fieri che i cittadini ci stanno riconoscendo come operai amanti dell’ambiente naturale e storico. Ricevuta la segnalazione ci siamo subito attivati effettuando un sopralluogo volontario poiché attualmente visto il nostro impiego stagionale non siamo in servizio. In seguito al sopralluogo nella Riserva naturale abbiamo riscontrato quanto c’è stato riferito, una carente manutenzione e assenza di controllo nella ricadente area protetta, sembra che gli unici interventi che vengano messi in atto dall’amministrazione si riferiscano solo ad alcune infrastrutture, agli edifici appartenenti alla stessa e al bellissimo Palazzo Reale del periodo borbonico del XIX sec. Si può facilmente vedere dalle immagini che alcune strutture storiche come l’abbeveratoio e la vecchia casa, abitazione storica di pastori e di guardaboschi nella stupenda valle detta del Fanuso, che dà la sensazione di una malga alpina, versa nel più completo stato di abbandono, i sentieri sono invasi dalla vegetazione, le recinzioni abbandonate sono trappole per la fauna, i motociclisti scorrazzano senza nessun controllo all’interno dell’area e in zona A. Sembra che la riserva come tanti altri ambienti naturalistici della Sicilia venga gestita da anni in maniera saltuaria dagli operai forestali, i quali vengono sempre e ripetutamente utilizzati in massa alla fine dell’anno, per ritardi dovuti alle finanziarie regionali. Questo modo di agire ha messo l’operaio forestale in cattiva luce di fronte alla società. La giustificazione oggi non può essere sempre la solita: “mancano i fondi”. Ma in Sicilia non abbiamo gli operai forestali qualificati che si dedicano al controllo e alla manutenzione? Quanto ci costa passare un decespugliatore e inchiodare qualche tavola? Effettuare la sorveglianza e la gestione dei sentieri semplicemente con gli operai e come si faceva una volta a piedi o a cavallo? Le priorità di una riserva di questo tipo di grande valore naturalistico e storico dovrebbero essere quella di garantire alla stessa e ai visitatori salubrità, strutture, servizi e salvaguardia. La risposta a tutto ciò potrebbe essere la seguente: “nessuna intenzione da parte del Governo Regionale e Statale né della Dirigenza Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale e tantomeno Dirigenza del Comando Corpo Forestale Regione Sicilia di rendere urgentemente il comparto forestale produttivo con un impiego sistematico degli operai forestali tutto l’anno”. La riserva, che già risulta meravigliosa e unica nel suo genere, si deve aprire ancor di più agli utenti locali e al turismo straniero. Mi duole ammetterlo, ma la realtà del governo regionale e di quello statale è un continuo utilizzo improprio degli operai forestali e nessun rispetto di questi ambienti naturali e storici di rilevante importanza.
Presidente MAB Sicilia
Salvatore Ferrara


 Recinzioni abbandonate sono trappole per la fauna



 Strutture storiche stato di abbandono



 Sentieristica vecchia e carente


 Strade forestali bloccate da alberi caduti infrastrutture danneggiate


Motociclisti scorrazzano senza nessun controllo all’interno dell’area e in zona A






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