SALA D'ERCOLE
Finanziaria, governo ko e Sicilia e-servizi in bilico. Crocetta: "Dobbiamo salvare Riscossione Sicilia"
A Palazzo dei Normanni riprende l'esame della legge di stabilità. Via libera a norme su Forestali e Pip. Arrivano tra le polemiche i fondi per testimoni di giustizia. La società guidata da Ingroia perde il "monopolio" sull'informatica.
di Accursio Sabella
PALERMO - Il governo "può avvalersi" di Sicilia e-servizi per le attività informatiche. Solo una eventualità, dopo l'approvazione dell'articolo in Finanziaria sulle società partecipate. Contro quella norma, il governo aveva presentato un emendamento soppressivo. Ma l'esecutivo di Crocetta è andato sotto. E così, la norma è passata. Togliendo, di fatto, alla società guidata da Antonio Ingroia, il "monopolio" su quei servizi.
Una stangata, che secondo il deputato Mpa Lombardo "porterà alla chiusura della società". E le società partecipate della Regione sono state al centro del dibattito di oggi in occasione dell'esame della Finanziaria. Polemiche, ad esempio, anche su Riscossione Sicilia. L'articolo che rigurda la società guidata da Antonio Fiumefreddo infatti prevede un contributo di 17 milioni di euro. Contro il quale si sono scagliati molti deputati. Tra questi, il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone: "Questa società non funziona, inutile girarci attorno". E in difesa di Riscossione è intervenuto direttamente il presidente Crocetta: "La bocciatura di questa norma avrebbe conseguenze gravissime. Non possiamo mica dire a Equitalia di prendersi gli 800 dipendenti... Le perdite di Riscossione Sicilia sono dovute anche a un mutuo con Monte dei Paschi di Siena". Poi, il governatore ha chiesto all'Aula: "Ci si lamenta tanto per i fondi da dare a Riscossione, ma quanto spendiamo invece per i Pip?". Infine Crocetta ha chiesto di discutere la questione in una conferenza dei capigruppo. Così l'articolo è stato temporaneamente accantonato.
Approvate invece la norma che prevede nuovi stanziamenti per i testimoni di giustizia. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche. Non sono stati pochi infatti i deputati che hanno chiesto apertamente che gli stipendi di questi lavoratori venissero posti a carico dell'Agenzia per i beni confiscati alla mafia. Ma l'articolo è passato nella formulazione originaria: costerà altri 800 mila euro, per le vecchie e per nuove assunzioni da compiere nel 2016. L'esame della manovra riprenderà nel primo pomeriggio".
13.44 Seduta sospesa.
13.42 Approvato l'articolo 34 sull'edilizia agevolata.
13.40 Crocetta chiede di approfondire questo articolo a una conferenza dei capigruppo. L'articolo viene accantonato.
13.38 Crocetta: "Ci stiamo lamentando per le spese di Riscossione Sicilia. Ma vi chiedo: quanto spendiamo ogni anno per i Pip?".
13.28 Crocetta: "Richiamo l'Aula al senso di responsabilità. Rischiamo di vanificare lo sforzo di risanamento che sta mettendo in campo questo governo. Non possiamo pensare di far chiudere la società in un giorno. Non possiamo mica dire a Equitalia di prendersi gli 800 dipendenti... Le perdite di Riscossione Sicilia sono dovute anche a un mutuo con Monte dei Paschi di Siena".
13.15 Falcone: "Riscossione Sicilia perde 33 mila euro al giorno. Questo ente non è strategico per la Sicilia".
13.02 Lombardo: "State ammazzando Sicilia e-servizi, che adesso dovrà chiudere. Spero non si voglia fare la stessa cosa con Riscossione Sicilia".
12.50 Baccei: "Se non approviamo questa norma, mettiamo in difficoltà Riscossione Sicilia, che rischia di non potere pagare gli stipendi".
12.41 Si passa all'articolo che prevede il riconoscimento a Riscossione Sicilia di un finanziamento di 17 milioni dovuti a debiti della Regione nei confronti della società partecipata.
12.35 Accantonato l'articolo sulle società partecipate. Approvato quello successivo che prevede un contributo per l'Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente.
12.20 Tanti gli interventi in favore della società partecipata regionale. Ardizzone pone però un problema procedurale: gli inteventi "salva Sviluppo Italia Sicilia" sono presenti solo in emendamenti aggiuntivi al momento inammissibili.
12.09 Anche Milazzo (Forza Italia), Di Giacinto (Pse), Panepinto (Pd) e Alongi (Ncd) intervengono in difesa di Sviluppo Italia Sicilia.
12.04 Il deputato di Grande Sud Grasso chiede notizie sul futuro di Sviluppo Italia Sicilia: "Il governo invece di dare tutte le commesse a Roma, faccia lavorare i nostri dipendenti".
11.59 Il governo battuto su un emendamentamento soppressivo. E' una vera e propria stangata per Sicilia e-servizi. La norma di fatto "abolisce" il monopolia della società, visto che consentirà ai dirigenti dei dipartimenti di avvalersi non solo dell'azienda guidata da Ingroia ma anche di altre società.
11.57 Si passa alla norma sui servizi nelle società partecipate. L'articolo prevede anche il finanziamento di 550 mila euro per la Società Interporti siciliani.
11.50 Approvato l'articolo con un emendamento del governo che prevede nuove assunzioni di testimoni di giustizia.
11.38 Formica (Lista Musumeci): "La norma è giusta. Ma da come è stata gestita emerge la confusione del governo anche su temi che dovrebbero essere caratterizzanti dello stesso governo".
11.35 Anche Alongi (Ncd) difende la norma.
11.33 Panarello (Pd): “Sarebbe singolare che il parlamento, dove tutti affermiamo di essere a sostegno della legalità, si tiri indietro di fronte a un provvedimento come questo.
11.30 Siragusa (M5S): “Questo finanziamento determina un debito fuori bilancio, manderemo le carte alla Corte dei conti”.
11.25 Lentini (Sicilia futura): “Gli stipendi devono essere pagati dall’Agenzia per i beni confiscati”.
11.20 Greco (Mpa): “Queste persone hanno fatto un atto eroico. Ma il ministro Alfano trasferisca alla Sicilia le somme per pagare i loro stipendi”.
11.15 Polemiche sull’articolo riguardante i contributi per i testimoni di giustizia.
Riparte la maratona per l’approvazione della Finanziaria regionale. Ieri l’Aula si è fermata all’approvazione dell’articolo 18, che ha previsto le discusse norme sugli ex Pip. A inizio seduta, accantonati i complessi articoli riguardanti le garanzie occupazionali dei Forestali e la spending review sugli enti regionali. Approvato invece l’articolo che prevede l’esclusività nell’appartenenza ai bacini regionali. In pratica, un precario siciliano non può essere iscritto in diversi elenchi (tra gli altri, quelli riguardanti i Consorzi di bonifica, l’Esa e i forestali. A proposito di garanzie occupazionali, via libera all’articolo che assicura i fondi per i lavoratori forestali e agli incentivi alla fuoriuscita dal bacino degli ex Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
24 Febbraio 2016
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