19 dicembre 2015

L'ASSESSORE CRACOLICI: RIORDINO DEL COMPARTO FORESTALE ENTRO MARZO CHE PREVEDE LA SUDDIVISIONE IN QUATTRO SETTORI: AZIENDA FORESTALE, FASE PRODUTTIVA, ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE. TUTTO QUESTO DOVREBBE FACILITARE L'AVVIO AL LAVORO DI TUTTO IL PERSONALE SENZA INUTILI PERDITE DI TEMPI


Incontro con l'Assessore regionale Cracolici nell'auditorium dell'ente autodromo di Pergusa


«La Sicilia cresce se rinasce l'agricoltura» Ma molti posti del comparto sono a rischio



«La crescita della Sicilia passa sicuramente con la rinascita dell'agricoltura che è uno dei comparti più qualificata per l'economia dell'isola». A dichiararlo è stato l'assessore regionale all'agricoltura, Antonello Cracolici nel corso della presentazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 in un auditorium dell'Ente Autodromo di Pergusa stracolmo di agricoltori ed allevatori, agronomi, presenti anche i deputati Mario Alloro, principale artefice dell'iniziativa. Alice Anselmo, capogruppo del Pd, Giovanni Panepinto, vicecapogruppo e l'ex senatore del Pd Mirello Crisafulli. Antonello Cracolici ha sottolineato che la Sicilia in campo agricolo e zootecnico è tra le Regioni di Eccellenza in Europa, che si può fare enoagroturismo per i tanti prodotti di eccellenza che abbiamo e che sono tra i migliori del mondo, ma in questo campo bisogna essere concreti senza aspettare deroga, ma operare con intelligenza ed efficienza. Cracolici ha promesso che sul Psr i bandi saranno due ogni anno, ma gli agricoltori e allevatori devono essere pronti a recepirli e ad operare migliorando anche sul piano dell'informazione informatica la qualità delle loro aziende. «Ci sono 2 miliardi e 200 milioni a disposizione e bisogna muoversi con serietà ed intelligenza - ha detto Cracolici - la Sicilia ha tutto l'ambiente, l'attrattiva del territorio, 250 mila ettari che cura il biologico, bisogna con intelligenza valorizzare il prodotto di qualità ed in questo i Gai sono necessari e utili. L'Expo di Milano ha rilanciato i prodotti agricoli e la Sicilia tra qualche anno diventerà la location più visitata da milioni di persone proprio per la qualità dei suoi prodotti». Ad aprire i lavori è stato Mario Alloro che ha sottolineato le difficoltà in cui vive l'agricoltura e la zootecnia siciliana e che l'avvento di Cracolici all'assessore può cambiare in meglio tutto e l'agricoltura ennese, in particolare, deve muoversi per cogliere queste opportunità che offre il Psr. Dopo sono intervenuti sulla stessa lunghezza d'onda anche Giovanni Panepinto e Alice Anselmo, mentre Mirello Crisafulli ha sottolineato che ci vuole una metodologia nuova e partite subito in maniera attivo per venire incontro alle esigenze di un comparto che è essenziale per tutta la Sicilia. L'obiettivo è collabo rare con le imprese al meglio e cercare di sottoscrivere un protocollo tra le imprese e la grande distribuzione. Necessario utilizzare l'acqua sia per l'agricoltura che per la zootecnia ed Enna è la provincia dei laghi. Sono intervenuti anche alcuni imprenditori agricoli che hanno manifestato le loro difficoltà e la necessità di interventi rapidi. Sempre ieri Cracolici, assieme ai deputati ad Alloro, Panepinto e Crisafulli, ha incontrato i rappresentanti sindacali, gli operai forestali, quelli del Consorzio di bonifica e i dipendenti dell'Associazione regionale allevatori, tutti in difficoltà finanziarie. Per quanto riguarda i lavoratori forestali Cracolci ha dichiarato che c'è in fase di elaborazione di un progetto di riordino di tutto il comparto che verta presentato entro marzo che prevede la suddivisione in quattro settori: Azienda forestale, fase produttiva, antincendio e Protezione civile. Tutto questo dovrebbe facilitare l'avvio al lavoro di tutto il personale senza inutili perdite di tempi. Per quanto riguarda i Consorzi di bonifica le spettanze arretrate dipendono dall'assessorato al Bilancio che è stato sollecitato ai pagamenti, ma anche in questo si prevedono delle rielaborazioni tali da consentire di avere una nuova veste ed ancora non si sa se i Consorzi passeranno sotto il controllo dei Liberi consorzi, che ancora non vedono la nascita. Molto difficile è la situazione dei dipendenti dell'Associazione regionale degli allevatori, che si trovano in una situazio
ne difficile con il personale già ridotto del 50% e con la disponibilità finanziaria quasi azzerata per cui è un avvenire incerto, pur riconoscendo che la presenza dell'Ara è stata sempre positiva per gli allevatori siciliani. 

FLAVIO CUZZONE

19 Dicembre 2015



Riforme mancate












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