16 marzo 2016

L'INGEGNERE CETTINA FOTI: IL LEGHISTA VENETO ROBERTO MARCATO È UNA VECCHIA CONOSCENZA DEL POPOLO SICILIANO. RICORDO UNA SUA LETTERA AI "FRATELLI SICILIANI" DOVE CI CHIEDEVA DI LICENZIARE FORESTALI E DIPENDENTI PUBBLICI


Ricevo e volentieri pubblico
dall'Ingegnere Cettina Foti (Randazzo)


Ingegnere Foti, il Blog la ringrazia a nome di tutti!


Stasera nella trasmissione "Dalla vostra parte" su Rete 4 si è perpetrato l'ennesimo attacco alla SICILIA da parte dello pseudo-conduttore Del Debbio, dell'Assessore regionale Veneto leghista tale ROBERTO MARCATO, che ha insultato tutti i siciliani gettando quintali di merda! NON SONO PIU' DISPONIBILE AD ACCETTARE TUTTO QUESTO! Il leghista veneto ROBERTO MARCATO è una vecchia conoscenza del popolo siciliano. Ricordo una sua lettera ai "fratelli siciliani" dove ci chiedeva di licenziare forestali e dipendenti pubblici e rinunciare ai soldi che ci "regalava" lo stato in favore del Veneto che aveva avuto i danni dell'alluvione. In quell'occasione ho risposto tramite un'altra lettera aperta, che pubblico di seguito. Ovviamente non ha avuto gli "attributi" per rispondere!!!!



Attacco alla Sicilia, lettera a Marcato: "Si scusi e si informi prima di parlare"





Politica – Le dichiarazioni deliranti del vice presidente della provincia di padova, roberto marcato, lega nord, sulla sicilia, continuano a fare discutere. Anche se la solidarietà espressa da due  veneti come umberto sartori e sandro pulin, ha in realtà evidenziato un fatto importante: e cioè che il pensiero del leghista non è affatto condiviso, neanche nella sua terra. E d'altronde il recente tracollo elettorale della lega lo conferma.

Le dichiarazioni deliranti del vice Presidente della Provincia di Padova, Roberto Marcato, Lega Nord, sulla Sicilia, continuano a fare discutere. Anche se la solidarietà espressa da due  Veneti come Umberto Sartori e Sandro Pulin, ha in realtà evidenziato un fatto importante: e cioè che il pensiero del leghista non è affatto condiviso, neanche nella sua terra. E d'altronde il recente tracollo elettorale della Lega lo conferma. 

In ogni caso riceviamo e pubblichiamo una lettera di Cettina Foti, da sempre impegnata in difesa delle prerogative siciliane, in cui risponde a Marcato con numeri e fatti, non solo con l'indignazione.


LETTERA APERTA AL “FRATELLO VENETO” PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PADOVA ROBERTO MARCATO
Buongiorno mio carissimo “fratello” Roberto,
mi presento: mi chiamo Cettina Foti, ho 45 anni e sono una Siciliana indignata, presidente di una associazione a difesa dello Statuto Siciliano.
ho letto le tue dichiarazioni alla stampa e l’appello che hai fatto ai tuoi “fratelli siciliani” riguardanti gli “inutili stipendi” pagati ai dipendenti della Regione Siciliana, (mi sono permessa di darti del tu dal momento che siamo fratelli).
Sono enormemente rammaricata che i cittadini veneti stiano subendo molti disagi a causa dell’alluvione dei giorni scorsi ma non credo di dovermi sentire in colpa anche per le condizioni atmosferiche.
Proverò a chiarire una volta per tutte la situazione siciliana cosìcchè si finisca finalmente di INSULTARCI gratuitamente.
Dallo sbarco dei mille di Garibaldi, al Popolo Siciliano è stato fatto credere di essere un popolo di parassiti! Il regno delle due Sicilia era ricchissimo e il Nord molto più povero fino a quando non è arrivato quella brava persona di GARIBALDI! (I libri di storia andrebbero scritti nuovamente con la vera storia).
67 anni fa lo “ Stato siciliano” ha stipulato un patto con lo Stato Italia che si è sancito con l’approvazione dello Statuto d’Autonomia siciliana e l’inserimento dello stesso nella Costituzione italiana. Per arrivare a questo numerose sono le persone che hanno perso la vita per la causa siciliana ed io abito proprio nel luogo che è stato teatro dell’uccisione del professor Antonio Canepa, primo comandante dell’Evis (Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia) e di due militanti.
Con l’approvazione dello Statuto sono state demandate alla Sicilia moltissime funzioni che nel resto d’Italia, quindi anche nel Veneto, sono demandate allo Stato. Mi riferisco in particolare a: Corpo Forestale, Beni culturali, musei, uffici provinciali del lavoro, uffici di collocamento, Protezione civile, motorizzazione civile ed altre funzioni che nelle altre regioni, ad esclusione della Sicilia, sono statali e quindi, sembra un paradosso, vengono pagate anche dai cittadini siciliani beffati perché contribuiscono a pagare i dipendenti statali di altre regioni, oltre a pagare i propri dipendenti con fondi regionali.
Sui circa 18.000 dipendenti della Regione, quelli effettivamente a carico della regione sono circa 5.000.
Uno studio effettuato da fonti ministeriali riportano una tabella che indica, regione per regione, il numero di impiegati ogni 1000 residenti ed in particolare:
Valle d’Aosta 91,30
Liguria 61,80
Trentino Alto adige 71,90
Friuli Venezia Giulia 67,60
Lazio 69,00
Piemonte 50,10
Veneto 46,30
Sicilia 54,90
Sardegna 62,90
Lombardia 41,70
Emilia Romagna 51,90


Credo che questi dati parlino da soli!
Sono stanca di sentire solo attacchi o proclami di politici che inveiscono a senso unico, senza cioè che nessuno possa replicare ed argomentare; Sono stanca ed indignata da cittadina siciliana!
L’autonomia finanziaria mai attuata, mi riferisco agli articoli 36, 37 e 38 dello Statuto d’Autonomia siciliana in particolare, a causa di uno Stato sordo alle richieste dovute per legge, è una cosa inaccettabile. Ritengo che il popolo siciliano sia stato per troppo tempo colonia italiana e adesso BASTA!!
La nostra Isola ha tutte le carte in regola per vivere di turismo, agricoltura, artigianato, ecc. ma mi rendo conto che si preferisce barattare quello che ci spetta con un tozzo di pane, duro per giunta!


Il Presidente Crocetta ha fatto un bel proclama, qualche settimana fa, sull’applicazione dell’art. 37 dello Statuto! Per tua conoscenza l’art. 37 dice che le imprese che operano nella nostra regione, sebbene hanno sede legale fuori dalla Regione, devono pagare le loro imposte in Sicilia. Beh…se nella trattativa Stato-Regione, da circa 80 miliardi che spettano alla Sicilia si accettano SOLO 49 milioni a fronte di altre funzioni onerose a carico della nostra isola, io non la ritengo una vittoria da proclami ma una SVENDITA in saldo della nostra terra! Il mio sogno è quello di una terra libera finalmente dai legami con Roma, così come credo vogliate anche voi leghisti, ma con una differenza: il razzismo nei confronti dei siciliani e dei residenti nel Sud Italia che contraddistingue molti di voi, non si riscontra tra la gente di Sicilia che è maestra di  dignità e sopratutto di accoglienza!
Ma torniamo a noi e alla nostra discussione. Mi scuso, con chi legge, per aver divagato un po’, ma era doverosa una spiegazione e soprattutto un chiarimento!
Trovo vergognoso il tuo comportamento nei confronti della nostra gente e credo che saprai sicuramente scusarti e promettere che la prossima volta non proferirai più parola senza esserti informato prima.
Chiedo troppo? Io non credo!
E sai perché ho fatto un atto “presuntuoso” come questo? Perché i nostri politici siciliani, purtroppo, si sono venduti a Roma ed hanno dimenticato che il patto che hanno stipulato, al momento in cui sono stati eletti, con il popolo era di difendere la propria terra.
Il popolo siciliano lotterà per l’autodeterminazione, così come stanno facendo in Scozia e in Catalogna, perché è stanco di sentirsi etichettare come il popolo parassita mantenuto dal Nord.
Credo di aver scritto abbastanza adesso, ma volevo rendere edotto un rappresentante delle istituzioni del nord ricco il mio disagio e la mia indignazione nel leggere quelle menzogne e quegli insulti.
Spero di avere la possibilità di confrontarmi con te o con altri colleghi tuoi su questi ed altri temi, anche perché è sempre bello scambiare opinioni con gente intelligente ed acuta come Tu hai dimostrato di essere!
A presto,
La siciliana indignata
Cettina Foti


22 Maggio 2013
http://palermo.meridionews.it/articolo/19445/attacco-alla-sicilia-lettera-a-marcato-si-scusi-e-si-informi-prima-di-parlare/





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