Papa incontra imprenditori: no raccomandazioni, basta precarietà
Quello che dovrebbero capire anche i Governi Regionali e Nazionali.
Carissimo Santo Padre, in Sicilia le Sue Sante parole vanno controcorrente.
Tutto d'un tratto abbiamo scoperto che noi, cioè i lavoratori forestali della Sicilia, siamo la causa della la crisi italiana. All'inizio pensavamo fosse uno scherzo, poi a poco a poco ci siamo resi conto che facevano sul serio.
Ieri in occasione del Giubileo di Confindustria, ci hanno colpito le Sue Sante Parole quando ha fatto riferimento a «tutti quei potenziali lavoratori, specialmente i giovani, che, prigionieri della precarietà o di lunghi periodi di disoccupazione, non vengono interpellati da una richiesta di lavoro che dia loro, oltre a un onesto salario, anche quella dignità di cui a volte si sentono privati». Che l’attenzione alla persona concreta comporta una serie di scelte importanti, come dare a ciascuno il suo, strappando madri e padri di famiglia dall’angoscia di non poter dare un futuro e nemmeno un presente ai propri figli.
Santo Padre, queste Sue Sante Parole pronunciate al Giubileo dell'Industria ci hanno profondamente colpito, esse esprimono in maniera diretta e radicale l'esperienza che ciascuno di noi forestali sta vivendo: i diritti calpestati a colpi di emendamenti e futuro sempre più incerto.
Santo Padre, preghi anche per la categoria più anziana non stabilizzata ed illumini coloro che in queste ore stanno decidendo il futuroo di migliaia di lavoratori con l'ingiustizia del blocco del turn over. Con tutto quello che potremmo fare, ci viene impedito di chi è al potere, ci viene in mente il territorio completamente abbandonato, il dissesto idrogeologico che con una sana e giusta prevenzione potrebbe rientrare e far risparmiare milioni e milioni di euro, ecc. Mi fermo quì anche se potremmo scrivere decine di enciclopedie sull'utilizzazione dei lavoratori forestali, però dall'alto hanno deciso che queste giuste rivendicazioni non possono essere attuate. Perchè?
Sua Santità, Le auguriamo tanta forza e che Dio la protegga sempre. Grazie di esistere!
La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono" (Ebrei 11:1)
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