Finanziaria all'Ars, tagliate le buonuscite dei regionali
Via libera ai finanziamenti agli enti locali, una parte arriverà dal Fondo pensioni della Regione. Bocciato emendamento del Movimento 5stelle che faceva scattare subito i tagli alle indennità dei sindaci e dei consiglieri comunali. Salve le royalties per il Comune di Ragusa
di ANTONIO FRASCHILLA
E' ripresa stamattina la seduta all'Assemblea regionale siciliana per la discussione degli articoli della manovra finanziaria. Sono ancora venti gli articoli da approvare, prima della scadenza dell'esercizio provvisorio fissato per il 29 febbraio. Ma è subito scontro, anche all'interno dellla maggioranza, sulla proposta del governo Crocetta di autorizzare 145 milioni di mutuo per dare fondi ai Comuni e ai Liberi consorzi mettendo però a garanzia il Fondo pensioni dei regionali: "Questa norma non va bene e non garantisce la spesa corrente dei Comuni, che hanno difficoltà a pagare anche gli stipendi", dice il dem Giovanni Panepinto. Da Forza Italia attaccano: "Il governo si prende gioco dei sindaci e con loro dei cittadini che necessitano di quelle somme per la spese destinata ad asili nido e servizi sociali - dice Vincenzo Figuccia - non servono ulteriori mutui peraltro accesi a scapito delle pensioni dei dipendenti regionali". Il governatore Crocetta difende la norma: "Con queste somme non ripianiamo debiti e non bruciamo spese, ma garantiamo fondi per investimenti destinati a migliorare le nostre città e i nostri paesi", dice. Il governo corregge il tiro e riduce il trasferimento a valere sul fondo pensioni. Salvi i precari degli enti locali in dissesto, per loro previsto un fondo da 1,2 milioni di euro. Bocciato emendamento del Movimento 5stelle che faceva scattare subito i tagli alle indennità dei sindaci e dei consiglieri comunali
Tagli al personale e permessi sindacali
Passa la norma che taglia le buonuscite dei regionali, che sarà calcolata non più sull'ultima busta paga ma su quelle degli ultimi cinque anni. Stop al salario accessorio per i dipendenti in aspettativa sindacale: di fatto la Regione recepisce le norme statali per quanto riguarda non solo le aspettative sindacali ma anche per i permessi. Approvata anche una nro a che ribadisce il taglio immediato, anche con i contratti in essere, per i dirigenti generali che superano i tetto di 160 mila euro. Approvata anche una norma che rafforza lo spoil system: i dirigenti generali che saranno revocati non riceveranno più lo stipendio pieno dopo la cessazione dell'incarico, ma solo il trattamento fondamentale dei dirigenti anche se hanno il contratto in essere da capi dipartimento.
Fondi ai Comuni, indennità consiglieri e royalties
Via libera al fondo per i Comuni: sarà di 390 milioni di euro, 50 dei quali saranno prelevati dal Fondo delle pensioni dei regionali e gli enti locali li potranno utilizzare per coprire le rate dei mutui. Altri 115 milioni arriveranno dai fondi Pac solo per spese di investimento o, anche qui, per prestiti fatti per investimenti degli enti locali.
Salve le royalties di Ragusa, bocciato con voto segreto una proposta sostenuta dall'ex sindaco Nello Dipasquale del Pd che riduceva le royalties per il Comune Ibleo e stabiliva dei paletti per l'utilizzo. La norma è saltata, quindi l'amministrazione 5stelle di Ragusa non avrà paletti né riduazioni sulle royalties. Dipasquale attacca: "Con questa bocciatura salta il finanziamento annuale da 5 milioni di euro per Ibla che io volevo coprire con il royalties".
Per i Comuni di Barcellona, Milazzo e Antillo interessati dall’alluvione dell’autunno 2015, l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica è autorizzato a concedere, per l’esercizio finanziario 2016, un contributo di 100 migliaia di euro ciascuno, a valere sul Fondo delle Autonomie Locali. Salta fuori anche una norma che dà 1 milione di euro per Ortigia su emendamento del deputato Vincenzo Vinciullo, che ha firmato anche l'emendamento che stanzia 1,2 milioni di euro per salvaguardare i precari degli enti locali in dissesto, da Augusta a Bagheria.
Musei ai Comuni
Passa la norma che prevede il trasferimento dei musei e delle aree archeologiche minori ai Comuni. L'elenco sarà emenato dall'assessorato ai Beni culturali, il personale però rimarrà alla Regione e sarà utilizzato per altri compiti, a meno che non se ne faccia carico l'ente locale interessato.
Queste le norme approvate nei giorni scorsi
Fondi alle aziende agricole
Istituito un fondo da 4 milioni di euro per le aziende agricole danneggiate da eventi atmosferici riconsciiuti con legge come calamità naturali. In aula è nato un duro scontro perché la nroma inizialmente in votazione dava fondi solo alle aziende dei Comuni delle province di Siracusa e di Agrigento. I deputati ragusani hanno protestato, così come quelli della provincia di Palermo. Il presidente della commissioen Bilancio, Vincenzo Vinciullo, ha attaccato duramente il governo definendolo composto da "felloni", tra le risate dell'aula. Alla fine si è deciso di approvare un emendamento generico. Parte dei fondi, per la precisione 2,5 milioni di euro, saranno prelevati dai crediti che la Regione deve a Riscossione Sicilia.
L'Irfis e gli aiuti alle imprese
Via libera alla norma che consentirà all'Irfis di dare prestiti agevolati e finanziamenti non solo alle imprese dell'industria, ma anche a quelle dei settori dell'agricoltura, dei servizi alle persona, del turismo, dell'edilizia e dell'editoria, purchè abbiano sede in Sicilia.
Distributori di carburanti
Via libera a una sorta di liberalizzazione del settore dei distributori di carburante. Si passa da un regime di concessioni a "semplici" autorizzazioni che saranno regolamentate con un decreto dell'assessore alle Attività produttive con relativo aggiornamento dei canoni. L'iter per aprire un distributore sarà semplificato. Passa un emendamento dei grillini che prevde l'obbligo di installazione di impianti di controllo della temperatura del carburante: "E' fatto obbligo alle aziende distributrici di carburante, nonché agli impianti di distribuzione di carburante ubicati nel territorio della regione, di installare apposito dispositivo di misurazione della temperatura e della pressione del carburante in fase di erogazione che permetta l’esatta quantizzazione del prezzo del prodotto venduto"
Dipendenti Spi
Salvi i 15 dipendenti della Sicilia patrimonio immobiliare, le competenze passeranno alla Sas e così anche i lavoratori. Costo previsto, 1,9 milioni di euro
Fondi alle imprese
Via libera a 20 milioni di euro ad Ircac e Crias per finanziamenti alle imprese a un fondo di 13 milioni di euro per la ricapitalizzazione delle imprese agricole che hanno debiti e sono costituite in società o in cooperative. Passa anche una norma che consente all'Ircac di dare fondi alle cooperative del settore dell'informazione locale per cinque anni al fine di coprire le passività.
Tassa sulle auto storiche
Approvata una norma che prevede che "i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale e personale, iscritti ai registri degli enti certificatori appartenenti a proprietari residenti nel territorio siciliano, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione, sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di euro 25,82 per i veicoli ed euro 10,33 per i motoveicoli". Gli stessi veicoli "a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione, sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di euro 75,00 per gli autoveicoli e di euro 35,00 per i motoveicoli". Una norma statale ha abolito questo bollo per la stessa tipologia di auto trentennali, la Sicilia in questo modo la mantiene ma fa un notevole sconto per il bollo delle ventennali.
Trasporto marittimo e Trenitalia
Via libera all'incremento del fondo per le gare del trasporto marittimo per 7 milioni di euro e alla possibilità di aggiudicarle non solo con il massimo ribasso ma anche con l'offerta economicamente vantaggiosa. Si potranno utilizzare mezzi alternativi ai traghetti e agli aliscafi ma solo se "più economici". Via libera a 11 milioni di euro per Trenitalia per "oneri sull'Iva"
Demanio marittimo
La norma affida la gestione delle pratiche per le concessioni demaniali marittime ai Comuni, ma la Regione ne manterrà la proprietà e avrà le competenze di indirizzo. I Comuni dovranno avviare dei piani di gestione delle spiagge e delle aree demnaili marittime e in base a questi piani rinnovare con evdienza pubblica le concesisoni, tenendo fermo che quelle attuali scadono nel 2020. Approvato anche una norma che consente le attività tutto l'anno e non solo per il periodo stagionale: "Ai concessionari del demanio marittimo è consentito il mantenimento delle strutture balneari per tutto l’anno solare, al fine di esercitare le attività complementari alla balneazione, avvalendosi della concessione demaniale in corso di validità rilasciata per le attività stagionali estive - si legge nella norma approvata - ai fini dell’esercizio delle attività i concessionari sono tenuti a presentare la sola comunicazione di prosecuzione dell’attività all’autorità concedente con l’indicazione delle opere e degli impianti da mantenere installati nonché la richiesta di rideterminazione del canone all’ente concedente". A sostegno della norma è intervenuto il deputato di Ncd Francesco Cascio: "Mi pare una norma sacrosanta - dice - e voglio essere chiaro per evitare polemiche: io sono stato assessore al Territorio e ambiente e conosco bene la materia. Non sono più da anni cognato del socio del Mida a Mondello e quindi nessuno faccia polemiche strumentali. Finalmente ci mettiamo al passo con il resto del Paese in tutta la Sicilia". Il Movimento 5stelle attacca: "Decisione vergognosa", il deputato Giampiero Trizzino: "Con un gioco di parole il governo autorizza i concessionari a mantenere strutture balneari tutto l'anno - dide - l'assessore Croce si giustifica dicendo che la norma già esiste, in realtà non è cosi: la norma del 2005 parla di gestione tutto l'anno e non di mantenimento delle strutture tutto l'anno. Si tratta di una vera aggressione al territorio. Non è questo il modello di destagionalizzazione che può rilanciare la Sicilia"." Con l'articolo 43 stiamo facendo un torto a tutti gli esercizi commerciali autorizzati prima del 1976, il cui regolamento per ottenere la concessione è stato rigorosissimo - aggiunge Mimmo Turano dell'Udc - non ho difficoltà a prendere le distanze dalla maggioranza perchè non condivido le norme e sono pronto a fare la mia battaglia su questa che mi appare come una sanatoria camuffata da mantenimento tutto l'anno di strutture balneari precarie". Duro l'attacco di Michele Cimino (Sicilia futura): "Turano chiarisca i termini del suo intervento perchè i suoi toni e le sue accuse gravano sulla tenuta della maggioranza". "L'elenco si allunga. Sanatoria edilizia, trivelle, inceneritori e adesso anche lo stupro delle coste. Ennesima vergogna di un Parlamento siciliano che, dopo avere toccato il fondo, ha iniziato a scavare". A dirlo Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, che aggiunge: "E' davvero impressionante come l'Ars trovi la coesione quando si tratta di demolire l'ambiente. Quella di oggi, l'approvazione della norma che autorizza i concessionari a mantenere strutture balneari tutto l'anno, e' l'ennesima riprova dell'aggressione al territorio battezzata da una politica cieca. La norma oggi modificata prevedeva strutture a servizio della fruizione del mare, con questo grimaldello sono state realizzate, pizzerie discoteche e pub sulle spiagge. Adesso ci chiediamo a servizio di quale fruizione del mare servono queste strutture anche d'inverno? Ancora una volta - conclude - daremo battaglia con tutti i mezzi a nostra disposizione per tutelare le nostre coste e le nostre spiagge da questa norma vergognosa".
Alberghi in verde agricolo e sanatoria sottotetti
Salta la norma che connsentiva la realizzazione di strutture ricettive in verde agricolo anche all'interno dei 200 metri da centri abitati e grandi infrastrutture pubbliche. Su questo articolo era nata una forte protesta di pezzi del Pd, degli ambientalisti e degli imprenditori del settore. A proporla erano stati i renziani. Passa invece la sanatoria per i sottotetti che potranno essere trasformati in unità abitative anche se recentemente costruiti: spaccato il Pd, con Valeria Sudano che ha sostenuto la sanatoria, mentre contro hanno votato i dem Filippo Panarello e Giovanni Panepinto.
Il tetto agli stipendi
Salta la norma che fissava a 118 mila euro il tetto per gli stipendi dei dirigenti degli enti e delle società controllate dalla Regione. In aula era passato prima un emendamento del Movimento 5stelle che abbassava il tetto a 79 mila euro, a questo punto per il Pd Giovanni Panepinto ha chiesto all'aula di bocciare l'articolo e a voto segreto la maggioranza ha tenuto. Alla fine salta quindi il tetto agli stipendi dei dirigenti della galassia degli eni e delle spa della Regione.
I fondi alle Università
Via alla norma che "al fine di favorire il diritto allo studio e l'ammodernamento delle Università degli Studi di Palermo, Catania e Messina, una quota parte dei fondi PAC 2014-2020, in misura non inferiore a 3 milioni di euro, è destinata in parti uguali a ciascuna delle predette Università".Niente fondi comunitari per l'Università Kore di Enna, bocciato l'emendamento che la riguardava. Ma adesso il rischio è che tutte le somme non possano essere utilizzati perché "non garantiscono la concorrenza" come ha detto in aula l'assessore Bruno Marziano.
Composizione gare di appalto
Passa la riforma delle commissione di gara degli Urega. Adesso vi potranno fare parte come presidenti anche tecnici dello stesso ufficio che espleta la gara. L'articolo recita che "nel caso di appalto da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la commissione incaricata dell’espletamento delle gare di interesse provinciale, intercomunale e comunale è individuata mediante sorteggio pubblico svolto, entro il termine perentorio di due giorni lavorativi successivi alla data di scadenza per la presentazione delle offerte, dal Presidente di turno della Sezione centrale. In particolare, il Presidente è individuato mediante sorteggio tra i componenti della sezione provinciale competente per territorio, il secondo componente è individuato mediante sorteggio tra i dirigenti tecnici in servizio presso la stessa sezione provinciale dell’Urega e presso l’Ufficio del Genio civile nel cui territorio ricadono i lavori oggetto dell’appalto. Per ogni componente della Commissione sono sorteggiate tre figure: il primo sorteggiato assume la veste di titolare, il secondo ed il terzo di supplenti”.
Centrale unica appalti Sanità
Passa la norma che prevde che "al fine di garantire la realizzazione degli interventi di razionalizzazione della spesa mediante aggregazione degli acquisti di beni e servizi, alla spesa connessa all'attività svolta dalla “Centrale unica di committenza”, per gli acquisti di beni e servizi per gli enti e le aziende del servizio sanitario regionale, si fa fronte, a decorrere dall'anno 2016, con le risorse correnti del Fondo sanitario regionale, nel limite annuo massimo di 1.000 migliaia di euro".
Sicilia e-Servizi e Sviluppo Sicilia
Un emendamento che ha visto andare sotto il governo, il più importante, riguarda lo stop alla possibilità di dare appalti informatici anche ad altre società oltre Sicilia e-Servizi. Il presidente della spa aveva chiesto di cancellare questo articolo che era passato in commissione Bilancio su proposta dei renziani guidati da Luca Sammartino. Il governo ha quindi presentato un emendamento soppressivo per volere di Crocetta. Ma in aula l'assessore Alessandro Baccei si è rimesso all'aula e il risultato è stato che l'emendamento è stato bocciato. La Regione potrà "avvalersi " anche di altre società informatiche oltre Sicilia e-Servizi. Si rompe quindi il monopolio certo garantito alla controllata di Palazzo d'Orleans con affidamenti in house. Ma c'è di più: le competenze sul controllo della spa passano all'assessorato di Baccei e non più alla Funzione pubblica. "Finché il monopolio era assicurato dal governo Cuffaro andava bene alla politica - dice l'ad della società Antonio Ingroia - oggi invece hanno cambiato idea. Chissà come mai. E' più facile stare dalla parte delle lobby che della legalità". "Aggiungo solo una cosa: se era un modo per indurmi a dimettermi hanno sbagliato bersaglio", conclude Ingroia, che attacca duramente l'assessore Baccei: " Ma se devo un ringraziamento personale al presidente Crocetta, credo che l’assessore Baccei, che ha lasciato libertà di voto sull’emendamento, debba un chiarimento politico ai siciliani visto il danno che deriverà da questa decisione. Una decisione incoerente rispetto alle recenti scelte del governo e, proprio perché non voglio fare un processo alle intenzioni, totalmente incomprensibile. Il voto della politica non ha fatto altro che l'atto finale della loro rivincita nei confronti della legalità - aggiunge - Non è un caso che l'assessore all'Economia Baccei, che contraddicendo la volontà del presidente della Regione ha lasciato libertà di voto sull'emendamento che di fatto chiude Sicilia E-Servizi, avesse stretti rapporti professionali con l'ex socio privato di Sicilia E-Servizi in una situazione di confitto di interessi clamorosa". La replica di Baccei non si fa attendere: "Non lavoro in Accenture, l'ex socio privato di e-Servizi, dal 1997, prima che entrasse nel capitale della controllata della Regione. Ingroia mi spieghi in cosa consiste il conflitto dinteressi". Nessuna ricapitalizzazione invece per Sviluppo Sicilia come chiesto da diversi deputati, da Franco Rinaldi a Toto Cordaro e Bernadette Grasso. Il fondo per le spa rimane di 44,5 milioni di euro e adesso Sviluppo Sicilia rischia di non poter chiudere il bilancio 2015 che sarà in rosso.
L'ecotassa per i Comuni
Via libera alla norma che istituisce una tassa per i Comuni che non fanno almeno il 65 per cento di differenziata. I proventi andranno sempre a incentivi per la raccolta ecologica. Per il primo triennio dall’entrata in vigore della presente legge si applica una decurtazione del 30 per cento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti per i Comuni che realizzano un incremento su base annua almeno pari a 10 punti percentuali della raccolta differenziata ed una decurtazione del 40 per cento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti per i Comuni che realizzano un incremento su base annua almeno pari a 15 punti percentuali della raccolta differenziata. "Le somme che la regione incasserà da questo tributo - dice l'assessore all'Energia Vania Contrafatto - saranno destinate ai Comuni che hanno progetti per la differenziata. Per i Comuni virtuosi quindi ci sarà un risparmio e un reinvestimento di risorse".
Le miniere
Recupero delle miniere siciliane in chiave turistica. Questo grazie ad un emendamento all'articolo 37 della finanziaria a firma del M5S, che destina 800 mila euro per le opere di bonifica della miniera Bosco Palo di San Cataldo e altri 200 mila euro a quella Cozzo Disi in territorio di Casteltermini, che serviranno per la messa in sicurezza delle sue parti sotterranee. La miniera Cozzo Disi è già visitabile all'esterno, con il nuovo stanziamento sarà possibile valorizzarne il sottosuolo, che è stato già in parte riqualificato, grazie a finanziamenti europei e regionali i cui risultati rischiavano, però, di essere vanificati dall'incuria. “Con queste somme – affermano i deputati Giancarlo Cancelleri e Matteo Mangiacavallo – si aprono le porte ai visitatori in tutta la miniera, per permettergli di vedere come era la vita al suo interno. Si tratta di un passaggio obbligato che ci consentirà di valorizzare il nostro passato per farne un'opportunità di turismo per il futuro”.
Testimoni di giustizia
La norma autorizza la spesa per il 2017 di 510 mila euro in favore dei testimoni di giustizia, attraverso l'assunzione nella pubblica amministrazione. Con un emendamento del governo, illustrato dall'assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, entrano nel 2016 negli uffici pubblici altri nove testimoni di giustizia.
Ztl
Via libera a un emendamento che obbliga i Comuni a varare tariffe differenziate per entrate in Zone a traffico limitato tra residenti e non. Il rischio è che si blocchi l'iter per la Ztl di Palermo, visto che non c'è alcun regolamento votato dal Consiglio comunale che differenzia le due tariffe. L'articolo prevede l'obbligo di: le tariffe per ottenere il permesso di accesso alle ZTL; riduzioni per i veicoli meno inquinanti; accesso gratuito alle ZTL per le persone disabili, le cui autovetture siano dotate di contrassegno speciale e per le vetture a trazione elettrica; agevolazioni per i residenti all’interno del perimetro ZTL, nonché le misure necessarie volte ad incentivare il trasporto pubblico e la lotta all’inquinamento; l’applicazione ai residenti di tariffe differenziate rispetto a quelle applicate ai non residenti; il regime delle sanzioni da applicare in base al Codice della strada, nonché appositi strumenti di monitoraggio sull’inquinamento.
Fondo per i disabili e progetti disseseto idrogeologico
Stanziato un fondo di 4 milioni di euro per il trasporto nelle scuole dei disabili, a valere sui fondi Pac. Ok al fondo da 700 mila euro per la progettazione d'interventi sul dissesto idrogeologico: il fondo sarà gestito dall'assessorato Territorio e ambiente ed era stato proposta dall'assessore Maurizio Croce.
Cantieri lavoro e Pip
Via liebra all'utilzizo di 80 milioni di euro per l'avviod ei Cantieri lavoro di Comuni ed enti di culto. I fondi potranno essere utilizzati anche per avviare al lavoro disoccupati nel settore della raccolta differenziata porta a porta. Passa anche la norma che rende più difficile l'espulsione dei Pip benestanti: chi supererà la soglia Isee personale di 20 mila euro non uscirà più se non supererà anche la soglia familiare Isee di 40 mila euro.
Palasport Agrigento e revisori dei conti
Approvata una norma che prevede il trasferimento del Palasport di Agrigento al Parco archeologico della Valle dei templi e la norma che prevede la nomina dei revisori dei conti attraverso sorteggio nei consigli comunali.
27 Febbraio 2016
Nota
Nelle prossime 48 ore conosceremo il futuro dei lavoratori forestali, se toglieranno o meno la speranza alla categoria più anziana (e bistrattata) non stabilizzata
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