05 aprile 2016

L’ON.LE TOTO’ LENTINI: “CHE SUCCEDE A SVILUPPO ITALIA SICILIA? CHE NE SARA’ DELL’ENTE E DEL PERSONALE?”



Ricevo e pubblico
dalla Giornalista 
Dott.ssa Maria Giambruno




L’On.le TOTO’ LENTINI:  “CHE SUCCEDE A SVILUPPO ITALIA SICILIA? CHE NE SARA’ DELL’ENTE E DEL PERSONALE?”



Palermo, 5 aprile 2016 – “Quale strategia sta adottando la Regione per Sviluppo Italia Sicilia? Quali prospettive per il personale che fino ad oggi ha rappresentato la punta di eccellenza a livello regionale in materia di avvio di impresa e politiche del lavoro?” Sono le domande che si pone l’On.le Totò Lentini riguardo alla decisione assunta dal Governo regionale di porre in liquidazione la società in-house a totale capitale della Regione Siciliana.
“Appena qualche giorno fa – dichiara Totò Lentini - l’Aula ha manifestato la propria volontà di sostenere Sviluppo Italia Sicilia, consapevole del valore dell’organismo e della professionalità e competenza raggiunta dai 75 dipendenti in materia di gestione dei fondi comunitari e sostegno alle imprese. La Commissione Bilancio insieme all’Assessore Baccei, ha appena trovato le risorse per ripianare parte dei debiti generati dalla Società anche a causa delle mancate commesse da parte della Regione. Martedì scorso, con l’art. 9 della legge stralcio, la Commissione attività produttive approvava un articolo sulle start up e le restart attribuendo a Sviluppo Italia il compito di accompagnare il rilancio delle imprese in Sicilia anche con funzione di incubatore di impresa per le aree più remote ed oggi, dinanzi a questi orientamenti che fanno immaginare la volontà di intraprendere una politica di sviluppo per il rilancio della imprenditoria siciliana, assistiamo un po’ spiazzati, alla decisione di porre in liquidazione società. La nomina di un liquidatore e per di più nella persona della dimissionaria presidente Carmelina Volpe – continua Totò Lentini - lascia  pensare che il Governo non abbia ancora ben definito una propria strategia. Temo che con la chiusura di  Sviluppo Italia Sicilia la Regione perda ancora una volta l’opportunità di valorizzare le migliori risorse – dice Totò Lentini. Ma se questa è la volontà della Regione, allora il Governo si impegni immediatamente ad operare una riscrittura della legge stralcio di modo che, accanto alla previsione di soppressione della società, vi sia l’immediato transito del personale interessato nelle società partecipate della Regione”








 

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