Ricevo e pubblico
dal Presidente del Mab Sicilia
Salvatore Ferrara
Incontro Mab Sicilia e Assessorato Beni Culturali per l'utilizzo immediato degli operai forestali per valorizzare il patrimonio siciliano che e' a rischio sbriciolamento
Il MAB Sicilia ha tenuto in questa settimana due incontri con all’Assessorato Beni Culturali segnalando il gravissimo stato di degrado e distruzione in cui da diversi anni versano i beni culturali siciliani; innumerevoli sono i casi attestanti tale deprecabile situazione che si possono evidenziare e documentare. Ricordiamo che il territorio della Regione Siciliana ha una vasta superficie sottoposta a vincolo paesaggistico estesa oltre 5000 Kmq (di cui oltre 2000 Kmq di aree boschive naturali o artificiali) dispone di un ingente patrimonio di beni culturali costituito tra l’altro da circa 2400 siti archeologici (per complessivi oltre 500 Kmq di superficie) e da circa 6500 beni culturali isolati al di fuori dei centri urbani e una parte cospicua di siti archeologici e di beni culturali isolati è ubicati in aree boschive demaniali. I turisti trovano sempre di più una situazione disastrosa, poiché i siti non forniscono ai visitatori un servizio di standard europeo. Il settore dei Beni Culturali è alla paralisi, ma nessuno a livello regionale sia politico che amministrativo ha trovato il tempo in questi anni di gestire l'ordinaria amministrazione e di progettare il futuro. Noi del MAB abbiamo incontrato sia l’Assessorato Territorio e Ambiente e quello dei Beni Culturali i quali attualmente ci hanno messo davanti solamente una serie di ostacoli burocratici, abbiamo notato un assenza di collaborazione tra le istituzioni, sembra che nessuno all’interno voglia collaborare per risolvere il problema. Abbiamo presentato una relazione anche il dipartimento di protezione civile con la speranza che al più presto ci conceda un incontro. Abbiamo chiesto che urgentemente che gli operai antincendio boschivo forestale gestiti dal Comando Corpo Forestale della Regione Sicilia siano “autorizzati” a svolgere nuove attività complementari, in aggiunta a quelle principali, e in particolare, quelle volte alla manutenzione delle aree verdi dei siti archeologici, attività relative alla cura, alla pulizia ed alla scerbatura meccanica e manuale, ripristino delle strutture, l’eliminazione di specie vegetali aliene e invasive dalle strutture per la conservazione e valorizzazione di manufatti edili storici, realizzazione e ripristino di percorsi di visita. Nella fattispecie in esame, trattandosi di beni iscritti nel Demanio regionale dei Beni culturali riteniamo che una convenzione “regolamentata da una legge attualmente vigente” tra gli assessorati preposti ai due rami, Territorio e Ambiente e Beni Culturali possa semplificare e velocizzare l’avvio dei lavoratori per la realizzazione degli interventi. A nostro avviso l’utilizzazione continua degli operai forestali e auspicabile e riveste carattere d’urgenza per due motivi. Il Primo al fine di rimuovere le sterpaglie che costituiscono potenziale innesco per gli incendi, dando priorità agli interventi nei siti archeologici e storici ubicati all’interno di aree urbane e/o ai siti aperti alla pubblica fruizione. Il secondo è quello di effettuare i lavori urgenti in modo da dare decoro e sicurezza a quei siti che sono meta di visitatori e fonde di reddito per l’economia siciliana. Gli operai oltre a occuparsi dei lavori di cui sopra, avranno pure il compito, vista la loro specializzazione, di intervenire in caso di incendio che mette a rischio, quasi sempre ogni anno nella stagione estiva, non solo le aree archeologiche, ma la stessa incolumità non solo di quanti vi operano professionalmente ma anche dei visitatori e dei turisti che si avventurano in mezzo a sterpaglie varie. Inutile sottolineare che il MAB Sicilia fa tutto questo per rinnovare il volto e la visibilità della Categoria dei Forestali Siciliani poiché siamo operai con elevate capacità professionali, i quali purtroppo solo in maniera saltuaria siamo stati utilizzati per valorizzare i numerosi siti naturali, archeologici e storici. Noi del MAB crediamo e chiediamo che si possa migliorare il rendimento delle istituzioni pubbliche, cercando di utilizzare tutte le risorse umane e sociali economiche disponibili.
Il MAB SICILIA associazione costituita da operai antincendio boschivo forestale della regione Sicilia ha appena visitato alcuni siti Archeologici e mette in evidenza lo stato di degrado e distruzione in cui da diversi anni versano: Segesta (Trapani), Soluto (Palermo), Hippana (Palermo), Lilibeo (Trapani). Himera (Palermo)
www.mabsicilia.it
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