Cracolici: il mio impegno nel governo, non metterci la faccia sarebbe stato da codardi
Inizia una nuova sfida. Una nuova tappa del mio impegno politico, che coincide con una svolta nel governo regionale.
So bene di avere sulle spalle una responsabilità importante: l’agricoltura in Sicilia, proprio nel momento in cui la nostra isola attraversa una fase difficilissima.
Nasce un governo dalla forte connotazione politica, che probabilmente sarebbe dovuto nascere già all’inizio della legislatura e che vede il Partito Democratico lavorare con l’obiettivo di ricostruire un clima positivo: un progetto politico condiviso e largo, una nuova fiducia fra cittadini e istituzioni. In questo percorso, che guarda al 2017, io ci metto la faccia: non accettare un impegno diretto sarebbe stato un atto di codardia.
So bene di raccogliere un’eredità difficile, dopo anni durante i quali la crisi ha cambiato il volto della Sicilia. E anche se vengo considerato un ‘politico navigato’, mi tremano le gambe e i polsi al pensiero della complessità della sfida che abbiamo di fronte. Al tempo stesso, però, chi mi conosce sa che di fronte alle difficoltà non mi tiro indietro, non mi nascondo.
Da anni giro in lungo e in largo la Sicilia, e continuerò a farlo: continuerò ad ascoltare per individuare le soluzioni e le proposte migliori per il rilancio della nostra agricoltura e della nostra pesca, che pagano il prezzo di mille difficoltà ma continuano ad offrire opportunità da cogliere e valorizzare. Inizia una nuova sfida. Proviamo, insieme, a far ripartire la Sicilia. A dare nuove energie alla nostra terra.
So bene di avere sulle spalle una responsabilità importante: l’agricoltura in Sicilia, proprio nel momento in cui la nostra isola attraversa una fase difficilissima.
Nasce un governo dalla forte connotazione politica, che probabilmente sarebbe dovuto nascere già all’inizio della legislatura e che vede il Partito Democratico lavorare con l’obiettivo di ricostruire un clima positivo: un progetto politico condiviso e largo, una nuova fiducia fra cittadini e istituzioni. In questo percorso, che guarda al 2017, io ci metto la faccia: non accettare un impegno diretto sarebbe stato un atto di codardia.
So bene di raccogliere un’eredità difficile, dopo anni durante i quali la crisi ha cambiato il volto della Sicilia. E anche se vengo considerato un ‘politico navigato’, mi tremano le gambe e i polsi al pensiero della complessità della sfida che abbiamo di fronte. Al tempo stesso, però, chi mi conosce sa che di fronte alle difficoltà non mi tiro indietro, non mi nascondo.
Da anni giro in lungo e in largo la Sicilia, e continuerò a farlo: continuerò ad ascoltare per individuare le soluzioni e le proposte migliori per il rilancio della nostra agricoltura e della nostra pesca, che pagano il prezzo di mille difficoltà ma continuano ad offrire opportunità da cogliere e valorizzare. Inizia una nuova sfida. Proviamo, insieme, a far ripartire la Sicilia. A dare nuove energie alla nostra terra.
05 Novembre 2015
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