"UNA MANOVRA DA RISCRIVERE IN TOTO"
Finanziaria, pioggia di emendamenti. M5S: “Esenzione ticket inoccupati”
“Una manovra da riscrivere completamente”. Il M5S all’Ars boccia senza appello la finanziaria di Crocetta, prova ne siano i 64 emendamenti soppressivi presentatati dai deputati del Movimento che praticamente azzerano l’intera manovra.
“Ancora una volta – affermano i deputati 5Stelle – siamo alle prese con una finanziaria irricevibile, senza la minima prospettiva di sviluppo, figlia della scarsissima credibilità del governo Crocetta nei confronti del governo nazionale”.
Il Movimento, comunque, ha cercato di “aggiustare” la manovra con una nutrita serie di emendamenti. Importanti quelli che mirano ad estendere l’esenzione ticket agli inoccupati e quello che mira a colmare le carenze nei reparti degli ospedali, riportando in corsia gli imboscati negli uffici, in virtù del fondamentale principio che i dipendenti delle aziende sanitarie non possono essere adibiti a mansioni diverse da quelle per le quali sono stati assunti.
Previsto pure il finanziamento dei siti Unesco siciliani e l’azzeramento del capitolo destinato all’università Kore di Enna per finanziare campagne di screening oncologico delle popolazioni residenti nelle aree a rischio di Milazzo, Augusta, Melilli, Priolo e Gela.
Un emendamento mira a garantire alle aziende il pagamento dei contributi in conto interesse relativi al 2008, mentre un altro corre in soccorso dei consorzi di bonifica, con l’abrogazione del taglio progressivo a scaglioni previsto dalla finanziaria del 2015. Nei “desiderata” del Movimento, tradotti in emendamenti, ci sono pure l’applicazione in Sicilia delle norma che prevede l’estrazione a sorte dei revisori dei conti, attualmente nominati dalla politica, la soppressione dell’ufficio di Bruxelles, l’eliminazione delle terza fascia dirigenziale e dei premi obiettivi per i dirigenti, e la valorizzazione e salvaguardia degli archivi della Rai.
Un emendamento prevede pure il finanziamento di borse di studio, di borse di dottorato, assegni di specializzazione, finanziamento di scuole di specializzazione, master di secondo livello relativi all’area sanitaria e all’area scientifica per l’anno accademico 2016/2017.
Altri emendamenti riguardano il taglio delle indennità aggiuntive per chi presta opera negli Urega, il taglio delle indennità di deputati ed assessori regionali che non potranno varcare la soglia di 6000 euro l’anno (per un risparmio di circa 5 milioni di euro l’anno), il tetto di 150 mila euro omnicomprensivi per i burocrati e la soppressione della pensione per i deputati.
I deputati del movimento mirano pure a rimodulare, in versione più light per i comuni, l’ecotassa per il conferimento in discarica dei rifiuti, per dargli più tempo per poter adeguare i propri sistemi di raccolta differenziata alle disposizioni vigenti. No secco anche agli inceneritori, in favore di impianti di trattamento per il riciclaggio e il recupero sia di frazioni secche che umide.
03 Febbraio 2016
SI COMPONE DI 24 ARTICOLI
Ars, la ‘controfinanziaria’ di Forza Italia. “Basta povertà e spese inutili”
Sostegno alle imprese, alla scuola e all’agricoltura, lotta alla disoccupazione e a una povertà crescente,
taglio delle spese in vari ambiti – con l’eliminazione o il
ridimensionamento di alcuni Enti considerati improduttivi – e degli
stipendi dei supermanager anche nelle partecipate.
E’ questa, per sommi capi, la finanziaria regionale targata Forza Italia.
A illustrarla, nel corso di una conferenza stampa all’Ars, il
capogruppo azzurro Marco Falcone e alcuni deputati. Assente
dell’ultim’ora, causa influenza, il coordinatore regionale Gianfranco
Micciché.
Un disegno di legge, siglato
dall’intero gruppo parlamentare azzurro e che verrà presentato in
giornata, diviso in 24 articoli e capace, a saldi invariati e con la
rimodulazione di 200 milioni di euro, capace “di riavviare
un’economia umiliata e depressa”, facendo da contraltare a quella
presentata dal Governo di Rosario Crocetta, definita “assolutamente
carente” perché “vi è incertezza nelle entrate, non interviene o lo fa
male nei settori della Pubblica amministrazione, dimentica i settori
nevralgici dell’economia e dei settori produttivi” della Sicilia,
sottolinea Falcone.
A partire dalla sanità, dove “vogliamo
la riduzione degli incarichi di collaborazione e delle consulenze nelle
aziende per il 5%”, spiega Falcone, per tagliare costi “alcune volte
insopportabili e ingiustificabili” attraverso “l’allineamento del
trattamento pensionistico alla normativa nazionale per chi ha una
pensione di reversibilità superiore a 40 mila euro”. Previsto un contenimento della spesa non inferiore a 8 milioni di euro.
Per quanto riguarda il tema dei
Consorzi di bonifica, sottolinea Forza Italia, “per noi sono uno
strumento importante, ma vogliamo fissare un paletto: riconoscere almeno
l’85% dei minimi stipendiali e tabellari a tutti i dipendenti,
il resto – spiega il deputato azzurro – devono essere i contribuenti a
pagarlo, gli agricoltori che devono concorrere alla crescita e al
sostentamento di questi Enti strumentali”.
Previsto anche il superamento di Enti
quali l’Esa, gli Iacp, mentre le procedure di liquidazione di organi
gia’ soppressi, come per esempio l’Aran, devono concludersi entro il 31
luglio 2016, “pena la decadenza dei liquidatori”.
Con l’articolo 7 della ‘controfinanziaria’, “si intende
garantire agli Enti locali siciliani, vista la falcidia di circa 130
milioni di euro, di evitare il baratro finanziario. In che
modo? Chiedendo in prestito dal fondo pensioni, che oggi rappresenta un
vero tesoretto della Regione, 100 milioni di euro che dovranno
restituire in cinque anni al tasso d’interesse dell’1,5%”.
Capitolo disoccupazione: Forza Italia propone, attingendo dal contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro (15 milioni)
e dai fondi Pac (9 milioni), l’erogazione di complessivi 24 milioni per
favorire l’assunzione di 2000 persone iscritte da almeno tre mesi nelle
liste di collocamento, in mobilita’ o in cassa integrazione. Previsto
un contributo annuo alle aziende di 6 mila euro per ogni assunto.
“Nel giro di due anni potremmo dare
un’autentica boccata d’ossigeno all’economia”, commenta Falcone
ipotizzando inoltre la creazione,”al fine di contrastare gli attuali
livelli insostenibili di poverta’”, di 1000 cantieri di lavoro
“finalizzati al recupero e alla manutenzione straordinaria sia degli
enti di culto che del patrimonio pubblico presenti nel territorio
siciliano”.
Nel testo – oltre ai tetti di
spesa per i trattamenti economici dirigenti di Enti partecipati,
vigilati e controllati dalla Regione – previste anche norme su settore
agrumicolo, acque pubbliche, caccia, sport, salvaguardia aree marine
protette, abbattimento barriere architettoniche, diritto allo
studio, attivita’ culturali e sociali, disabilita’ visive e tasse
automobilistiche per veicoli di interesse storico.
“Presenteremo gia’ oggi il disegno di
legge come testo e come singolo emendamento alla finanziaria – chiosa
Falcone -. Chiederemo che venga discusso e associato al testo base del
Governo, ma qualora il Governo non volesse consentirlo, e ce lo
aspettiamo essendo opposizione, presenteremo i vari articoli come emendamenti“.
03 Febbraio 2016
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