11 novembre 2015

U PISCI FETE RA TESTA


Ricevo e pubblico
da Rocco Boccadifuoco


U Pisci Fete Ra Testa


Come non essere d’accordo con il giornalista economico Carlo Alberto Tregua  direttore del  “Quotidiano di Sicilia”, quando si  parla di sperpero del denaro pubblico, in effetti noi  forestali costiamo alla regione Sicilia più di 2,00 mln al giorno. Certo ha detto bene il dott. Tregua, che non c’è l’ha con noi personalmente, ma con le giunte del passato del presente e ahimè penso anche per il prossimo futuro e spero tanto di sbaragliarmi. In effetti  io stesso mi vergogno di fronte ai mie conterranei siciliani disoccupati e non, specialmente se veniamo utilizzati per lavori inutili, inopportuni e solamente per concludere le giornate, quando invece la nostra regione ha più bisogno che mai dei nostri servizi nelle zone alluvionate, semi distrutti dal maltempo dove da diversi decenni non si fa più nessuna prevenzione per alleviare e prevenire il  dissesto idrogeologico oramai irreversibile. Vorrei aggiungere all’articolo del dott. Tregua: cosa ci fanno 90 deputati alla regione che ci costano 20.425.000 euro all’anno, il parlamento siciliano infatti è il parlamento regionale che costa di più non solo in Italia, ma anche nel resto del continente, spesi 165 milioni di euro nel 2013 dall'Assemblea Regionale Siciliana (spese che riguardano il solo funzionamento dell’assemblea regionale), contro i 68 milioni di Regione Lombardia, che ha quasi il doppio degli abitanti dell'isola. Per non parlare dei costo dei dipendenti di Palazzo dei Normanni: 37.895.000 euro per quelli in servizio, più 45.580.000 euro per quelli in pensione. Sette milioni e duecentomila euro sono invece serviti nel 2013 per far funzionare i gruppi parlamentari. Sapete quando hanno speso in caffè i nostri deputati regionali? Nel 2013 sono stati destinati alla caffetteria ben 800mila euro. Considerato il costo medio di un espresso (90 cent), diviso per il numero dei deputati (90) e per i giorni dell’anno (365) si arriva alla conclusione che ogni parlamentare regionale siciliano beve tra i 27 e 28 caffè al giorno, tutti i giorni, inclusi i festivi. Numeri che fanno di Palazzo dei Normanni non solo il Parlamento più antico e costoso d’Europa, ma probabilmente anche il più vigile e insonne. E Roma  non è dimeno siamo insomma quelli che abbiamo i politici più costosi d’Europa e del mondo, con il risultato che siamo tra i cittadini più poveri d’Europa. Finiamola di dire che noi siciliani siamo il cancro dell’Italia quando ogni regione ha il suo, ricordatevi che l’Italia è stata multata per 1,4 miliardi di euro (La Commissione europea ingiunge formalmente all'Italia - con l'invio di un parere motivato - di recuperare presso i produttori di latte multe per 1,395 miliardi di euro dovute al superamento delle quote di produzione loro assegnate tra il 1995 e il 2009) chiedete alle regioni del nord. Insomma finiamola di farci la guerra tra i poveri. 
Dalle mie parte si dice : “U Pisci Fete Ra Testa”
Avrei voluto che il Dott. Tregue ne avesse fatto menzione nel suo articolo, anche se so che in altra sede l’ha già fatto scrivendo diversi libri in merito.             E chiaro che è più semplice buttare fuori 24.000 padri di famiglia che non 90 deputati della regione Sicilia per non dire i quasi 1000 deputati e senatori della repubblica Italiana (il Parlamento italiano spende più della somma di Germania, Francia, Inghilterra e Spagna messi  assieme) che sono li per legge e pagati per legge(fate voi i conti quanto costano mediamente i nostri onorevoli)  e saranno loro che per legge ci possono fare fuori con la compiacenza dei sindacati a saldo dei politici. Non so che strada percorremmo nel prossimo futuro e parlo del 2016, ma di certo sarà piena di ostacoli  e tutta in salita,  e se vogliamo vedere un po’ di luce in fondo al tunnel è arrivato il momento di agire con determinazione e senza veli. L’unico mezzo di cui noi disponiamo è il numero, siamo in tanti e se siamo uniti nessuno può fermarci.    
Con Speranza un vostro collega AIB







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