LA DIRETTIVA
"Condannati per armi o esplosivi"
Crocetta caccia 233 forestali
Il presidente: "Stiamo facendo pulizia e liberando la Regione da gente pericolosa".
PALERMO - Una nuova direttiva del presidente Crocetta al dipartimento del Lavoro della Regione siciliana, vieterà l'avvio al lavoro per 233 forestali già condannati per detenzione di armi o esplosivo, spesso in aggiunta a tanti altri reati. Il numero delle persone per le quali scatterà il divieto di avvio al lavoro e la conseguente cancellazione dagli elenchi presso, è destinato a crescere quando arriveranno anche i dati della provincia di Palermo. I forestali che verranno cancellati dagli elenchi sono così distribuiti nelle varie province: Trapani: 1, Enna 14, Messina 60, Ragusa 12, Siracusa 12, Agrigento 39, Catania 95. “La misura - dice Crocetta - trova legittimità intanto nello spirito della legislazione che prevede il possesso dei requisiti morali per tutti coloro che devono lavorare con la pubblica amministrazione, ma più specificamente in diversi articoli di legge, che vietano la possibilità di intrattenere rapporti con coloro che sono stati condannati per tali tipologie di reati. Stiamo facendo pulizia e liberando la Regione da gente pericolosa e in particolare, – continua il presidente - per quanto riguarda il settore dei boschi, trovo veramente allucinante che vengano affidati a persone socialmente pericolose che vanno in giro con armi ed esplosivo. Stiamo accuratamente verificando gli elenchi insieme al dipartimento al Lavoro, man mano che ci vengono mandati. L'azione di trasparenza e moralizzazione sarà incisiva e profonda e riguarderà – conclude Crocetta - altri soggetti illegittimamente assunti”.
08 Aprile 2016
Continua la caccia alle STREGHE!
RispondiEliminaUna nuova direttiva del Presidente per tagliare altri operai forestali. Questa volta tocca a chi ha reati per detenzione di armi ed esplosivi. “Stiamo facendo pulizia e liberando la regione da persone pericolose” è la dichiarazione di Crocetta. Ma se quindi la ragione è quella del “non possesso dei requisiti morali per intrattenere rapporti con l’Amministrazione regionale”, questo criterio lo adotta a tutta la Pubblica amministrazione? E mi chiedo ancora: è morale tenere lavoratori, da 10 a 20 anni, alle dipendenze uffici regionali e non versare gli equivalenti contributi previdenziali –vedi RSU – o adibire operai forestali a mansioni equivalenti a quelli del comparto pubblico regionale senza alcun riconoscimento –vedi addetti ai servizi generali-? È morale produrre a questi lavoratori un danno di natura economica quando gli stessi andranno in pensione?
È morale che una classe politica e sindacale non fa nulla per sospendere questo attacco alle condizioni di vita di una parte, la più debole, della società siciliana. È morale ricordarsi delle leggi dello stato dopo 20 o 30 anni di rapporto di lavoro? Ma presidente Crocetta, un operaio forestale a 50 anni o a 60 anni senza alcuno sbocco di lavoro che farà?
Ci dica chiaramente dove vuole arrivare ed eviti di rilanciare ogni giorno un nuovo problema sui forestali allo scopo di fare “audience” e stare sui media, eludendo la vera questione siciliana che nasce dalla mancanza di lavoro e da un governance politica che non ha alcuna proposta di sviluppo. E questo sì che è pericoloso e ce ne dovremmo liberare.