L'ASSESSORE CRACOLICI: RIORDINO DEL COMPARTO FORESTALE ENTRO MARZO CHE PREVEDE LA SUDDIVISIONE IN QUATTRO SETTORI: AZIENDA FORESTALE, FASE PRODUTTIVA, ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE. TUTTO QUESTO DOVREBBE FACILITARE L'AVVIO AL LAVORO DI TUTTO IL PERSONALE SENZA INUTILI PERDITE DI TEMPI
Incontro con l'Assessore regionale Cracolici nell'auditorium dell'ente autodromo di Pergusa
«La Sicilia cresce se rinasce l'agricoltura» Ma molti posti del comparto sono a rischio
«La crescita della Sicilia passa sicuramente con la rinascita
dell'agricoltura che è uno dei comparti più qualificata per l'economia
dell'isola». A dichiararlo è stato l'assessore regionale
all'agricoltura, Antonello Cracolici nel corso della presentazione del
Piano di sviluppo rurale 2014-2020 in un auditorium dell'Ente Autodromo
di Pergusa stracolmo di agricoltori ed allevatori, agronomi, presenti
anche i deputati Mario Alloro, principale artefice dell'iniziativa.
Alice Anselmo, capogruppo del Pd, Giovanni Panepinto, vicecapogruppo e
l'ex senatore del Pd Mirello Crisafulli. Antonello Cracolici ha
sottolineato che la Sicilia in campo agricolo e zootecnico è tra le
Regioni di Eccellenza in Europa, che si può fare enoagroturismo per i
tanti prodotti di eccellenza che abbiamo e che sono tra i migliori del
mondo, ma in questo campo bisogna essere concreti senza aspettare
deroga, ma operare con intelligenza ed efficienza. Cracolici ha
promesso che sul Psr i bandi saranno due ogni anno, ma gli agricoltori e
allevatori devono essere pronti a recepirli e ad operare migliorando
anche sul piano dell'informazione informatica la qualità delle loro
aziende. «Ci sono 2 miliardi e 200 milioni a disposizione e bisogna
muoversi con serietà ed intelligenza - ha detto Cracolici - la Sicilia
ha tutto l'ambiente, l'attrattiva del territorio, 250 mila ettari che
cura il biologico, bisogna con intelligenza valorizzare il prodotto di
qualità ed in questo i Gai sono necessari e utili. L'Expo di Milano ha
rilanciato i prodotti agricoli e la Sicilia tra qualche anno diventerà
la location più visitata da milioni di persone proprio per la qualità
dei suoi prodotti». Ad aprire i lavori è stato Mario Alloro che ha
sottolineato le difficoltà in cui vive l'agricoltura e la zootecnia
siciliana e che l'avvento di Cracolici all'assessore può cambiare in
meglio tutto e l'agricoltura ennese, in particolare, deve muoversi per
cogliere queste opportunità che offre il Psr. Dopo sono intervenuti
sulla stessa lunghezza d'onda anche Giovanni Panepinto e Alice Anselmo,
mentre Mirello Crisafulli ha sottolineato che ci vuole una metodologia
nuova e partite subito in maniera attivo per venire incontro alle
esigenze di un comparto che è essenziale per tutta la Sicilia.
L'obiettivo è collabo rare con le imprese al meglio e cercare di
sottoscrivere un protocollo tra le imprese e la grande distribuzione.
Necessario utilizzare l'acqua sia per l'agricoltura che per la zootecnia
ed Enna è la provincia dei laghi. Sono intervenuti anche alcuni
imprenditori agricoli che hanno manifestato le loro difficoltà e la
necessità di interventi rapidi. Sempre ieri Cracolici, assieme ai
deputati ad Alloro, Panepinto e Crisafulli, ha incontrato i
rappresentanti sindacali, gli operai forestali, quelli del Consorzio di
bonifica e i dipendenti dell'Associazione regionale allevatori, tutti in
difficoltà finanziarie. Per quanto riguarda i lavoratori forestali
Cracolci ha dichiarato che c'è in fase di elaborazione di un progetto di
riordino di tutto il comparto che verta presentato entro marzo che
prevede la suddivisione in quattro settori: Azienda forestale, fase
produttiva, antincendio e Protezione civile. Tutto questo dovrebbe
facilitare l'avvio al lavoro di tutto il personale senza inutili perdite
di tempi. Per quanto riguarda i Consorzi di bonifica le spettanze
arretrate dipendono dall'assessorato al Bilancio che è stato sollecitato
ai pagamenti, ma anche in questo si prevedono delle rielaborazioni tali
da consentire di avere una nuova veste ed ancora non si sa se i
Consorzi passeranno sotto il controllo dei Liberi consorzi, che ancora
non vedono la nascita. Molto difficile è la situazione dei dipendenti
dell'Associazione regionale degli allevatori, che si trovano in una
situazio
ne difficile con il personale già ridotto del 50% e con la
disponibilità finanziaria quasi azzerata per cui è un avvenire incerto,
pur riconoscendo che la presenza dell'Ara è stata sempre positiva per
gli allevatori siciliani.
FLAVIO CUZZONE
19 Dicembre 2015
Riforme mancate
Speriamo sia la volta buona. Saluti Giuseppe Candela
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