28 dicembre 2015

CORPO FORESTALE VIGILA ALL’ARS, NON AI VARCHI. GUARDIE PRIVATE, SOLDI PUBBLICI


Corpo forestale vigila all’Ars, non ai varchi. Guardie private, soldi pubblici


La strage del Bataclan a Parigi ha cambiato la vita degli europei e ha compiuto un miracolo, di cui nessuno si è accorto: Palazzo dei Normanni ha attivato i metal detector ed i tunnel a raggi X, che erano in possesso dell’Assemblea regionale siciliana da più di due decenni e non erano stati usati, con una breve eccezione nel 2011. Per compiere il miracolo, tuttavia, il consiglio di presidenza dell’Ars ha fatto tutto in fretta e furia, affidando ad una azienda specializzata, la KSM di Palermo, un colosso del settore, il servizio per sei mesi, nelle more dell’espletamento di una gara. Dovendo garantire “l’innalzamento dei livelli di sicurezza presso i varchi d’ingresso”ed obbedire alle decisioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, l’affidamento del servizio è stato dato infatti sulla base di un negoziato fra l’Ars e la Ksm che “svolge un ruolo primario”, e garantisce “solidità aziendale e preparazione professionale”.

“La recrudescenza della minaccia terroristica che ha colpito la Francia e il drammatico innalzamento dei livelli di allarme nei paesi europei”, spiegano i Questori dell’Ars, “hanno richiesto l’adozione di accorgimenti standard di sicurezza più elevati nei siti connotati dalle caratteristiche di obiettivo sensibile, come Palazzo dei Normanni”.

Il Comitato ha incluso l’Assemblea regionale siciliana e la Cappella Palatina, a causa del suo valore simbolico, nel novero degli obiettivi sensibili per attentati terroristici e raccomandato l’utilizzo “di guardie particolari giurate presso gli ingressi” (con l’identica motivazione, nel 2011, fu richiesta l’adozione di modalità di sicurezza più appropriate, ma passato lo spavento, le apparecchiature di controllo tornarono in archivio). Poiché la gestione delle apparecchiature non può essere affidata né agli assistenti parlamentari (“scarsa consistenza numerica della categoria e adeguata formazione professionale”), né al Corpo forestale della Regione siciliana, il Parlamento siciliano, con sommo rammarico, ha dovuto esternalizzare il servizio.

Palazzo dei Normanni, in verità, si avvale di una vigilanza esterna affidata al Corpo forestale della Regione sicilianaè l’unica Regione ad avere il suo “esercito” di bandiera – ma gli amministratori non hanno potuto servirsene per garantire l’innalzamento dei livelli di sicurezza, in quanto – si legge nel contratto di affidamento alla Ksm – “il Corpo ha rappresentato di non essere in condizione di mettere a disposizione personale formato per l’utilizzo di metal detector e dei tunnel a raggi X”.

Il Corpo forestale opera all’aperto e non ha alcuna dimestichezza con quelle diavolerie? Una piccola squadra, però, avrebbe potuto imparare, ed essere adibita al servizio, ma i tempi della formazione non sarebbero stati compatibili con il bisogno di dotare il Palazzo dei Normanni dei presidi di sicurezza richiesti con urgenza dal Comitato.

E’ possibile, tuttavia, che ci sia stato qualche altro ostacolo. Tre anni or sono il Presidente della Regione siciliana del tempo, Raffaele Lombardo, scoprì che il Corpo forestale era composto da 841 commissari ed ispettori, cioè graduati, ufficiali e sottufficiali, e solo 14 sovrintendenti e agenti. Todos caballeros, insomma, come nelle migliori tradizioni della Regione siciliana. Ci sono più graduati in Sicilia che nell’intero Corpo forestale dello Stato (composto da 428 ufficiali, e 7111 agenti).

Piero Tolomeo, direttore del Corpo delle guardie forestali, spiegò a Lombardo che per fortuna “una norma prevede l’assegnazione di mansioni inferiori ai graduati in alcuni casi, altrimenti avrei dovuto chiudere il corpo”.

Preso atto delle indisponibilità, il Collegio dei Questori dell’Ars ha dato mandato agli uffici di predisporre gli atti di gara – asta pubblica – per l’affidamento del servizio della Ksm “in via sperimentale nelle more del perfezionamento della gara, la cui durata è prevista in tre anni”. La spesa prevista, per sei mesi, stando al contratto, non deve superare le 200 mila euro più Iva (per l’intero anno, dunque dovrebbe essere il doppio). 400 mila euro non è una cifra che manda a gambe per aria il budget del Parlamento regionale, che si attesta a 154 milioni di euro (sacrifici per il 2 per cento, molto dolorosi, l’ultimo anno), ma la spesa non è nemmeno un segnale di buona volontà (sull’altare del risparmio dei costi).

Ora il quesito è il seguente: potrà, ed avrà voglia, l’Assemblea regionale di servirsi del Corpo forestale della Regione siciliana? Riuscirà, se investito dell’incombenza, il Corpo forestale a formare entro sei mesi le guardie da adibire ai varchi d’ingresso?

La Ksm Spa è il meglio, forse. Ma i suoi servizi non sono gratuiti.

28 Dicembre 2015
http://www.siciliainformazioni.com/redazione/234082/corpo-forestale-vigila-allars-ma-non-ai-varchi-guardie-private-soldi-pubblici







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