05 febbraio 2016

LA COMMISSIONE BILANCIO IMPEGNA LA GIUNTA AD AVVIARE AL LAVORO ENTRO IL 10 APRILE I BRACCIANTI DELLA FORESTALE; ENTRO IL 15 GIUGNO GLI ADDETTI ALL'ANTINCENDIO. FORZA ITALIA INVECE NELLA MANOVRA ALTERNATIVA, HA INSERITO ANCHE L'AUMENTO DELLE GIORNATE DI LAVORO DEGLI STAGIONALI PER LA MANUTENZIONE DELLE RETI


ARS: FORZA ITALIA PRESENTA UNA MANOVRA DI BILANCIO ALTERNATIVA A QUELLA DEL GOVERNO REGIONALE

Tagli a sprechi ed enti, fondi a imprese e lavoratori 




LILLO MICELI 
PALERMO. Sono diverse centinaia gli emendamenti presentati in commissione Bilancio da tutte le forze politiche dell'Ars al bilancio di previsione per il 2016 e al disegno di legge di stabilità. Il gruppo parlamentare di Forza Italia ha presentato un disegno di legge - una vera e propria manovra alternativa - che mira ad eliminare gli lacp, affidando le competenze ai Comuni; l'Ente di sviluppo agricolo (Esa), nominando un dirigente regionale come commissario liquidatore; e a porre in liquidazione Riscossione Sicilia, che matura costi piuttosto che riscuotere tributi, e dare così ossigeno alle esangui casse regionali. Intanto la commissione Bilancio, presieduta da Vincenzo Vinciullo, ha approvato una risoluzione che impegna la giunta ad avviare al lavoro, entro il 10 aprile, i braccianti della forestale; entro il 15 giugno gli addetti all'antincendio. Il disegno di legge targato Forza Italia, sempre nell'ambito di contenimento della spesa, prevede un tetto massimo di 120 mila euro lordi all'anno per i dirigenti generali della Regione, ma anche di tutti gli enti collegati e vigilati, nonché l'allineamento anche delle pensioni di reversibilità, superiori a 40 mila euro, a quelle dello Stato, così come è stato già fatto per gli altri trattamenti pensionistici dei dipendenti regionali. 11 disegno di legge è stato illustrato, ieri, dal capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, dal vice capogruppo Vincenzo Figuccia e da Francesco Rinaldi. La proposta di Forza Italia prevede anche il taglio del 5% degli incarichi nella sanità, il riconoscimento dell'85% del minimo tabellare ai dipendenti dei consorzi di bonifica con la conseguente riduzione da 50 a 40 milioni dei fondi destinati agli enti, poi implementati di 10 milioni dai proventi per i canoni irrigui, l'aumento delle giornate di lavoro degli stagionali per la manutenzione delle reti grazie all'utilizzo di 20 milioni recuperabili dalla legge 114 del 2015, «perché 51 giornate non sono un lavoro, ma assistenzialismo». Inoltre, è prevista la soppressione, entro il prossimo 31 luglio, di tutti gli enti ritenuti inutili o addirittura dannosi. Pena la decadenza dei commissari liquidatori. Con un'apposita norma si garantisce ai Comuni il mantenimento del livello dei finanziamenti erogati nel 2015, recuperando parte delle risorse dal Fondo pensioni della Regione che saranno anticipate agli enti locali per spese d'investimento a un tasso dell'l,5% e da restituire entro cinque anni. Ed ancora, il disegno di legge di Forza Italia propone la costituzione di un fondo di rotazione, con una dotazione iniziale di 15 milioni, da cui i Comuni potranno attingere per la progettazione a valere sui bandi comunitari e, in caso di mancato rientro, la cifra sarà recuperata dai trasferimenti regionali: fonte di finanziamento, il cosiddetto contributo di solidarietà per le pensioni d'oro. A sostegno dell'agrumicoltura, è previsto un indennizzo agli imprenditori per il ritiro delle produzioni invendute, utilizzando fondi residui della legge 499 del '99, che riguarda la riorganizzazione aziendale e quindi Bruxelles non potrebbe considerare il contributo come "aiuto di Stato". A sostegno della povertà, Forza Italia prevede il finanziamento dei cantieri di lavoro. Per Figuccia, bisognerà rivedere i vitalizi degli ex deputati dell'Ars, mentre Rinaldi ha rilevato che nella finanziaria presentata dal governo ci sono parecchie norme che non avrebbero alcuna attinenza con il disegno di legge di stabilità e che dovrebbero essere stralciate. «Come, per esempio - ha detto Rinaldi - i fondi destinanti alle coop edilizie che non possono essere spesi perché i Comuni dovrebbero espropriare i terreni su cui costruire i nuovi edifici. Sarebbe più semplice consentire l'acquisto, a chi ne ha titolo, di appartamenti già costruiti. Per la Regione, che paga una parte degli interessi, non cambierebbe nulla». Alcuni emendamenti per le imprese sono stati presentati dal capogruppo del Pse all'Ars (ex Megafono), Giovanni Di Giacinto, che vorrebbe destinare 50 milioni di euro alla promozione d'impresa; 30 milioni ad Ircac e Crias più un fondo di garanzia per le Pmi presso l'irfis.

04 Febbraio 2016








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