Forestale, cinquanta mafiosi a libro paga della Regione Sicilia
Condannati al 416 bis negli elenchi dei 25 mila addetti alla forestazione chiamati annualmente in servizio da Palazzo d'Orleans
di ANTONIO FRASCHILLA
La mafia a libro paga di Palazzo d’Orleans. Per anni, anzi per decenni, senza alcun controllo, senza alcuna verifica da parte dell’amministrazione, diversi “picciotti” sono stati pagati dalla Regione. Sono almeno cinquanta i condannati per associazione mafiosa che compaiono negli elenchi degli stagionali della forestale, la gran parte tra Palermo, Agrigento ed Enna. A scoprirlo, per la prima volta, è la stessa amministrazione che nei giorni scorsi ha concluso un monitoraggio tra i 25 mila addetti alla forestazione che da trent’anni e più lavorano nei boschi e nella campagne siciliane. Ponendo agli Uffici del lavoro due semplici domande: queste persone che lavorano con fondi pubblici che tipo di reati hanno alle spalle? Possono avere rapporti di lavoro con l’amministrazione?
Il calderone dei condannati per mafia pagati dalla Regione s’inizia a scoprire alla fine del 2014, quando il governatore Rosario Crocetta chiede di verificare i carichi pendenti e il casellario giudiziario di tutti gli addetti forestali. Trascorre un anno e lo scorso novembre l’ex dirigente generale del Lavoro, Anna Rosa Corsello, consegna un primo dossier sul tavolo del presidente della Regione dal quale risulta che tra i forestali ad avere condanne penali sono in oltre 3.500: di questi circa mille hanno sentenze per reati contro il patrimonio, alcuni per incendio doloso, 200 hanno reati contro la pubblica amministrazione, 600 contro la persona, altre centinaia condanne per reati che hanno a che fare con l’amministrazione della giustizia. Adesso si scopre che sono almeno cinquanta i condannati per 416 bis mai cancellati dagli elenchi e, una volta scontata la condanna, richiamati tranquillamente al lavoro.
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08 Marzo 2016
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