03 aprile 2016

BREVE STORIA DEI 78 GIORNI DI PROTESTA SCATTATA NEI PRIMI GIORNI DI GENNAIO DA PINO CINQUEGRANI, OPERAIO FORESTALE. DA 48 ORE È SCESO IL SILENZIO SU SANT'AMBROGIO (FRAZIONE DEL COMUNE DI CEFALU'): COSA CAMBIERÀ?


Da 48 ore è sceso il silenzio su Sant'Ambrogio: cosa cambierà?



Saranno collocati i vasi della discordia? Arriveranno i netturbini a pulire la borgata? Arriverà il tanto richiesto nuovo assessore che si dovrà occupare di sant'Ambrogio per rendere la borgata un borgo fiorito?
Redazione - 01/04/2016

Da 48 ore è sceso il silenzio su Sant'Ambrogio. E' stata sospesa, infatti, la protesta portata avanti da Pino Cinquegrani per 78 giorni. Da quando ne è stata annunciata la sospensione, però, non si più nulla su quanto sta accadendo a Sant'Ambrogio. Saranno collocati i vasi della discordia? Arriveranno i netturbini a pulire la borgata? Arriverà il tanto richiesto nuovo assessore che si dovrà occupare di sant'Ambrogio per rendere la borgata un borgo fiorito?

Breve storia dei 78 giorni di protesta
La protesta a Sant'Ambrogio è scattata nei primi giorni di gennaio. «Il silenzio uccide... Sant'Ambrogio muta» sriveva sulla sua pagina facebook Pino Cinquegrani il 12 gennaio. L'indomani inizia a pubblicare alcune foto della borgata che mettono in risalto la sporcizia che c'era in giro fra le strade. «Sindaco una sua ordinanza fa divieto di uscire la spazzatura prima delle 14. Questi sacchetti gia alle 11 facevano decoro alla piazza e alla via principale. E poi ancora, quando un netturbino a Sant'Ambrogio? Il paese sporchissimo e l'assessore delegato latitante» scriveva sempre sulla pagina facebook l'indomani. Il 16 gennaio Cinquegrani torna a scrivere: «se fossi un sindaco non definirei rompicoglioni chi denuncerebbe le mie incapacità, se fossi un sindaco ascolterei i miei cittadini, se fossi un sindaco non mi circonderei di stupidi lecchini, se fossi un sindaco mi preoccuperei di sentire la città... non sono un sindaco e Sant'Ambrogio non vive, sta morendo con tutti i suoi segni».

La protesta va avanti ed ogni giorno alcune foto documentano le attività che vengono portate avanti per tenere pulito il borgo. A sant'Ambrogio, intanto, arriva il consigliere Marco Larosa che visita l'edificio del consiglio di quartiere e quello che ha ospitato per tanti anni la scuola elementare. Pubblica alcune foto e viene fuori lo stato di degrado nel quale versano i due beni comunali. Il 28 gennaio la protesta comincia ad assumere la denominazione di «furni ranni». Quello stesso giorno, infatti, Cinquegrani si presenta nell'aula consiliare dove si tiene un incontro sul raddoppio ferrovario ed espone un grande cartello: «Sant'Ambrogio paga un prezzo troppo alto. Ha diritto a tutte le opere di compensazione dovute. Sant'Ambrogio non è terra di nessuno». Nelle foto che si cominciano a pubblicare a partire dal 29 gennaio cominciano a farsi vedere cartelli con la scritta «furnu ranni». Intanto dopo aver pulito il borgo si pensa di abbellirlo con alcuni vasi di fiori. E' il 13 febbrario quando alcune foto di sant'Ambrogio cominciano a mostrare le scalinate abbellite con vasi di fiori. Presto arrivano i vasi denominati di «furnu ranni». E' il 10 marzo quando alcune foto mostrano i vasi che sono stati acquistati a Santo Stefano di Camastra. L'11 marzo Cinquegrani scrive: «Oggi ho deciso di non dare più importanza a questi amministratori che mi sono ritrovato. 58 giorni di prezioso lavoro di volontariato per la città non sono serviti ad avere una sola misera attenzione, solo velate intimidazioni e accuse di protagonismo in vista delle prossime elezioni... accuse, intimidazioni che non mi sfiorano minimamente ma adesso voglio solo pensare a raccogliere idee, energie per Sant'Ambrogio... ho capito che possiamo sperare solo su di noi, che il rilancio passa solo da ‪#‎furnuranni».

Vengono, intanto, collocati i vasi di «Furnu ranni» in tutta la borgata. ‬ Presto però chi porta avanti la protesta è costretto a toglierli. Il 16 marzo Cinquegrani annuncia: «un avvertimento del sindaco ricorda a furnuranni che le fioriere che abbiamo posato a Sant'Ambrogio le possiamo mettere solo se le regaliamo al comune». E così si passa dal borgo fiorito alla lapa fiorita che raccolgie tutti i vasi e li toglie dalle strade di Sant'Ambrogio. Trascorrono alcuni giorni e il 24 marzo lo stesso Cinquegrani annuncia che i vasi di Furnuranni non potendoli posare nel Borgo saranno offerti a comuni, associazioni, enti per manifestazioni che si ispirano ai loro valori. Il giorno di Pasqua i vasi di Furnu ranni sbarcano sul lungomare di Cefalù. Un cartello spiega la manifestazione: «Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno la primavera». E' il 27 marzo. Tre giorni dopo l'annuncio che la protesta è stata sospesa. Da quel momento il silenzio. 


01 Aprile 2016
http://www.cefalunews.net/cn/news/?id=49278



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