01 dicembre 2015

SICILIA - CROCETTA TORNA A ROMA PER QUADRARE IL BILANCIO. MILAZZO CISL: LA REGIONE È ALLA PARALISI, SENZA UN SOLDO IN CASSA, CON MIGLIAIA DI PERSONE PERENNEMENTE APPESE AL FILO, DAI PRECARI AI FORESTALI PASSANDO PER LA FORMAZIONE


Sicilia - Crocetta torna a Roma per quadrare il Bilancio insoluto il caso Lantieri
Cardinale: «Ora possibile un tavolo di maggioranza»
Il sindacato: «Sicilia alla paralisi, occorre far presto»



Quella che comincia oggi dovrebbe essere la settimana risolutiva dei problemi, politici e istituzionali, che affliggono il "Crocetta-quater". Alle 15 di oggi, a palazzo Chigi, si riunisce il tavolo politico che dovrebbe risolvere la questione finanziaria. 11 presidente della Regione, Crocetta, e l'assessore all'Economia, Baccei, dovrebbero ottenere dal governo Renzi le risorse necessarie per colmare il disavanzo previstoper il 2016: circa 1,5 miliardi di euro. È probabile che siano necessarie ulteriori riunioni per arrivare alla soluzione definitiva, ma la dichiarazione di disponibilità potrebbe consentire di cominciare a dare contenuti alle proposte di Bilancio. Quasi contemporaneamente, a Palermo, si riuniranno i capigruppo della maggioranza per tentare di trovare un accordo sugli uffici di presidenza delle rinnovate commissioni legislative permanenti dell'Ars. Chi rappresenterà il Pd, considerato che Cracolici si è dimesso e il suo successore dovrà uscire dal ballottaggio tra Anselmo e Sammartino? Il ballottaggio, peraltro, è previsto per domani. Tranne che tra Anselmo e Sammartino, entrambi provenienti dall'ex-Articolo 4, non nasca un accordo. Continuare a tirare la corda non avrebbe senso. Le diplomazie sarebbero al lavoro per evitare inutili lacerazioni. Per consentire al "Crocetta-quater" di raggiungere alcuni ambiziosi obiettivi prima della fine della legislatura, è necessario un impegno corale. Sabato scorso, a Castel di Tusa, nel corso di un pranzo che si è dilungato quasi fino all'ora di cena, hanno discusso a lungo dei nuovi equilibri di Giunta, il presidente. Crocetta, il segretario regionale del Pd, Raciti, il presidente nazionale dell'Udc, D'Alia, e il presidente onorario di Sicilia futura, Cardinale, che ha smorzato i toni, ma senza rinunciare ala sostituzione dell'assessore Lantieri. «Abbiamo parlato soprattutto - ha detto il presidente della Regione - degli assetti delle commissioni. La sintonia con i partiti della coalizione va costruita passo dopo passo». Parole improntate alla cautela quelle di Crocetta. Per Sicilia futura, che finora ha mantenuto una posizione piuttosto critica a causa della nomina ad assessore di Luisa Lantieri, «si sono create le circostanze - ha detto Cardinale - per la convocazione di tavolo della maggioranza dove concordare programma e priorità da realizzare entro la fine della legislatura, in strettissimo rapporto con Roma che ha mostrato grande disponibilità. Lantieri? Intanto, occupiamoci degli uffici di presidenza delle commissioni legislative dell'Ars». Silenzio in casa Udc dove, però, non si nasconde una grande dose di scetticismo e d'insofferenza. Un accorato invito a far presto è arrivato alle forze della maggioranza e al presidente Crocetta, dal segretario generale di Cisl-Sicilia, Milazzo: «La Regione è alla paralisi, senza un soldo in cassa, con migliaia di persone perennemente appese al filo: dai precari ai forestali passando per la formazione. L'economia è ferma. E palazzo d'Orléans che fa? Non trova di meglio che volare a Roma con il cappello in mano sperando che Renzi apra la borsa e molli 1,5 miliardi. La vecchia logica della questua». E ha aggiunto: «L'economia rista gna, il governatore taglia tutto o quasi e non trova di meglio che bussare alla porta di Unicredit. Obiettivo: una "anticipazione di cassa" di 270 milioni che, però, non sarà sufficiente. Per far fronte a tutte le spese obbligatorie previste entro la fine dell'anno, sarebbero necessari ulteriori 550 milioni di euro. In pratica, un prestito che permetta solo di andare avanti. Come? Da tempo Crocetta non si confronta con le forze sociali. 1 Comuni sono tutti o quasi a un passo dal default. A Crocetta diciamo che farebbe meglio, piuttosto, a ridiscutere il patto con Roma del giugno 2014 che vale una montagna di miliardi. Ci siamo vincolati a un patto-capestro con il governo nazionale; mentre i nostri giovani partono per cercare fortuna altrove, i Comuni vanno a fondo. La gente, esasperata, scende in piazza».

30 Novembre 2015








Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.