14 febbraio 2016

FORESTALI: I CASI DEI FANTASMI DELLA POLITICA E DELLA BUROCRAZIA


Ricevo e pubblico


FORESTALI: I CASI DEI FANTASMI DELLA POLITICA E DELLA BUROCRAZIA


di Salvino Carramusa
Alcuni tioli comparsi sulla stampa in questi giorni: “all’ARS il caso dei forestali fantasma. Mancano all’appello  1564 operai “.  “ Costano 250.000.000 ma nessuno sa quanti sono”, l’ARS si perde nella foresta dei forestali”.   Negli articoli poi si precisa che 664 di essi non si sono presentati alla chiamata nel 2015 e ben 900 nel 2014.
Titoli e contenuti ad effetto pubblicati sulle pagine on-line del Giornale di Sicilia e di Live Sicilia che  -  nel contesto di una campagna mediatica e denigratoria che si è scatenata da alcuni anni sui forestali ( non solo siciliani ) -  possono dare adito ad ulteriori ed equivoche interpretazioni.
Da quello che riporta la stampa, compreso il Giornale di Sicilia del 12 Febbraio,  si evince che tutti i forestali che  “hanno rinunciato alla chiamata al lavoro” negli anni summenzionati,  sono ancora iscritti nelle  rispettive graduatorie.

Nella mia ed altrui  esperienza è da anni che siamo testimoni di questi fatti: lavoratori che continuano ad essere iscritti successivamente al conseguimento della pensione o addirittura successivamente alla loro scomparsa!  In alcuni casi le dovute cancellazioni sono avvenute a seguito di segnalazioni delle organizzazioni sindacali  provinciali di categoria e/o di lavoratori singoli o associati ( come dimostra un documento che allegherò alla presente 

Succedono queste cose anche perché le istituzioni e gli uffici direttamente ed indirettamente preposti ed interessati non sempre fanno le opportune verifiche e soprattutto non si coordinano, non fanno squadra.
1) CENTRI PER L’IMPIEGO, UFFICI PROVINCIALI DEL LAVORO.  -  I primi  (C.p.I.) ricevono le istanze annuali (Novembre) dei lavoratori ai fini della riconferma dello inserimento in graduatoria, istruiscono le pratiche, verificano i requisiti ( L.R.S. 16/96, art. 50, commi 4 e 5; L.R.S. 14/06, art. 44, comma 14). I secondi ( U.P.L. ) elaborano  ed aggiornano le graduatorie  semestrali sulla base della normativa vigente ed hanno ovviamente  poteri di verifica e di controllo sugli uffici periferici ( C.p.I. ). E’ opportuno ricordare che il comma 6, art. 50, L.R.S. 16/96  stabilisce che: “ la mancata presentazione della istanza nei termini di cui ai commi 4 e 5 comporta la decadenza dai contingenti e dalla graduatoria”.


Basterebbe quindi un più accurato e coordinato riscontro delle istanze presentate, magari confrontandole con quelle degli anni precedenti, per non incorrere nell’errore di reiscrivere lavoratori che non hanno presentato l’istanza annuale.
 

2) I.N.P.S.  -  Secondo l’Assessorato al Lavoro ( Giornale di Sicilia, 12 Febbraio 2016) “ il 90% delle assenze alla chiamata al lavoro dovrebbe essere legato ai pensionamenti, un altro 5% potrebbe essere deceduto ed il rimanente 5% potrebbe aver trovato un’altra occupazione”. Da parte loro gli Uffici del Lavoro spiegano che “ non è semplice appurare attraverso l’I.N.P.S. se questi lavoratori sono andati in pensione.”  Ma è così difficile stipulare una convenzione tra Assessorato al Lavoro ed I.N.P.S. Regionale  affinchè  siano trasmessi in tempo reale le informazioni sui lavoratori forestali in quiescenza? Siffatto coordinamento sarebbe molto importante anche nei casi in cui gli Uffici centrali e periferici del Lavoro facciano le verifiche più accurate. Infatti, spesso accade che il lavoratore presenta regolarmente l’istanza annuale  essendo in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge, due /tre mesi dopo ( ad esempio ) acquisisce il diritto alla pensione , ma continua a rimanere in graduatoria sia per il primo che per il secondo aggiornamento semestrale del periodo ( nel migliore dei casi ).
Analoghe sinergie andrebbero  attivate per i casi più limitati di decessi ( con i Comuni ) e di non idoneità permanente al lavoro per più di 3 anni  ( con i Dipartimenti da cui dipendono i forestali ).
Un sistema così coordinato ed attento quantificherebbe con grande precisione  periodica il numero complessivo dei forestali. Secondo la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, il 16 Gennaio 2015 erano 24.727. Da essi vanno via via sottratti i non aventi diritto.

La presenza in graduatoria di lavoratori non aventi diritto ( i fantasmi ) scandalizza e compromette innanzitutto i forestali reali, perché la impropria presenza dei primi rallenta il turn-over  (miglioramento della condizione occupazionale in virtù della progressione in graduatoria) dei secondi. Si tratta di persone che nella maggioranza dei casi sono settantottisti da 20 anni o 101-isti da 25 e che sempre più frequentemente galleggiano accanto o sotto la soglia della povertà.
Il rallentamento del turn-over rientra perfettamente nel quadro dei tagli ( già attuati e che si vogliono attuare ) e nel blocco del turn-over ( che si prospetta oramai da 3 anni e forse è rinviato al 2017). Ciò ovviamente rallegra quelle parti politiche, economiche e culturali che hanno deciso che questo settore và fortemente ridimensionato  e che non è strategico per la tutela dell’ambiente , la mitigazione del clima e per lo sviluppo integrato della economia dell’isola e della sua vocazione turistica in particolare.  Se invece, come è giusto che sia, fosse ritenuto strategico, il dibattito politico verterebbe su ben altre proposte: a) misure per contrastare il dissesto e la desertificazione privilegiando  l’ampliamento progressivo della superficie boscata,  per la quale la Sicilia è penultima in Italia  (11% della superficie regionale, ma veniamo dal 3% del 1947 ), attraverso azioni pubbliche ( con l’occupazione temporanea sarebbe possibile perché costa pochissimo ) e private;  b) misure per razionalizzare la gestione dei boschi esistenti ( piani di gestione) ai fini della conservazione, della naturalizzazione, della resilienza e della messa a reddito, ove possibile, delle potenzialità indirettamente e direttamente produttive in termini di beni e di servizi; c) riforma dell’art. 25 della finanziaria 2013, affinchè le convenzioni che si potranno stipulare tra l’Amministrazione   Forestale ed altri enti ed istituzioni siano economicamente adeguate anche per gli erogatori dei servizi e non solo per i fruitori ( comuni, società partecipate, enti, università, ect); d) formazione e riqualificazione professionale in funzione degli obiettivi individuati; e) rinnovo del Contratto Integrativo Regionale con l’introduzione dei premi di rendimento; f) creazione di una fascia minima di 151 giornate.  Queste misure andrebbero finanziate anche attraverso: g)  il taglio degli sprechi, specie nei settori non strategici;   h)  il recupero della evasione fiscale; i)  un congruo utilizzo di fondi statali ed europei;  l) la rinegoziazione dei trasferimenti statali col Governo Nazionale.
 

Su tutti questi aspetti di contesto ci torneremo…. .
Ciò che nell’immediato conta è che dal giorno successivo alla pubblicazione della graduatoria  provvisoria (promessa  per Lunedì 15 Febbraio dopo un lungo contenzioso con le OO.SS. Provinciali), si attivino tutte le procedure opportune per individuare e cancellare i non aventi diritto ed implementare il turn-over prima della pubblicazione della graduatoria definitiva. 

Palermo 13 Febbraio 2016  
Salvino Carramusa,  L.T.I.,  Distretto Forestale n° 2
 

Si allega: l’istanza avente per oggetto: “ cancellazione dalla graduatoria unica distrettuale…………ect, già inviata lo scorso anno da un gruppo di lavoratrici e lavoratori del Distretto 2 ed a mia firma, ai destinatari in indirizzo.








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