Riserve naturali trovato l'accordo: evitata la chiusura da sabato
“L’intesa –
spiega l’assessore al Territorio Maurizio Croce – prevede che il
capitolo di bilancio venga portato da 859 mila a un milione e 811 mila
euro. Ma occorre qualche giorno
di CLAUDIO REALE
L’accordo c’è. Ma dovrà passare da una riunione di giunta. Gli assessorati regionali al Territorio e all’Economia hanno raggiunto l’intesa con le associazioni ambientaliste per scongiurare la chiusura delle riserve naturali in Sicilia, che altrimenti avrebbero dovuto sospendere l'attività da sabato: “L’intesa – spiega l’assessore al Territorio Maurizio Croce – prevede che il capitolo di bilancio venga portato immediatamente dagli 859 mila euro attualmente disponibili a un milione e 811 mila euro. Per farlo, però, servirà qualche giorno”. La settimana scorsa il capo del dipartimento Territorio Maurizio Pirillo aveva scritto alle associazioni che gestiscono 21 riserve per annunciare loro che i soldi si sarebbero esauriti sabato. A rischio c’erano i posti di lavoro delle 90 persone che si occupano della gestione.
Adesso bisognerà tirare un po’ la cinghia. L’assestamento di bilancio, infatti, secondo l’intesa raggiunta dall’assessorato al Territorio (rappresentato da Croce e Pirillo), dall’assessorato all’Economia (per il quale era presente il capo di gabinetto vicario Gandolfo Librizzi) e le associazioni che gestiscono le riserve (Legambiente, Wwf, Lipu, Gre, Rangers, Cai e Cutgana), dovrà infatti ottenere l’ok della Ragioneria generale e passare dalla giunta: “Per farlo – ragiona una delle persone presenti alla riunione – serviranno 10-15 giorni”. Durante questa fase, l’apertura delle riserve sarà ugualmente garantita. "In questi 15 giorni - osserva però il leader di Legambiente, Gianfranco Zanna - dovremo verificare se l'intesa sarà rispettata. C'è un accordo-ponte, ma non quello definitivo".
In mattinata, mentre la riunione era in corso, il clima si è fatto teso. Il presidente della Regione Rosario Crocetta aveva infatti ipotizzato l’invio dei forestali e dei precari nelle riserve per scongiurare la chiusura, lasciando però la porta aperta a un finanziamento delle oasi naturalistiche tramite il ddl stralcio. Una posizione accolta con forti malumori dalle associazioni che in quel momento stavano cercando una soluzione, e che già ieri si erano mostrate indispettite per avere ricevuto una sorta di ultimatum con la lettera di Pirillo. “Il presidente – commenta però Croce – intendeva solo rassicurare gli amanti della natura, dicendo loro che avremmo comunque garantito la continuità. Quelle dichiarazioni non vanno lette come un atto ostile”. Comunque sia, l’accordo – anche se è un accordo solo provvisorio - è arrivato. Anche se adesso manca solo l'ultima firma.
14 Aprile 2016
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