I RUOLI SI RIBALTANO
Regione senza soldi
Ipotesi di un "prestito" dall'Ars
L'idea, al momento ancora non formalizzata, servirebbe a finanziare i Consorzi di bonifica, rimasti all'asciutto per la crisi di liquidità delle casse regionali. Se n'è parlato nel corso di una riunione, nei giorni scorsi, tra rappresentanti e dirigenti delle due istituzioni.
PALERMO - Soldi dell'Assemblea regionale per finanziare i Consorzi di bonifica, rimasti all'asciutto per la crisi di liquidità della Regione.
Per ora è solo una proposta, se n'è parlato nel corso di una riunione, nei giorni scorsi, tra rappresentanti e dirigenti delle due istituzioni, ma anche all'interno di gruppi parlamentari e commissioni. Un'idea al momento non formalizzata. Se lo fosse i ruoli si ribalterebbero: con l'Assemblea che per la prima volta darebbe soldi alla Regione per far fronte a delle spese. L'operazione, secondo quanto spiega all'Ansa un autorevole parlamentare, ammonterebbe a circa 8 milioni di euro. L'Ars, in sostanza, "rinuncerebbe" a incassare temporaneamente questi fondi, ultima trimestralità del budget annuale di circa 150 milioni di euro, lasciandoli nelle casse della Regione che, stretta tra i paletti del patto di stabilità, riuscirebbe così ad aggirare i vincoli di bilancio e a versare i fondi ai Consorzi di bonifica: 11 consorzi, dove lavorano 2.200 persone impegnate nella fornitura di acqua per irrigazione agli agricoltori, alle prese con serie difficoltà finanziarie proprio per i problemi di cassa di Palazzo d'Orleans. Tuttavia, la Regione si impegnerebbe a restituire il "prestito" all'Ars nella prima trimestralità del 2016. È solo un'idea, "ma - sussurra un altro deputato regionale di lungo corso - da' la misura della grave situazione finanziaria e soprattutto dell'incapacità da parte della politica di assumersi responsabilità anche dolorose". Perché quello dei Consorzi di bonifica è uno dei tanti gangli del sistema politico siciliano, assieme a quello dei forestali, della formazione professionale, dei precari e della galassia di enti e associazioni che da decenni vivono o sopravvivono grazie a "mamma Regione". Per diventare qualcosa di più concreto, però, la proposta dovrebbe essere trasmessa al Collegio dei questori dell'Assemblea, che finora non ha ricevuto nulla, che dovrebbe predisporre un'ipotesi di modifica del bilancio dell'Ars da sottoporre al Consiglio di presidenza. (ANSA).
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31 Ottobre 2015
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